domenica 19 maggio 2013

The eurovision


La cena a casa di amici per l'Eurovision è un classico del'eurobubble brussellese.
Il fatto che più che un festival canoro sembri una convention di bambole ossigenate e bambocci freschi da X-factor non toglie atmosfera all'avvenimento.
Il modo in cui gli spettatori scelgono il vincitore sembra invece un esercizio di geo-politica. Litania per litania ognuno finisce per votare i concorrenti dei paesi confinanti non potendo, per regolamento, farlo per il proprio.
I belgi, come d'abitudine, hanno scelto l'olandese e gli olandesi il belga. Ovvio che un sistema cosí poco meritocratico penalizzi fortemente uno sputo di paese circondato da paesi sputo.
Il concorrente belga però quest'anno si chiamava Roberto Bellarosa. Un diciottenne italiano, come dicevano enfaticamente gli speaker di Vivacité i quali su un corposo aiutino dalla terra d'origine ci contavano eccome.
E invece niente. Mentre i danesi votavano implacabili per gli svedesi, gli svedesi per i danesi, i bielorussi per i russi, per il povero Roberto dall'Italia non è arrivata né la nomination, né un posticino tra i primi dieci. Tanto meno da San Marino. É lo strano destino di quelli che sono italiani in Belgio e belgi in Italia.
Per il resto sembra quasi che in Italia quando uno parte si tiri un sospiro di sollievo. Si ha un un problema in meno, si toglie un posto da tavola e ci risistema con più spazio, e del malcapitato ci si dimentica ancora prima che le ruote dell'aereo tocchino la pista di atterraggio dell'aereoporto di destinazione. Alla salute di quelli che emigrando si sentono quasi dei disertori.
The show must go on, si sa. Basta saperlo prima ed evitarsi di struggersi inutilmente per qualche decennio.

Io, comunque, avrei votato per l'ungherese.




2 commenti:

  1. Come sempre mi anticipi nell´argomento dei posts. Per la prima volta ho visto l´Eurovision su una tv italiana e subito ho notato le differenze dalla versione tedesca, che fino ad allora avevo seguito. In Italia i commentatori erano tanto simpatici quanto ignoranti (Latvia per loro é la Lituania -.-)e durante lo spoglio dei voti si appellavano al fronte "sovietico", "scandinavo", "mediterraneo" etc, a differenza delle edizioni tedesche dove i commenti sono quasi vietati in diretta. Nonostante tutto non posso che essere d´accordo con te con la deriva pop-melodica delle edizioni, ma se continuiamo a candidare i vincitori di Sanremo, non faremo passi avanti! I commenti tedeschi sono arrivati stamattina quando ho letto un articolo dello Spiegel che affermava che la Germania é arrivata cosi in basso in classifica a causa della politica della Merkel (non proprio europacentrica), ma questo fa tutto parte delle grandi balle dei giornali, che sono, si sa, dei gran burloni.

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    1. Direi che il concorrente italiano non era né meglio né peggio della media in un contesto di mediocrità generale. Del resto musica più sofisticata non si presta per manifestazioni di questo tipo.
      É vero che i tedeschi non stiano brillando per sentimenti europei. É anche vero che ultimamente gli vengono attribute molte colpe che in realtà non hanno.

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