giovedì 31 maggio 2012

Certezze granitiche


Una amica mi ha convinto a comprare il kindle, l'eBook reader di Amazon. Meglio di quanto mi aspettassi. Bisogna poi vedere se regge il confronto con il libro tradizionale.
Si,perché sarà pure manegevole come una piastrella da bagno. Sarà leggibile come inchiostro stampato (è realmente inchiostro stampato, elettronicamente, su una superficie non retroilluminata). Avrà pure memoria sufficiente per avere da leggere per un lustro sabbatico. Ma, come continuano a dire in molti, il libro cartaceo è, e resta, un'altra cosa. Ma veramente.

Si prenda un testo di media grandezza. Può essere sempre stampato a caratteri larghi come quelli che sul kindle ottieni allontanando due dita sullo schermo. Specie se ci ricorda di farsi dare una carriola inclusa nel prezzo.  Oltretutto utilissima per trasportare qualche dizionario (come quelli inclusi nel kindle) nel caso la lingua del testo non sia la tua.
Anche un libro tradizionale poi può essere reso compatto e manegevole. Basta usare per la  stampa il font-size preferito dal grande puffo ed il gioco è fatto.
I contorcimenti del collo per infilare lo sguardo di sguincio tra le pagine sono, ad esempio, giudicati utilissimi  come ginnastica anticervicale.

E poi a cosa serve avere in tasca il contunuto dell'intera biblioteca comunale quando non c'è possibilità alcuna che la vicina se ne accorga? Leggere Dostojewski in russo sulla spiaggia sul kindle ha un impatto decisamente minore.
Per non dire dei benefici per l'economia. Pagare dieci euro per un testo di pubblico dominio [*] che si potrebbe scaricare gratis legalmente, aiutare a disboscare qualche foresta pluviale di troppo, spostare carta in lungo e largo per il pianeta, incrementare le entrate di Ryan air al check-in. Sono tutte cose che fanno molto bene al PIL.

Ecco, sapere che il libro è una delle poche cose al riparo dallo spiazzamento digitale da certezze e rallegra.

[*] Tutto quanto è stato scritto da più di settant'anni. In pratica  tutto lo scibile umano.

domenica 27 maggio 2012

Benvenuti al nord


Un amico in visita mi chiede di accompagnarlo ad Anversa dove non era mai stato prima. Lo accontento volentieri. Del resto, non capita a tutti di vivere in un paese come il Belgio. Se abiti nella capitale, ti tocca fare sforzi inauditi per apprenderne la lingua. Poi però ti basta uno spostamento venti chilometri per arrivare là dove il segreto della felicità è proprio fare finta di non averla nemmeno sentita nominare quella lingua.

I sondaggi danno i sentimenti separatisti in ascesa nelle Fiandre. Certo, ad Anversa di tricolore non se ne vede esposto nemmeno uno. Una criminale speculazione (di Goldman Sachs?) su stoffa gialla, nera e rossa verrebbe esclusa da chi crede sempre e comunque alla versione ufficiale.
Pulsioni autarchiche sono riscontrabili anche nei menu dei ristoranti, tutti rigidamente in olandese[*]. Decido di facilitarmi la vita. In effetti cosa sia una Omelet kaas spek lo avrebbe capito anche Ludo. Colpisce invece la gioviale cordialità del cameriere quando gli chiediamo se c'è cipolla nel quiche.
Per reazione, elaboro all'istante un progetto di ristorante high tech dove gli ordini si raccolgono con un touch pad incorporato nel tavolo e le pietanze vengono servite da carrelli robot.
E' bello constatare che l'iscrizione a Goldsmiths inizia a dare risultati....

[*] Sempre che non dipenda da una cinica speculazione sugli Oxford dictionary.

giovedì 24 maggio 2012

Menti illuminate


In occasione dei vertici europei tutta l'area intorno a Shuman diviene zona protetta. Al parco del cinquantenaire ci si può accedere solo per vie secondarie. Si vedono auto scure dai vetri schermati spuntare dal tunnel dell'E40 provenienti dall'aereoporto. Percorrono rue Cortembergh a tutta velocità e si perdono nella zona recintata.

-Se attraversiamo quando arriva la Merkel secondo te si ferma per lasciarci passare?
-Non credo. Hanno molta fretta di andare a far finta di sapere che pesci pigliare.
Devo ammettere che fa un certo effetto sapere che a poche centinai di metri da te sono lì riuniti i leader di tutta Europa.
Stamane la curiosità mi ha spinto ad andare a verificare cosa avesse prodotto questo notevole concentrato di scienza. E le aspettative non sono certamente andate deluse. In un comunicato congiunto infatti i capi di stato e di governo della UE si sono augurati che la Grecia rimanga nell'euro.
Tutto questo mi ha molto colpito e ha sollevato in me notevoli interrogativi.
Anche io infatti mi auguro, tutti i giorni, che ci sia più felicità nel mondo e che tutti possano vivere in buona salute. La domanda che mi pongo è la seguente. Se lo dicessi più in giro farebbero partecipare anche me ai vertici?
O magari mi lascerebbero, quanto meno, prendere la scorciatoia per andare al parco.


