domenica 27 novembre 2011

Il reperto /2

Eglise St. lambert - protettore dei ciclomotori

Riassunto puntata precedente. In Spagna tanto tempo fa qualcuno, che per altro sa a mala pena andare in bicicletta, decide di acquistare un ciclomotore. Il motorino dopo interminabili peripezie burocratiche  finisce per diventare parte dell'arredo urbano in una piazzetta brussellese antistante una chiesa dedicata ad un santo. Grazie alle intercessioni di quest'ultimo il decrepito veicolo é fatto salvo per lungo tempo dalle mire dei ladruncoli di quartiere. Fine riassunto.

Qualche mese dopo la redazione di quel post il santo deve aver deciso di prendersi un giorno di vacanza. O meglio ancora, deve aver cominciato anche lui ad averne le scatole piene dell'inutile rottame. Sta di fatto che i ladri hanno avuto il via libera e dello scooter se ne è persa felicemente ogni traccia. 
-Se c'è una cosa che rimpiango, mi sono sentito dire di tanto in tanto, quella è il motorino.
-Ma se ci sei andata su una sola volta in una landa sterrata in Spagna, rischiando per altro di sterminare una famigliola col cane?
-Lo so, ma é che sin da piccola avevo sognato di averne uno..
-Ah, se è così andiamo a comprarne un altro.
-Nonononono....

Due giorni fa squilla il telefono.
-Chi era? domando.
-Il commissario Van Snick, risponde lei raggiante come una pasqua, hanno ritrovato il motorino.

Ma porca di quella xy, ho pensato, ma quando mai s'é visto che ti ritrovano un motorino rubato a distanza di due anni? Ma la polizia non c'ha un cazzo da fare qua a Bruxelles? Con tutti questi complotti che hanno origine in questo quartiere. Ma che andassero ad arrestare Van Rompuy dopo tutto quello che ha combinato.

Il bello é che, a quanto pare, al commissariato ci dovrei andare io.

Cold Case. Restate sintonizzati. La saga del motorino perduto continua....

giovedì 24 novembre 2011

Primati

Il discorso di Farage genera entusiasmi
In Belgio i negoziati per la formazione del nuovo governo sono tornati in alto mare. 
Non ha senso tutto questo, ha affermato qualcuno al corso di francese. E' un equazione senza soluzione. Anziché negoziare per un nuovo governo, dovrebbero iniziare a trattare per rendere la scissione del paese quanto più indolore possibile.

Mi é venuta subito in mente la domanda di Farage al presidente del consiglio europeo, che aveva osato sconsigliare all'Italia le elezioni, nel bel mezzo della crisi del debito.
Cosa in nome di dio le da il diritto di dire questo al popolo italiano?
Frase che ha destato, sui blog di destra, entusiasmi al limite dell'onanismo, ed in molti casi ben oltre.
Perché non replicare il trucco? ho pensato. Potrebbe tornare utile per innalzare il livello della mia popolarità nella classe.
Au nom de dieu, qu'est-ce que te donne le droit de dire cela au peuple belge?
Qualcosa peró deve essere andata storto. L'effetto non é stato quello sperato.
Dai per scontata l'esistenza di Dio, mi hanno fatto notare. In più sostieni che ti ha dato delega a rappresentarlo. Quanto a cosa da il diritto a dire qualcosa la risposta é semplice, la costituzione. Sotto la voce, libertà di espressione del pensiero. Diritto inviolabile e universale di ogni essere umano. Lo sanno anche alla crèche di rue Campenhout.
Fantastico, si sono congratulati Tre magagne di tale portata in una frase di quindici parole é cosa che meriterebbe menzione nel guinness dei primati.

Come farà Farage ad avere tanto successo? Dipenderà dal fatto che riesce a rimanere serio quando parla?

domenica 20 novembre 2011

Que se vayan casi todos

Mariano Rajoy, leader del PP. Ammiratore di Franco

Una ragazza spagnola che conosco si é detta soddisfatta dalla prospettiva di una vittoria della destra in Spagna nelle imminenti elezioni. I sondaggi la danno per certa. Basta, diceva, con tutti questi sprechi dell'amministrazione provocati dai socialisti. Almeno la destra farà dei tagli.
Lei lavora nell'ammistrazione spagnola. Ovviamente non c'é nulla di strano. Non é il primo tacchino che vota per il partito del pranzo di Natale. Temo che non sarà l'ultimo. 

