domenica 30 ottobre 2011

Esportazioni


Si parlava al corso della recente Sarkozeide. Il nostro eroe dopo aver salvato l'umanità dall'ecatombe finanziaria mercoledì al vertice europeo é rientrato in patria e, a qualche mese dalle presidenziali, si é praticamente coricato sulle televisioni. Si é fatto intervistare all'Eliseo per un'ora e mezza a reti unificate su TF1 (privata) e France 2 (pubblica) da due scondinzolini amici suoi scelti da lui.
Visto che sotto sotto adora Silvio? Non si puó immaginare miglior discepolo di cotanto maestro. Quanti piagnisdei per nulla per i risolini del vertice.
-Una vergogna, uno scandalo. E' la prima volta che si verifica una cosa del genere. Diceva l'insegnante.

Bisogna capirli. Fanno così perché sono ancora nel primo stadio del procedimento illustrato da Luttazzi (vedi raiperunanotte minuto 3.00). Ma poi gli passerà, ci faranno l'abitudine e la smetteranno di rompere le scatole con queste menate sul pluralismo, tipiche di una certa vetero-sinistra che si attarda su antimoderne battaglie di retroguardia che annoiano la gente.

Si é poi parlato delle imminenti elezioni spagnole dove la destra é data per vincente. Tutti hanno concordato sul fatto che un altro governo di destra era veramente quello di cui si sentiva urgente bisogno in Europa, viste tutte le soddisfazioni che ci stiamo togliendo con quelli già esistenti.
Comunque il nuovo governo ha già annunciato, dicevano, l'epurazione di giornalisti sgraditi dalla TV pubblica. La sua occupazione é data per certa. Mi confermano che anche in Spagna lo piduista di casa nostra controlla una rete televisiva.
 -Non vorrei dire, ma a occhio e croce ho l'impressione che tra tre settimane vi troverete conciati quasi come gli Italiani.
Non mi manca mai una parola di conforto. Specie per Pedro che aveva appena finito di affermare parlando di De Wever (leader dei nazionalisti fiamminghi) che io, visto Berlusconi, di demagoghi dovrei capirne.

Insomma altro che declino. Il fascismo lo abbiamo esportato, la mafia pure e con la videocrazia siamo ormai in dirittura d'arrivo. E poi dicono che il made in Italy é in crisi. Disfattisti!

giovedì 27 ottobre 2011

Right or wrong it's my ass

Ombre cinesi

Esercizio di traduzione dal francese all'EPFC:
Nous faisons confiance au sens de la responsabilité de l'ensemble des autorités italiennes, politiques, financières et économiques. (vedi video)

soluzione:
Fidarci di quel pagliaccio? Ma stiamo scherzando? Magari di Napolitano, di Draghi, al limite di Tremonti, tié. Di tutti, eccetto quella latrina portatile di Berlusconi.

L'insulto all'Italia, con tutta la tutta la buona volontà, non riesco a vedercelo. Ma sono tra i pochi. 
Oddio! E' inaccettabile! E' offensivo! Hanno iniziato a sbraitare le verginelle. E non solo i servi del regime. Anche la Marcegaglia, la stampa confindustriale e terzista e, dulcis in fundo, Bersani. Quest'ultimo va capito peró. Gli hanno toccato quel gingillo di Silvio. E metti e dovesse veramente lasciare? Chi poi voterebbe più per un simile incapace? Nemmeno i familiari di primo grado. Per il PD Silvio é meglio di una polizza sulla vita.

Ma non capite, quando deridono lui in realtà deridono l'Italia e gli italiani. Si sente pigolare in giro per internet. Ma magari fosse vero! Perché mica è Berlusconi quello che merita di essere sbeffeggiato. Berlusconi é uno che fa i suoi porci comodi indisturbato da vent'anni. Lo scherno se lo meritano quelli che glielo permettono, non di certo lui.
Come se uno invitasse a casa un vicino e gli lasciasse svuotare il frigo, portare via l'argenteria e magari gli offrisse i servigi della moglie mentre canta a squarcia gola "Meno male che il mio vicino c'é". Non è certo il vicino quello da prendere per i fondelli.
 
Ieri passavo per Shuman. Gli accessi al rond-point erano bloccati. Il quartiere era militarizzato per il vertice straordinario. Mi avrebbe fatto piacere incontrare la Merkel per caso ma non é successo.
Finalmente, ci siete arrivati anche voi, le avrei detto. Certo avete avuto bisogno che Euro e l'EU fossero sull'orlo del baratro. Serviva proprio che ti chiamasse culona inchiavabile perché ti si aprissero gli occhi su un punto cruciale, che l'Italia é straordinaria nel produrre merda ma quando si tratta di esportarla é insuperabile. E' una vita che lo vado ripetendo (qui e qui).
Allez. Meglio tardi che mai.

domenica 23 ottobre 2011

Prodotti tipici /2


L'altro giorno in preda ad un raptus d'astinenza da parmigiano reggiano prendo una decisone drastica e decido di fiondarmi al chiosco di prodotti italiani al mercato di place des chasseurs ardennais.
-Abbiamo anche le mozzarelle di bufala, mi dice l'addetto.
-Di bufala? rispondo pensoso
-Si, l'animale grosso, tutto nero e mansueto con due corna e le tette grandi...
-Si ma di che provenienza?
-Eboli! Risponde quello raggiante.

