giovedì 23 giugno 2011

Strange moods



Il risultato dei referendum italiani è stato interpetrato dai media esteri in modo strano, ossia esclusivamente come uno schiaffo degli italiani a Berlusconi e al suo governo, e poco più. Non una parola riguardo al merito delle questioni.
Ma i referendurm sono stati soprattutto una sconfessione netta delle politiche neoliberali che vedono nella commercializzazione generalizzata la panacea di tutti i mali. E invece su questo i media internazionali hanno fatto orecchie da mercante.  Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, sapere come Belgi e Francesi avevano accolto l'uscita italiana dal nucleare. Se da essa ne poteva scaturire un effetto domino. Non una parola.

Poi sono arrivate le agenzie di rating, in particolare Moody's. Non si accorsersero di Enron e Parmalat, non si accorsero dello Tsunami finanziario in arrivo nel 2008.  Ma nella settimana successiva al referendum e nel pieno della crisi Greca si sono ricordati del debito italiano, come se il saccheggio delle finanze pubbliche fosse una novità dell'ultim'ora. Tra le motivazioni addotte vi sarebbe la difficoltà del governo ad approvare le necessarie riforme, come evidenziato dal risultato referendario.
In somma per Moody's l'assegnazione forzata ai privati dei servizi idrici in regime di monopolio con utili minimi garantiti per legge sarebbe stata una buona riforma.

Ma allora a cosa servono gli stati se non sono più in grado di gestire nemmeno l'acqua? Cosa c'è di più essenziale dell'acqua? Perché allora pagare il 45% di tasse? Per finanziare parate militari o per coprire speculazioni andate a male?  Questo mi piacerebbe chiedere ai signorini di Moody's.

A proposito, la commissione Europea è uno dei bastioni dell'ideologia liberista. L'idea dell'acqua privata da lì arriva, per esempio. Ecco perché bisognerà ricordarsi di passare per i seggi anche quando si voterà per il prossimo Parlamento Europeo. Conta più di quel che si crede.

domenica 12 giugno 2011

Adesso vado al mare


Alle 8.01 ero già al seggio. Dovrebbero istituire un premio per il primo che arriva. Che so.. un orsacchiotto, un buono sconto, una cosa. Comunque non l'avrei preso. Una famigliola mi ha battuto sul tempo.
Entro nel seggio e gli scrutatori non sono ancora pronti.
-Un minuto ancora...mi dicono
-Nessun problema basta che rientro nella rilevazione delle 12, rispondo.
I comitati referendari chiedono un ulteriore sforzo; votare domenica in mattinata per generare un effetto traino. Detto fatto. Svegliarsi presto una domenica per servire alla causa è il minimo in confronto alle peripezie vissute da alcuni nel girone dell'AIRE.
Cinque minuti dopo esco dal seggio. Dietro di me ci sono già tre persone in coda. Buon segno in confronto al deserto mortifero dei precenti referendum. Ne riconosco una. E' Carla, la figlia della portiera storica ai tempi dell'infanzia. Le dico che adesso sto a Bruxelles. Spero nessuno mi abbia ascoltato. Se no la prossima volta anche a me tocca il consolato.

E adesso? Giornata splendida. Seguiró il consiglio del TG1. Me ne vado al mare ....

venerdì 3 giugno 2011

Non spingete, per favore!

Ecco un video con le incredibili scene di sovraffollamento sul volo  Roma Fiumicino - Salerno di oggi.

Notare come scritte e logo sulla carlinga forniscano un irrinunciabile aiuto ai passeggeri nell'individuazione dell'aereomobile su cui salire.




Quanto ad Alitalia bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Aereo da Bruxelles in perfetto orario. Idem per quello da Roma. Restituzione bagaglio in 30 secondi netti, come quando si scende da un autobus (con 4 passeggeri non deve essere troppo complicato). Prezzo a/r 230€.
Per me è l'effetto Pisapia.