 Leggevo su Repubblica:
Tutti pensano che Zap si sia giocato la credibilità in un weekend all’inizio di maggio del 2010. Quando, dopo aver negato per mesi la gravità della crisi economica, varò un pacchetto antirecessione che tagliava gli stipendi statali, congelava le pensioni e rendeva più facili i licenziamenti.

Adesso arriva Mariano Rajoy. Taglierà gli stipendi agli statali, congelerà le pensioni e renderà più facili i licenziamenti. A questo ci aggiungerà ovviamente un tocco di creatività tutta sua, limitando aborto e divorzio, abolendo i matrimoni gay e magari dando qualche soldino ai cattolici per le loro scuole, che poverini hanno sofferto tanto sotto i malvagi socialisti.

Ma l'ineffabile Mariano ha dato il meglio di se in un intervista che ho letto l'altro giorno. Cito testualmente.

Ha già deciso chi sarà il suo ministro dell’Economia? 
So chi sarà il ministro dell’Economia, ma lo dirò solo quando gli spagnoli ci daranno un mandato per governare.
Negli ultimi tre anni 300.000 famiglie hanno perso la casa perché non riuscivano più a pagare il mutuo. E molte altre rischiano di fare la stessa fine nei prossimi mesi o anni. Ha qualcosa da proporre a queste persone?Il problema è sempre lo stesso. Se non c’è attività economica e non c’è creazione di posti di lavoro succedono cose come quelle che lei ha appena detto, e si mette in discussione la sostenibilità del sistema pensionistico, si parla di tagli alla sanità, all’istruzione. Il punto chiave per la Spagna è creare attività economica, tutto il resto dipende da questo.

Capito? Il segreto é creare posti di lavoro! Come abbiamo fatto a non arrivarci prima? Io ci metterei pure la pace universale, la fine di tutte le guerre e chi lo sa, magari anche un po' più d'amore nel mondo non sarebbe così male.

Poi conclude su quanto é successo a Berlusconi.
Non posso dire sempre quello che penso. Tradotto, é vittima di un complotto demoplutogiudaico.
Io penso, conclude, che i governanti debbano essere eletti dai cittadini.
E magari visto che ci troviamo dirgli prima chi sarà il ministro dell'economia (*) e che misure economiche intendono prendere.

Insomma la montagna degli Indignados più che il classico il topolino, sta producendo una  pantegana formato famiglia. A questo punto una piccola riflessione si impone. Le proteste, la rabbia, le manifestazioni sono cosa buona e giusta. Se poi ci si ricorda tra un sit-in e l'altro di fare qualcosa per (tentare di) vincere le elezioni, ecco magari potrebbe aiutare.
E se no ci si divertirà a raccontarsi "Le mille e un complotto" a botta di sagria e tapas, in tutte le calde notti di mezza estate dei prossimi lunghi cinque anni.
Ah, dimenticavo. Ho appena scoperto il modo per risolvere il problema della fame nel mondo. E' semplicissimo, basta dare da mangiare a tutti.

(*) Se poi dovesse essere uno della Trilaterale giuro che potrei rimanere stecchito per le risate.

giovedì 17 novembre 2011

Ritardi inspiegabili


Sono molto colpito da quanto sta riuscendo a fare Claudio Messora ultimamente. Un oscuro blogger finalmente esce da un qualche tombino della rete, rompe il muro della censura e svela a vaste platee le oscure trame dietro i recenti crolli di borsa e la conseguente caduta del governo. Ormai lo si ritrova in ogni dove. ServizioPubblico, l'ultima parola, Matrix.
-Come mai nessuno dice che.....? tuona Byoblu senza paura.
-Ma cazzo! Ma se lo lo hai appena finito di dire in diretta su rai 2! Avrebbe commentato mio nonno. Semplificava molto mio nonno. Poi c'é addirittura chi arriva a fare insinuazioni su questa improvvisa popolarità televisiva del nostro eroe. Sarà che le sue tesi tornano utili per scaricare altrove le colpe di Berlusconi  ed aiutarlo a fargli fare la vittima ancora una volta? Come si puó? La malafede non conosce confini e nemmeno la vergogna.

