domenica 26 febbraio 2012

Misure per l'economia


Il Belgio è l'unico paese dove esiste ancora l'indicizzazione dei salari all'inflazione. Guardavo il video della conferenza sul tema alla UPB. Tale Etienne de Callatay, esponeva con dotta elequenza, le ragioni tutte importantissime per le quali la misura andrebbe soppressa. Ovviamente, la principale è la salvaguardia della competitività.
-Senti ma, gli domanda uno dalla platea, nella competitività ci sono anche i profitti e non solo i salari, perché non si parla mai di moderazione azionariale?
Nonononono, i profitti non vanno toccati neanche con un fiore. Ha risposto il valente Etienne. Cito testualmente.
-Noi siamo più competitivi solo permettendo agli imprenditori di mettere più soldi in tasca. In questo modo essi svilupperanno le attività da noi. 
E pensare che c'è gente convinta che questa massa accresciuta di profitti finisca per lo più in operazioni di ingegneria finaziaria off-shore o in una delle varie bolle che si susseguono una dietro l'altra a cadenza quasi annuale; quella internet, quella delle materie prime, quella energetica, quella immobilare, quella del credito al consumo, quella dei debiti sovrani. Chissà mai perché, che sciocchi.

Comunque Callatay ha ragione e non scherzo. Del resto, abbiamo un esempio fresco fresco di giornata sotto gli occhi. Se Marchionne reintroduce la servitù della gleba nei suoi stabilimenti è un affare. Gli azionisti avranno più denaro da reinvestire in attività produttive che creano impiego. Come ad esempio la non vedenza arbitrale. Gli scudetti iniziano a fioccare e con essi la vendita di dvd commemorativi, sciarpe, posters, abbonamenti televisivi etc etc.
E' sbagliato chiamarli ladri. Bisognerebbe dire 'diversamente onesti' e comunque lo fanno per l'occupazione.


giovedì 23 febbraio 2012

Rotoli


I neonati piangono molto spesso anche di notte. Che si dorma meno e peggio è cosa che ci attendevamo. Era scritto a chiare lettere in ciascuno della centinaia di volumi sulla maternità che Amazon ci ha rifilato. Che invece ti possa tenere sveglio a notte fonda perché si sganassa dalle risate, quello invece no, non ce lo aveva detto nessuno.
-Gli  fai vedere tutte queste partite dell'Inter. E questo é il risultato!.
La paternità puó comportare anche un innalzamento del livello di tensione, si dice sempre nei suddetti volumi. Deve essere vero. L'altro giorno, ad esempio, si sente una scarica d'artiglieria.
-E' stato lui? domando.
-Ti sembro una una che la fa sul letto? Mi è stato riposto con un'impercettibile nota di risentimento.
-Cosa vuoi che ne sappia? Il tempo passa per tutti. La senescenza può arrivare prima di quando si pensi...
Anche il giochino classico delle somiglianze può generare fraintendimenti.
-Certo, le sue gambe somigliano moltissimo alle tue.
-E che io ho le gambe così?
In effetti la conformazione a rotoli concentrici ricorda tanto la silhouette dell'omino michelin, di cui è una perfetta riproduzione in scala.
-Ma mi riferivo al colorito fior di latte non alla forma...
E' vero c'è più nervosimo. Chi sa perché?

domenica 19 febbraio 2012

Largo ai giovani

la mejo gioventù
Mi trovavo a guardare quella sfilata di babbioni incartapecoriti col catetere a penzoloni chiamata festival di San Remo. Sai quando è stato il mio primo festival? Gongola Morandi. Nel 62!
-Non sarebbe meglio guardare Inter - Bologna? chiedo. 
-Per cortesia, non c'è niente di peggio del calcio, mi viene risposto.
Escono D'Alessio e la Berté.
-Va bene, quasi niente.
Morandi da le istruzioni per il televoto.
Domando se c'è un numero da digitare per provocare il terzo gol del Bologna. Non ce n'è bisogno, il menzionato evento si produce da solo. In quel istante il bebè scoppia in pianto disperato.
-Ma no a papà, cerco di consolarlo. E' cosa divertente, simpatica assai.

Non è neanche vero che di giovani non se ne siano visti. Quello di Benvenuti al Sud ad esempio. Arriva e se la prende con i francesi, come se il fatto di scopiazzargli i film per filo e per segno non fosse bastato. Cornuti e mazziati. Così imparano a non voler far uso di quella che l'italiano medio considera da sempre la più grande conquista dell'umanità, il bidet (min 10:50).
Su Paolo e Luca stenderei tutto quanto di pietoso può essere steso. Tipo una bella lapide pietosa di marmo di Carrara, per dirne una. 
Credo si tratti di una sottilissima strategia subliminare contente un messaggio implicito. Se questo è il ricambio generazionale tanto vale tenersi i vegliardi e i dinosauri vari che ci ritroviamo.

giovedì 16 febbraio 2012

Inquietudini

Lattanti

Sapevamo che un bebé dopo la vaccinazioni diventa irritabile, dorme poco e puó avere febbre. Che possa avere la faccia risentita e portare il muso, quella è invece una sorpresa. Lo sguardo, perso e depresso, parla chiaro.
Che eravate persone malfidate non è che non lo sapessi, sembra dire. Ma che poteste arrivare a questo no, non me lo sarei mai aspettato.

