giovedì 16 maggio 2013

Un mondo senza umani due /2


In una discussione si parlava della delicata operazione subita da un tipo per un tumore alla spina dorsale. La recisione anche di un solo nervo avrebbe provocato la paralisi. Per cui è stato utilizzato un robots ad alta precisione per sollevare il groviglio di nervi e permettere al chirurgo di asportare il tumore.
Nella discussione che ne è seguita si è parlato di scenari futuri, di chirurgia in remoto su pazienti operati a distanza tramite robots, dei rischi legati alla caduta della connessione. A nessuno però è venuta l'idea che un giorno il chirurgo stesso possa essere sostituito da robots.
C'è una forma di ritrosia culturale a prendere in considerazione l'ipotesi che la partecipazione umana alle varie attività possa essere resa inutile dalla progressione della tecnologia.

Leggevo la notizia in cui si raccontava di hostess costrette a prendere i comandi di una aereo dopo aver disattivato per errore il pilota automatico. In realtà quello che è veramente incredibile è l'inettitudine delle hostess, non il fatto che i piloti si fossero addormentati. Già ora gli aerei sono condotti in automatico. I piloti  hanno solo un ruolo di supervisione e back-up.

Pare che siano già in fase di avanzata sperimentazione le auto senza guidatore. Saranno più sicure, efficienti e pulite.
Ci pensavo l'altro giorno sull'ottovolate (sul 64 nel tratto in discesa dopo Ambiorix).
Qualcosa mi fa pensare che Bruxelles potrebbe essere una delle prime città ad adottare questa tecnologia (vedi hooligans al volante 1 e 2).


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