Comunque, ottusa cecità di alcuni a parte, mi hanno convinto. Dietro il golpe che ha messo fine alla democrazia e ha portato al potere le banche c'é la Germania. Certo Germania é concetto vasto che contiene moltitudini. Bundesbank, Ratziger, Boris Beker, Stasi, Claudia Shiffer. Non é facile raccapezzarsi. Per amore di banalità prenderei come punto di partenza della trama golpista Angela Merkel. E' cancelliere, é facile da capire, non si devono fare sforzi.

Ecco come sono andate le cose. Angela Merkel devastata per aver scoperto di non aver più alcuna speranza di essere invitata ad Arcore per il Bunga, Bunga va fuori dai gangheri e esclama paonazza.
 -hë möh m'a skaßät ö katz!!
che significa
-La situazione internazionale richiede celeri interventi per rilanciare l'economia e salvaguardare la stabilità dell'euro.
Si catapulta nel bunker della cancelleria del Reich,  indossa l'elmetto che fu di Göring e schiaccia con furia animalesca il punsante rosso che le lampeggia difronte.
A quel punto le cellule dormienti Carlucci, Destro, Antonioni etc, ibernate da alcuni lustri nei loro scranni di Montecitorio, riprendono coscienza e passano all'istante all'UDC, provocando la fine con effetto immediato della democrazia.

Odio la Merkel. Era in grado di mettere in piedi cotanto complotto e che fa?  Attende 17 anni! Por qué, Por qué, Por qué? (*)


(*)Da considerarsi come piccolo tributo a gioviale allenatore portoghese vittima di orrendi complotti ovunque vada ad allenare.

domenica 13 novembre 2011

Qualche ingenua domanda ai complottisti

Goldman sucks

L'accusa di rozza superficialità me l'aspetto. Pazienza. Visto quante ne ho duvute sentire di questi tempi sento di voler correre il rischio.  Here we go.

Euro. Quando si parla dell'Italia pre-Euro mi vengono in mente una partitocrazia tentacolare e corrotta, trame occulte, stragi impunite, interessi alle stelle, inflazione e svalutazioni, oscuri palazzinari che mettono in piedi imperi mediatici con capitali provenienti da chi sa dove. Faccio fatica invece a ricordare quest'idillio, di cui si parla in giro,  fatto di vallate fiorite e verdi prati al tempo della lira. Devo preoccuparmi? Sarà l'età?

Europa. Adesso il cattivo é l'Europa, dicono. Distrugge sovranità popolare e impone dall'alto macelleria sociale. Eppure la commissione europea é espressione di consiglio (capi di stato e di governo) e parlamento (suffragio universale). Non sarà che l'Europa impone politiche di destra in quanto impestata da governi di destra? Cattivo uso della sovranità popolare é sinonimo di mancanza di sovranità popolare?


BCE. Poi c'é la perfida BCE. Ok essere perfidi non é bello ed effettivamente l'istituzione non é sottoposta a sovranità popolare ma é soggetta a regole. Magari saranno sbagliate, assurde, inaccettabili. Ma restano regole decise per via politica e per via politica modificabili dovesse manifestarsi sufficiente consenso. E poi mica tutto deve essere per forza elettivo. La magistratura lo é? Lo sono i carabinieri? I bambini di 6 anni eleggono la maestra prima di iniziare la scuola? Mi saró dimenticato anche questo a causa dell'età?


Demoplutogiudaismo. Poi ci sono quelli che le cause dei problemi le cercano all'esterno. Quello che é successo non é colpa dei virtuosi greci e dei civici italiani, dicono. Ingenui quelli che si ostinano a pensare che mafia, evasione fiscale, corruzione, scempio ecologico, sprechi osceni, corporativismo, caste con privilegi da medioevo possano essere anche lontanamente la causa. No. La colpa é di una qualche setta di vegliardi barbuti probabilmente froci ma sicuramente ebrei.
Ora. Le teorie del complotto demoplutogiudaico non sono certo una novità dell'ultima ora. Fanno parte da sempre dell'armamentario di tutti gli estremismi, quando c'é bisogno di trovare a tutti i costi un nemico esterno a cui addossare le colpe della platea che si cerca di blandire. 
Certo, riuscire tutti i giorni a dire qualcosa controcorrente deve essere una fatica estenuante. Non hanno peró  timore che gli illustri predecessori possano chiedere le royalties?