Ma che incredibile coincidenza. In effetti é proprio quella la ragione per cui mi sono fatto 2000 chilometri. Per comprare da lui le mozzarelle al doppio del prezzo e vecchie di tre giorni.
-Peró sono importate da uno di Vicenza, aggiunge.
Ah se è cosí allora me ne dia tre chili! mi viene da dire.

Comunque ci deve essere qualcosa di strano nel mondo che mi circonda. Tutti che sanno dove si è fermato Cristo. C'è uno che fa commercio di prodotti di Altavilla alla commissione. Adesso le mozzarelle di bufala. Non sarà che sono vittima di un raggiro, che quelli che mi circondano sono dei figuranti e che in realtà mi trovo a Buccino? Perché se è cosí fatela finita. Il gioco è bello quando dura poco.

giovedì 20 ottobre 2011

Incontri ravvicinati


Riassunto della puntata precedente. I nostri eroi all'uscita da una riunione soviet di condominio cercano vanamente di sfuggire alle grinfie della terribile vicina Little Susie, che però é implacabile, li individua e gli annuncia una sua venuta a breve perché gli deve dire delle cose. Fine riassunto.

Scordatevi il post precedente. Little Susie è una donna straordinaria. Little Susie è più unica che rara e se non ci fosse bisognerebbe inventarla. E in ogni caso ne farei qualche copia. Un paio di cloni di back-up, come minimo. Del resto se una ti da quasi un decennio meno di quanto riportato all'anagrafe merita questo e altro.

E poi l'incontro é stato meno terribile di come ci si attendeva. Ci ha raccontato di come all'inizio fosse prevenuta con noi. Pensava fossimo i soliti eurocrati spocchiosi. Ma poi quando ci ha visto in prima linea alla riunione cospiratoria si è immediatamente ricreduta. A quel punto non ha potuto che provare ammirazione per il coraggio e la noncuranza del rischio che abbiamo mostrato schierandoci contro Monsieur 10%.
-Scusi signora Little Susie, perché? Sarebbe pericoloso?
- eh.., replica con un sospiro che vuole dire tutto e nulla.

Ci racconta delle incomprensioni passate.

-Diciamocelo, non è mai semplice sapere qual'é la cosa giusta da fare quando si arriva in un nuovo paese con consuetudini tanto diverse....
Che tradotto dall'idioma buonista significa 'Non so come si fa nei vostri cavolo di paesi ma qui in Belgio..'
Si insomma qui in Belgio quando si fanno dei lavori, anche se non ce ne sarebbe l'obligo formale, ma co-me for-ma di cor-te-sia si avvertono i vicini.
-Ma veramente noi l'avevamo comunicato.
-Non lo sapevo. A chi l'avete detto?
-Al portiere e....a MonsieurDixPourCent. Ok, lasciamo perdere.

Si è discusso delle possibili soluzioni per limitare tutti i rumorini dato che lei viene da un periodaccio. Tipo camminare a mezz'aria, respirare per endovena etc, etc.
-Quello che conta, conclude compiaciuta, è vivere in armonia con i vicini.

Non so come si faccia nei vostri paesi ma qui in Belgio i post finiscono, spessissimo, a tarallucci e birra.

domenica 16 ottobre 2011

Monsieur 10%


Arriva la vicina della porta accanto con una rivelazione sconvolgente.
-Sapete come lo chiamano l'amministratore? Monsieur 10%! Preferisco non rivelarvi chi me lo ha detto, aggiunge. Poi ci ripensa e ce lo dice. Ma mi raccomando però, non dirlo agli altri!
Figuriamoci se lo dico a qualcuno. Male che vada lo scrivo nel blog. Che poi nella pratica è la stessa cosa.

E comunque non sarebbe la  prima volta. Già accadde, ad esempio, quando beccai mia cugina a fumare e questa mi costrinse a prometterle di non spargere la voce. Infatti non lo dissi a nessuno. Mi limitai solo a scriverlo col pastello rosso sull'intonaco bianco del muro del giardino.