domenica 20 maggio 2012

Il piccolo capitalista

pompetta aspira-muco per bebé

-Hai bevuto tu l'acqua dalla tazza grigia? No perchè conteneva il beccuccio della pompetta aspira-muco e anche un po' di sapone.
Cerco subito di farmi quantificare, in percentuale, le mie speranze di sopravvivenza.
-Spero molte dato che mi devi accompagnare a Molembeek a ritirare il seggiolone di legno che mi sono aggiudicata su eBay.
Chiedo se sia giusto risparmiare comprando di seconda mano gli oggetti per un bebé indifeso.
-Certamente. Se li compri nuovi e li rivendi al massimo ci recuperi il 50% . Con quelli usati, se sei bravo, ci puoi anche guadagnare.
Per limitare questa sensazione, come di..abiettitudine, si è deciso di intestargli tutti i risparmi e profitti.
Il problema poi sarà farglielo arrivare il piccolo gruzzolo.
Oggi, in effetti, sono molto in voga notevoli correnti di pensiero per le quali è giusto restituire carta colorata a chi ti ha prestato valuta pregiata, cocci di bottiglia a chi ti ha dato diamanti.  A chi ti ha dato cioccolata invece...si , insomma...qualcos'altro [*].
Ecco, mia nonna qualche buona idea in proposito ce l'aveva.


[*] Valesse la relazione inversa, confermo che Ludo sarebbe, già da ora, libero da ogni forma di inquitudine finanziaria.

giovedì 17 maggio 2012

In questo mondo di pirati


In uno dei miei recenti esami per Goldsmiths c'era un capitolo concernente alcuni aspetti legali legati ad internet. Ho molta voglia di condividere una porzione di queste notevoli conoscenze acquisite.

Partiamo dal Copyright. Il diritto a fare copie. Che per copiare qualcosa bisogna avere l'autorizzazione dell'autore è pacifico. Un'email rientra in quel qualcosa. Inoltrare un'email senza l'autorizzarione dell'autore è una violazione del copyright.
Ma non è finita qui. Tutto quello che si pubblica su internet è automaticamente e senza azioni ulteriori coperto da copyright. Il fatto che un articolo sia gratuitamente disponibile significa che lo si può leggere ma non lo si può copiare. E il browser che salva automaticamente le pagine nella cache? Violazione del copyright. E passi se uno lo fa inconsapevolmente. Se invece la si salva su disco di proposito, o non sia mai, la si stampa? Allora no. Quello è oltremodo delinquenziale. Senza se e senza ma.

Quanto ai reati di opinione uno potrebbe pensare:
Sono in Belgio, pubblico su un server negli Usa perché ne devo dare conto a qualcuno in Italia? 
E invece no. Si può essere perseguiti in qualunque paese la risorsa pubblicata sia accessibile. Il Procuratore di Nocera può venirvi a prendere finanche a Timbuctu (vedi post precedente). Per contro, anche il procuratore di Timbuctu può venirvi a prendere a Nocera. Quest'ultima ipotesi resta comunque la meno probabile. Ci sono buonissime ragioni per credere che a Nocera non ci voglia mettere piede nemmeno negli incubi.

Poi c'è il plagio, quando si spaccia per proprio il lavoro altrui. Quante pagine si devono copiare? Trenta? Dieci? Una?
C'è plagio quando si usano ripetutamente più di quattro parole da una fonte senza citarla. Se dico Buon Natale non è plagio. Se dico Buon Natale e felice anno nuovo è plagio. E se riformulo la frase e dico Gioioso solstizio d'inverno e gaio giro completo della terra intorno al sole? Niente da fare. E' plagio lo stesso.

Direi che può bastare.
Dimenticavo...prima di andare non dimenticate di svuotare la cache.


    

domenica 13 maggio 2012

Buone notizie

veduta dell'Agro nocerino-sarnese, uno dei comprensori a più alta densità mafiosa del pianeta
-Bella giornata, che facciamo per festeggiare? Le dico col bebè in braccio.
Presa dalle sue cose si era completamente dimenticata della festa della mamma.
-E' vero. Io chiamo mia madre e tu chiami la tua!
Per farle  realizzare che lei stessa adesso si trova dall'altra parte della barricata è stato necessario farle un disegno.