Golpe. Poi ci sono quelli che si strappano le vesti per la caduta di Berlusconi. Berlusconi era capo di un governo eletto, é la tesi, Monti no. Ergo, si tratta di un golpe. Demoplutogiudaico, si intente. Sul fatto che in realtà si eleggono i parlamenti, e non i governi, non starei a sottilizzare. Un errore da ripetente delle medie puó capitare a tutti.
Comunque Monti capo del governo è il segno dell'avvento di un nuovo reich interplanetario. Punto e basta. Il fatto che il parlamento del 2008 resti in carica (vedi il ricatto degli azionisti), che i provvedimenti dovranno essere votati dai Milanese, Carlucci, De Gregorio, Tedesco, Calearo di sempre, che voltagabbana e saltafossi continueranno a fare il bello e cattivo tempo, beh quello é un irrilevante dettaglio per menti poco sofisticate.
A parte questo, motivi di soddisfazione non gliene mancano. Finalmente hanno trovato un degno capo bastone (vedi Scilipoti: Monti Lobbista banche). Saranno andati al bar a festeggiare l'evento?

Montepuccio. Ultimissima domanda e poi chiudo. Il comune di Montepuccio è in dissesto. Non sarebbe meglio se uscisse dall'Euro, istituisse la sua banca centrale, iniziasse a stampare una sua moneta, per poi sbaragliare i comuni circostanti con un'astuta svalutazione? Allora si che a quelli del comune di Roccacannuccia passerebbe la voglia di fare complotti.

giovedì 10 novembre 2011

Piaghe dell'umanità

Pedoni brussellesi ai semafori in attesa del verde

Visto che nulla succede, vorrei coglire l'occasione per parlare di una grave piaga brussellese.
La durata del rosso ai semafori per i passanti.
Se Minzolini, a corto di notizie, ne vuole parlare al tg1 gli cedo il post senza royalties.

Dicevamo dei passagi pedonali.
Ci sono (#1) quelli con semaforo. Consigliati a chi in inverno prova piacere a finire sul bancone dei merluzzi surgelati del supermercato più vicino nell'attesa esistenziale del rosso per le auto.
La durata del verde in compenso é fulminena.
Tentare l'attraversamento è considerata eccellente tecnica di allenamento per i 100 metri all'olimpiade di Londra.

Io invece preferisco (#2) quelli senza semaforo dove il pedone avrebbe la precedenza e dove ogni volta va in scena una sottile battaglia psicologica in due atti. (i) Il guidatore non decellera per dare l'impressione di non fermarsi. Io (ii) che  faccio un leggero movimento in avanti col busto e col ginocchio come se stessi sul punto di passare.
Cosa che, venendo da dove vengo, non ho alcuna intenzione di fare.
Se peró abbocca  non ha prezzo la soddisfazione di sentirlo ripartire alle mie spalle con una risentita accellerazione. Funzione questa della (a)cilindrata del veicolo  e (b) del livello di frustrazione per l'oltraggio dell'attesa dopo avermi visto attraversare con tutta la calma che la situazione richiede, 
C'é da capirli gli automobilisti.  Uno investe in una Mercedes e poi deve cedere il passo alla prima vegliarda con la scusa che piove e nevica.

Io invece i semafori pedonali li abolirei. Il pedone passa come e quando vuole e il conduttore si ferma. Se no, gli si appioppa una multa che per pagarla deve contestualmente dismettere l'auto, ipotecare la casa e concedere lo ius primae noctis su moglie e figlia all'assessore ai trasporti.
In alternativa ci sarebbe la rottamazione del veicolo sul posto con lui dentro, ma la costituzione non lo consente.

Eh ma quello che ha il villino quattro facciate sul mare del nord come fa? Ci può mai mettere tre ore per arrivare al lavoro? No, specie se prende casa a 100 metri dall'ufficio. E se poi il fitto é più alto del salario, si fa raddoppiare lo stipendio dal capo. E se questo lo manda a passeggio, é la volta buona che smette di guardare il grande fratello e va a fare la rivoluzione. Sono problemi suoi non miei.