Non che non faccia di tutto per tirarlo su, anzi. Le ninna nanna, per esempio gliele invento sul momento, vado a braccio. L'altro giorno gli raccontavo quella dove Little Susie (NDR, psico-vicina del piano di sotto) se lo viene a prendere e se lo tiene, con amorevole pazienza, per moltissime frazioni di secondo prima di sbolognarlo ai vicini della porta accanto, dove se ne va a vivere con la piccola Bea. E e poi si deve fidanzare, e poi si deve sposare e poi deve avere figli, e poi deve contrarre molti mutui e debiti, e poi deve ripagarli per molti decenni con lavoretti mal pagati, senza ferie.

Si denotano elementi di angoscia nello sguardo del lattante, mi è stato detto.
Sarà la vaccinazione.

domenica 12 febbraio 2012

Gemelli d'Italia

Colori nazionali orgogliosamente esposti a Rue Livourne - (vedi google maps)

Raccontavo di come lungaggini burocratiche rendano difficile l'ottenimento del passaporto per Ludo tramite consolato. Si fissava anche nel giorno del suo fidanzamento un riferimento temporale di tutta sicurezza. Ma come spesso accade la realtà supera la fantasia e trasforma quella che poteva sembrare una sparata in una, più che ottimistica, previsione.
-Al comune dicono di non aver ricevuto nulla! Mi comunica telematicamete mia madre.
Che il bebé non possa ancora recarsi nella soddisfacente madrepatria è per lei fonte di notevoli turbamenti interiori.
-Devi fare qualcosa! Chiama al consolato!
-Chiama tu, parlano in italiano, le dico. Si ma non ho il numero. Lo trovi con google. Si ma mi costa molto di più. Ti carico del traffico su skype.
Ex-giovani amano far chiamare al consolato da mamma è papa, direbbe la Cancellieri se lo scoprisse. In realtà sbolognare ad altri tali ingrate corvée non ha prezzo.
Alla fine viene fuori che la documentazione era stata si mandata, ma sull'email di uno che è in pensione da cinque anni.
-Bene. Invieremo tutto nuovamente, ma non si dimentichi di informare il comune che si tratta dello stesso bambino. Non di due diversi.
Registrane 2 al prezzo di 1 come al supermercato. Non male come idea, un gemello anagrafico per Ludo ai saldi di febbraio.
Nemmeno la mia iscrizione all'AIRE di dicembre sembra avere prodotto effetti. Non so a quale podestà deceduto siano state inviate le carte. Sta di fatto che risulto ancora bellamente residente in Italia. Stavolta senza più sensi di colpa. 


giovedì 9 febbraio 2012

Les Barons, il re-make italiano

Consiglio dei Ministri in riunione
Riflettevo sulle recenti performances dei tecnici.  Liberisti col culo degli altri come dice Gilioli, fighi per nascita, front-runners al campionato mondiale dei raccomandati, antibamboccioni con i figli altrui. Il bello è che questi sono la crème de la crème del mondo accademico nazionale. La riserva della repubblica. Il meglio a cui rivolgersi nel momento del pericolo.

Mi ha colpito in particolare la frase della Cancellieri. I giovani vogliono lavorare vicino a mamma e papà. A parte la forma che trasuda diprezzo e dogmatismo ideologico da tardo american dream. Se uno è povero è perchè non si dato da fare abbastanza. Se uno non ha un impiego è perchè non lo ha cercato come si doveva.
Qui peró è proprio il merito della questione che denota uno scollamento clamoroso dalla realtà. E se anche fosse vero che le persone il lavoro lo cercano nelle zone di residenza? Dov'è l'errore? E quale sarebbe la soluzione? Fare emigrare tutti?
Ma l'emigrazione è una soluzione per l'individuo non per la collettività. 
Funziona come per i bancomat. Chi necessita, in un determinato momento di banconote, le trova perché solo una frazione piccola di correntisti preleva una frazione piccola dei fondi di cui dispone. Se tutti decidessero di ritirare tutto simultineamente, la banca farebbe bancarotta in pochi minuti.