L'altro giorno ho trovato nella mia cassetta delle lettere una missiva del comune di Bruxelles. Temendo un'altra cartella esattoriale avevo già iniziato ad impostare mentalmente un post contro l'Atomium e le Frites. Per fortuna però avevano intenzioni pacifiche. La lettera infatti conteneva le istruzioni per permettermi di esercitare, da residente, il mio diritto al voto alle prossime comunali.
A questo punto, sarei io a dovermi fare un disegno per auto-spiegarmi che non abito più in Italia. O magari cercare di farmelo entrare in testa con l'ipnosi ripetendomelo ogni mattina come un mantra. La qualità della vita ne troverebbe giovamento immediato.
Inizierei a dare meno importanza ai media e ai siti che parlano di cose italiane. Capirei una volta per tutte che quello che succede al comune di Bruxelles ha più impatto sulla mia vita di quello che si decide in Italia.
Vivrei con maggiore distacco, ad esempio, notizie come quelle in cui si dice del fascicolo aperto dalla procura di quel ridente cantone alpino che è l'agronocerino-sarnese contro ignoti per lesa maestà o il suo equivalente repubblicano.
Anzi, a quel punto che ci sia qualcuno o qualcosa che ogni tanto ti ricorda che paese ti sei lasciato alle spalle diventerebbe utilissimo.

giovedì 10 maggio 2012

Rivelazioni


Mi viene chiesto se sono favorevole a comprare su eBay un seggiolone che cresce parallelamente al crescere del bambino.
-Se non lo dobbiano nutrire si, rispondo.

Intanto Ludo ha iniziato ad andare all'asilo nido. E' privato. Non c'è stato modo di trovare posto in nessuno di quelli pubblici dove la lista d'attesa dura anni. Pare che per la scuola materna ed elementare sia lo stesso. Qualcuno dice che bisognerebbe prenotare ancora prima dell'inizio gravidanza. A questo punto è lecito domandarsi quanto prima.
-Senta, ieri mi si sarebbe rotto il preservativo? Potrei riservare un posto alla sua crèche a titolo precauzionale?
-Certo che puó. Anzi DEVE.

Sento i miei su skype. Gli chiedo del gattino che hanno appena preso.
-Come fai a saperlo tu a Bruxelles? Era un segreto!
Tutta questa segretezza solleva interrogativi a cui fatico a dare risposta. Manco fosse stato un'iguana, un panda o un cucciolo di tigre siberiana in via di estinzione. Gli faccio anche notare che in presenza di cotanti segreti evitare di parlarne su facebook facilita enormemente la salvaguardia della riservatezza.
Il gattino tra l'altro è tigrato, a strisce quasi bianco-nere. Non so se è una provocazione ma di questi tempi  c'è gente che da di volta per molto meno.
Poi ci sarebbe da assegnargli il nome.
Io proporrei Magath. Bello. Magath...

domenica 6 maggio 2012

Maledetta primavera

Ecomostri : grave esempio di scempio ambientale in Piemonte
Non succede granchè sotto le nuvole belghe. Eccezion fatta per Ludo che impara a rotolare e scopre i gioielli di famiglia.

A parte questo non c'è molto altro. Se non che la primavera, avara di luce, ci riserva un finale di campionato palpitante. Quale migliore occasione allora per rispolverare come amarcord l'edificantissimo video sull'ultima giornata del campionato del 73, tratto da Sfide. Altri tempi, altri valori. Non come il calcio di oggi completamenete dominato dai grandi capitali e dagli interessi. Allora per investire nella vittoria di un campionato bastavano una forma di parmigiano e due salami. Oggi ti tocca pagare 5 milioni per un bracciante bergamasco all'Atalanta (vedi caso Padoin).
Una assurdità che è certamente attribuibile all'euro e che arreca grave danno alla competitività nazionale. Se fossi Marchionne delocalizzerei la Juventus in Serbia. O magari in Cina.

giovedì 3 maggio 2012

Dove passi tu l'erba non ricresce


Rivedere vecchi amici (vedi BE-NE-LUX coast to coast) ti porta sistematicamente a rivangare situazioni condivise del passato. In questo caso, ad esempio, è stato bello parlare del nostro vecchio insegnante al corso di teatro a cui non dimentichiamo mai di inviare un pensiero affettuoso.
-Ma secondo te eravamo dei cani perché Dani beveva e si drogava  o Dani beveva e si drogava perché eravamo dei cani?

Era forte Dani. Si considerava attore/regista di gran talento e l'essersi ridotto a dover ammaestrare sottobestie come noi gli induceva tormenti esistenziali di una certa consistenza. In seguito peró si è completamete ristabilito. Il che fa quanto meno sospettare che la direzione della relazione causa-effetto vada ricercata nella seconda delle suddette ipotesi. Resta tutt'ora da capire cosa lo avesse frenato dal prenderci di peso e buttarci di sotto.
-La scuola era in un sottoscala...
In effetti mi sembrava di ricordare ci fosse un motivo più che valido.

I miei amici ora sono in Italia e questo è rassicurante. Sentivo infatti alla radio dell'introduzione di una serie di restrizioni all'accesso ai Coffee shops nei  Paesi Bassi. Fortuna ha voluto che gli olandesi abbiano deciso di aspettare il primo maggio. Pensa se invece li avessero chiusi con loro ancora dentro. La cosa avrebbe prodotto, come minimo, qualche cruccio diplomatico.
Hanno peró promesso di rivenire. E' sempre bello rivedere chi da spunti per riempire il blog per mesi.