L'agitazione nello stabile è dovuta ad una specie di soviet segreto di coinquilini. Lo scopo della cospirazione è rovesciare il suddetto Monsieur 10%. I misfatti dell'azzimmato panzone, in effetti, non sono pochi. C'è anche Little Susie. La sua presenza è per noi rasserenante come quella dell'uomo nero per un alunno della materna (vedi Dal balcone). Al momento opportuno cerchiamo di svignarcela smaterializzandoci come ombre sul muro. Invano.
-Salve! Ci possiamo incontrare per parlare una di queste sere?
E che ci dovrà dire stavolta? ci domandiamo.
-Che respiro troppo forte quando torno dallo jogging?  
O qualcosa tipo:
Non so come funziona nei vostri paesi ma in Belgio la legge prevede che  quando si cammina debba rimanere uno strato d'aria di venti centimetri tra la suola e il suolo.

Comunque la tecnologia, internet, i blog saranno pure delle conquiste straordinarie, ma quello che si riusciva a fare col buon vecchio pastello rosso resta senza uguali.

giovedì 13 ottobre 2011

Adda vení Victór

Vicktor Orban - capo del regime cattolico e nazionalista al potere in Ungheria

-Se passi alla posta spedisci anche quella raccomandata.
-Cos'è?
-E' per l'ambasciata, in Polonia si vota.
Piove e fa freddo, l'ufficio è lontanuccio. Provo a raccontarle di quel post molto arguto e ben argomentato in cui si spiega che lei nel votare compie una grave violazione etica dato che vive all'estero e non paga le tasse. Non è peró in vena di sottigliezze. In compenso l'elevata propensione all'incazzosità è quella di sempre.

Se la devo spedire la spedisco. Il punto è che cosí facendo divento quasi corresponsabile delle sue scelte. E se ha votato per la destra ultracattolica, antieuropea e xenofofa di Kachinsky? Di cestini lungo il tragitto comunque non ne mancano. Si lo so, il voto è segreto, le opinioni vanno tutte rispettate. Come no. Datemi una busta contenente una scheda votata per il PDL e poi vedete che fine fa.

I sondaggisti, a conferma del loro momento di grazia, davano come incerto il risultato del voto polacco. Il governo filo-europeo ha peró stravinto [a quanto pare anche con il mio micro contributo]. Si è tattatata della prima riconferma di un  esecutivo in carica dopo la caduta del muro. Perfino una lista laica e pro-gay ha preso il 10%.

Lech Kachinsky ha reagito come il cattivo del film, in rotta dopo il trionfo dei buoni.
-Budapest un giorno arriverà anche qui! ha minacciato paonazzo per l'ira.
Si riferisce a quel satrapo di Orban che sta devastando la democrazia ungherese nell' indifferenza beata di commissione e parlamento europeo. Ma la storia gioca contro di lui. Il paese è in forte espansione economica e la demografia sta erodendo la base ultraclericale fatta di anziani poco istruiti.

-Ti volevo dire. Tra 4-5 anni...se le cose si dovessero mettere male, ma veramente male, ...
-Si?
-Non è che posso diventare polacco anche io?
-Ma certo, quando vuoi.
Sapevo che era un una persona su cui poter contare.

domenica 9 ottobre 2011

Meno male che appól c'é

Il tempo delle mele

-Secondo te che cosa vorrà dire 'Stay hungry, stay foolish'? domando
-Un tubazzo, a occhio e croce.
In effetti detta così sembra l'elucubrazione di un tredicenne spinellato.
-Ma perché, chi lo dice?
-Come non lo sai? Era il celebre slogan di Steve Jobs.
-Ah no, allora ha molti significati, tutti di grandissima importanza...
Me li spiega tutti, uno per uno. Finalmente anche io so.
 
Mi dispiace sinceramente per Jobs. Era un talento ed il destino si è ingiustamente accanito con lui.   
Ma è il ruolo di Apple (Appól come dicono qua) nell'informatica moderna che è in gioco. L'argomento è serio.  Prima dell'arrivo degli iPod, degli iPhones, degli iCheNeSo vari c'era gente che nel tragitto dall' ufficio a casa, non poteva scrivere nulla su twitter, per non dire di facebook! Alcuni per mezz'ora, altri per un'ora, alcuni addirittura più a lungo. Ben aldilà dei limiti della sopportabilità. Come si faceva a sopravvivere?

giovedì 6 ottobre 2011

Segreti

Alsemberg, Fiandre
Ci dirigiamo a Braine-l'Alleud per ritirare un oggetto acquistato su eBay. Lo chiameremo per semplicità l'oggetto X. Magari tra un paio di mesi ne rivelerò il nome, per ora ancora no. A Porte de Hal ci immettiamo sullo Chaussée d'Alsemberg e iniziamo a percorrere il ridente stradone con animo sereno. Ad un tratto cambia nome e diventa Chaussée de Bruxelles. Altri due chilometri e ridiventa Chaussée d'Alsemberg.
-Ma cosa si era scolato il topografo la sera prima? Tutta la produzione Jupiler di giornata?
In realtà i rintronati siamo noi. E siamo pure astemi. Se la strada non si chiama più chaussée di Alsemberg vuol dire una sola cosa, che sei a Alsemberg!
In breve, in Belgio quando una strada prende il nome del posto da cui provieni significa che sei arrivato a destinazione! Chiedo scusa ai belgi per aver ripetutamente dubitato delle loro immense potenzialità intellettive.