La buona notizia é che la benzina é sempre più cara. Che non tutti i mali vengano per nuocere é un fatto assodato.

domenica 6 novembre 2011

All'anima del commercio


La visita al supermercato del sabato mattina é un evento catartico. Ingorghi umani all'entrata, carrelli in tripla fila. Mura e pavimenti che sembrano trasudare gente. Per non dire degli addetti al carico e scarico. Bloccano, con aria scocciata, intere corsie proprio nell'ora più affollata del giorno più affollato. Fanno la faccia seccata se qualcuno li intralcia. Dio che rottura, clienti ovunque. sembrano pensare. Come se il supermercato esistesse col solo scopo di dargli un impiego.
Mi chiedo se c'é una relazione diretta tra il quantitativo di merci presenti in un carrello e il livello di frustrazione accumulato dal proprietario durante la settimana.

Ci riflettevo durante l'intervallo di una partita. In onda c'era quello spot dove c'é lei che chiede al fidanzato se gli va di andare al mare, e lui si vede alla guida di un bolide a 200 all'ora su una strada di costiera, ovviamente deserta. Ma guidare a rotta di collo non sarebbe reato? Allora perché non sponsorizzare una rapina in banca?
La pubblicità andrebbe regolamentata. Le aziende dovrebbero essere chiamate a rispondere di quello che promettono. Ad esempio, io compro la tua macchina. Se poi mi dici dove si trova quella costiera così deserta in estate te la pago il 50% in più, altrimenti mi restituisci metà del prezzo.
Posso pure offrire al mio amico genovese il tuo pesto industriale. Se però quello mi toglie il saluto poi mi paghi i danni morali.

Si parla di crisi della democrazia rappresentativa. Si dice che la politica é diventata una estensione del marketing. Del resto fu lo stesso Berlusconi a rivelare il segreto del suo successo parlando dei suoi potenziali elettori. Considerateli alla stregua di bambini di 11 anni nemmeno troppo intelligenti disse ai suoi pubblicitari.  Nessun esponente di sinistra sarebbe mai stato capace di darne una definizione così brillante e azzeccata.
Ora cercare di trarre profitto da un ragazzino con qualche deficit mentale é qualcosa che tutti troverebbero abietta. Ecco perché la pubblicità elettorale andrebbe proibita. Tout court.
Anzi é proprio la campagna elettorare mediatica che bisognerebbe far sparire. Come? Smettendo di eleggere i deputati lo  stesso giorno. Lo si potrebbe fare con tante piccole elezioni locali spalmate a cadenza settimanale. Il parlamento sarebbe comunque completamente rinnovato ogni cinque anni ma non simultaneamente. A quel punto sparirebbero le campagne elettorali generali, i media nazionali non servirebbero più a molto, la politica ritornerebbe sul territorio.
E soprattutto i governi smetterebbero di essere al riparo dal giudizio popolare per cinque lunghi anni.

giovedì 3 novembre 2011

Empatia

katane - gioco di società
Dopo due ore di partita Mik sbotta inviperito
-Questo gioco é insopportabilmente noioso. E' una vita che non avanzo, gli altri si sviluppano e si arricchiscono, e io non mi sposto di un millimetro.
-Che vuoi, é pur sempre un gioco tedesco.
Katane riproduce in piccola scala il meccanismo dell'accumulazione. Tanto più disponi di strade e centri abitati, tanto più accumuli risorse, che a loro volto vengono trasformate in strade e città. Se poi le risorse che hai sono scarse, le vendi. Il processo si autoalimenta e la dimensione minima per vincere é più facile da raggiungere.
-No, basta me ne vado! Ho perso fin troppo tempo. Mi sento come quegli arabi tagliati fuori da tutto, che vedono gli altri spassarsela senza che a loro arrivi niente e che decidono alla fine di far saltare tutto.
Il volume della sua risata nervosa non ha nulla da invidiare, quanto a decibel, alla sirena dell'allarme antiaereo durante la battaglia d'Inghilterra.
-Si, peró se continui cosí sale Little Susie (vedi Incontri ravvicinati) e finisci per capire, visto che ci sei, anche quello che l'arabo prova quando viene rapito dalla CIA e tradotto a Guantamo.

Comunque non ha torto. Il gioco é fatto male e anche io alla fine ho perso. Non é nemmeno contemplata la possibilità di aggredire militarmente un avversario per fregargli le risorse. Se dobbiamo riprodurre la realtà facciamolo bene.