Stesso discorso per l'emigrazione. Il diritto all'emigrazione esiste, se e soltanto se, sono in pochi ad avvalersene. Altrimenti il problema si riprodurrebbe nei luoghi di destinazione. Gli altri paesi chiuderebbere frontiere e introdurrebero visti.
Passi se l'esortazione a partire arriva da un familiare, da uno strizzacervelli, da un opinionista. Di certo non puó venire da un ministro. Perchè, spiace per la Cancellieri, ma compito del governo è creare l'occupazione là dove manca. Se poi non ne sono capaci, e non lo sono, allora possono sempre tornare a fare quello in cui sono maestri. Ad esempio, trovare ai propri pargoli posti fissi nel dipartimento di mamma e papà.

domenica 5 febbraio 2012

The new call center

Allevamento di tacchini

Le condizioni atmosferiche non sono invitanti. C'è neve per terra e fa un freddo cane. Nulla di meglio che dedicare la domenica ad uno degli assignments per la sessione di maggio di Goldsmith. Il case study riguarda  British Telecom. Allo scopo di aumentare l'efficienza due ipotesi vengono prese in considerazione.
  • Delocalizzare il Call center in India. 
  • Investire in un nuovo call center ad alta tecnologia nel Regno Unito.
I manager che sono ottime persone, dopo profondi turbamenti interiori, decidono alla fine per la seconda alternativa. E che ti succede? Cito letteralmente dalla traccia "Rather than greeting the announcement with cheers, the trade union representing the workforce immediately called for a ballot for strike action". Anzicché farei salti di gioia il sindacato proclama uno sciopero. Insomma, la gentaglia di sempre.
Va quindi scritto un testo che spieghi ai lavoratori i benefici dell'introduzione delle nuove tecnologie. Il prossimo assignment consisterà nel convincere un allevamento di tacchini a partecipare al cenone di capodanno. Essendo tacchini dovrebbe venire più facile. Sulla carta.

giovedì 2 febbraio 2012

The versatile blogger, va dove ti porta il link



Dopo interminabili e giustificatissimi tentennamenti (NDR, la foto del logo è quadrata) ho deciso di accettare l'invito di Boss e di dare anch'io il mio contributo a questa sorta di schema Ponzi della blogosfera, denominato the versatile blogger. La prima parte del gioco prevede che si debbano dire sette cose su se stessi. Procedo.
  1. Sono astemio ma vengo nominato da blogger birraioli. La coerenza è il nostro forte (astemi e birraioli intendo).
  2. Sono contento quando un luogo comune trova il suo riscontro. Mi da certezze e mi fornisce punti di riferimento di cui ho bisogno. E' bello ad esempio scoprire che i cinesi realmente sostituiscono le R con le L, o constatare che i bebè fanno per davvero Nghé. Ludo il suo lo intona alla milanese con la e chiusa.
  3. Mi piacciono frites, cozze e waffles al cioccolato fondente. In compenso i friarielli e le sfogliatelle mi danno noia, per usare una terminologia più consona al concorso. E se non fossi astemio preferirei la Grimbergen allo spumante.
  4. Sono molto interessato a comprendere meglio certi strani fenomeni paranormali. Sarebbe bello ad esempio scoprire come dannato accidente farà Ludo a individuare, con scientifica regolarità e con due pareti nel mezzo, il preciso istante in cui un genitore qualsiasi scelto a caso sta iniziando ad appropinquare del cibo alla mascella.
  5. Partecipare a catene di Sant' Antonio online mi da un benessere quasi paragonabile a quello che provocava ai bei tempi un autogol di Ferri.
  6. La scorta di boiate da scrivere sul blog mi si esaurisce sempre molto prima di quando sia lecito pensare.
  7. Faccio sempre di tutto per innalzare il mio livello di popolarità negli ambienti, anche virtuali, in cui mi trovo. Il seguito di questo post ne è un esempio plastico.

Poi arriva il bello, cioè la parte in cui tu devi nominare altri 15 bloggers. Leggevo molti lamentarsi di questo limite. Troppo pochi, dicevano, si deve per forza lasciarne fuori qualcuno. Ma beati voi. Io a 15 non ci arrivo nemmeno se ci sbatto dentro tutto il blog roll. Certo, avrei potuto cominciare a fermare la gente per strada ed offrirgli nominations. Ho preferito invece sfruttare un buco del regolamento che non ti impedisce di nominare:
  1. Chi ha nominato chi ti ha nominato.
  2. Chi ha nominato chi ha nominato chi ti ha nominato.
  3. Chi ha nominato chi ha nominato chi ha nominato chi ti ha nominato.
  4. ....continuare cosí fino alla casella numero 15.
Vi preannuncio che risalendo la corrente finirete per trovarvi in un mondo fatato dove si parla di cosmetici, scarpe e borsette. C'era una che, ad esempio, esponeva la complessità, troppo spesso sottovalutata, insita nello smaltarsi le unghie dei piedi. Ora, fare dell' ironia a buon mercato è facile. Il giorno poi che, per ragioni che non vorró sapere, vi troverete nell'impellente necessità di doverlo fare vi passerà la voglia di scherzare.

Allez. Credo possa bastare. Il gioco è bello quando dura poco è questo post ha di gran lunga trasbordato l'angusto perimetro delimitato dalla regola del post breve. Saluti e baci e ci si vede alla prossima nomination, che dubito, per effetto di questo scritto, possa mai più arrivare.