L'oggetto X nuovo costa 800€, di seconda mano 300-350€. Noi ce lo siamo aggiudicato per 150€.
-E' stata stupida la venditrice. Si è dimenticata di nominare la marca, famosissima, nel titolo e ha messo il nome dell'oggetto X in olandese. Di consequenza l'annuncio non veniva fuori nelle ricerche e sono stata la sola a fare una offerta!
Il talento mercantile di chi mi circonda lascia esterrefatti. Lo facesse di professione si arricchirebbe in un mese.
Si parlava di capitalismo nel post precedente. Dire a qualcuno di non meritarselo, almeno nella versione dominante, si è detto, è come dirgli di non meritarsi la lebbra, è come accusarlo di non essere degno di un weekend in una baita isolata con Raffaele e Amanda. Ma dato che è ben poco probabile che le regole del gioco cambino, tanto vale vedere se è possibile a farle girare a proprio vantaggio.

Faccio un esempio assolutamente inventato. Un certo giorno iniziano a circolare voci che un'ipotetica banca franco-belga sia prossima alla bancarotta. Le azioni crollano del 10% e la gente inizia a ritirare i soldi. L'indomani perdono un'altro 20%. Il terzo giorno spunta qualcuno e dice 'tanto la salviamo, bisogna garantire i conti correnti, i risparmiatori,  bla, bla, bla... '. A quel punto le azioni risalgono. Tutto scontato come il funzionamento di un orologio a pendolo.

Sul fatto che si facciano più soldi vendendo e comprando che producendo nessuno può avere dubbi. Basta chiedere conferma al primo contadino che capita a tiro. Quindi diventare i massimi esperti di quotazioni di pa....ehm...dell'oggetto X su eBay è una strada da prendere in considerazione. Come pure comprare azioni della suddetta banca cinque minuti prima che ne annuncino il salvataggio.

domenica 2 ottobre 2011

Domande infantili


L'altro giorno su Vivacité parlavano della crisi dei quarant'anni che sopraggiunge quando si scopre che la giovinezza è definitivamente finita. Quando non si possono più fare le cose che si facevano prima, e si devono trovare nuovi equilibri. Quando viene il momento in cui si deve metabolizzare il lutto.

Ovviamente ci sono chiari segni della sua insorgenza. Come quando, ad esempio, si prede un chilo in mezza giornata e lo si perde in un mese. Ma solo se si segue il programma di preparazione della maratona di New York.
-L'esercizio fisico ha una importanza relativa, mi è stato detto. Conta molto di più mangiare sano. Mangiando vegetariano, ad esempio, non si ingrassa.
Domanda. Pane e crema di cioccolata fondente della Cote d'Or sono vegetariani? Perché dalla lista degli ingredienti si direbbe di si.  Ecco, un'altra bella domanda di quelle che struggono l'umanità da sempre. Siamo soli nell'universo? Cosa si nasconde al centro della terra? Come è apparso il linguaggio? Rientrano le frites di Maison Antoine nelle rigide griglie del paradigma vegetariano?

Anche il fatto di discutere di pensioni a telefono con un amico è un segno chiaro dell'arrivo dell'ora X. Mi raccontava di questi fondi previdenziali privati legati alla borsa dove il capitale resta bloccato fino al compimento dei 65 anni di età. Se a quel punto ci si trova nel pieno di una crisi borsistica tanto peggio. La pensione viene calcolata in quel momento e buonanotte. Come l'angelo dei bambini che passa e dice Amen.
-Ma allora perché non tenerli sul conto corrente e gestirli per conto proprio?
Eh no. Uno, perché i governi favoriscono, con lauti sgravi fiscali,  questo ciarpame. Due, perché vuoi mettere quanto più oculata è la gestione di un investitore professionale.
Questi investistori professionali mi ricordano tanto quelli che vogliono vendere in TV i numeri vincenti della lotteria.
-Ma se uno è tanto bravo ad anticipare l'andamento dei mercati perché non investe i soldi propri invece di perdere tempo a farlo con quelli degli altri?
Un'altra domanda che vale la pena non farsi. A meno di non provar piacere a sentirsi dire di non meritarsi il capitalismo. Del resto, ognuno ha le sue perversioni.

Ecco, quando ci si fanno certe domande, quelle tipiche dei bambini (es. Ma se Dio ha creato l'universo, allora chi ha creato Dio?).  Forse è quello  il segnale inequivocabile che la crisi è sopravvenuta.