venerdì 24 settembre 2010

Nuovo corso









Il nuovo corso.

Nel nuovo corso non c'è bisogno di autointroduzioni di fronte a 25 emeriti sconosciuti, con lingua secca e mani sudate.

Nel nuovo corso non ti viene chiesta la provenienza geografica. Serviva per evitare di doversi costruire opinioni da zero, senza appigli e senza stereotipi pronti per l'uso.

Nel nuovo corso non ti viene chiesto che lavoro fai. Era utile per farsi un'idea su reddito e collocazione sociale di chi si è appena conosciuto.

Nel nuovo corso si leggeranno romanzi underground, globalia, e si vedranno cabaret satirici. Se ne saprà di più su quanto 'se la petent' i francesi e su quanto piamente cattolici siano i fiamminghi.
Nel nuovo corso si viene a conoscenza del meteo 'politico' dei media belgi il giovedì dove si glissa sul cattivo tempo del week-end prossimo venturo con omertosa reticenza.

evviva il nuovo corso!

venerdì 17 settembre 2010

Contrordine, comprare un toshiba ora si puó



Dunque dove eravamo rimasti...

In un vecchio post vi raccontavo le disavventure col mio laptop Toshiba (1020 Bruxelle, France e i portatili TOSHIBA) entrato inopinatamente in sciopero. Si narrava di una mirabolante telefonata al call center con una centralinista simpatica come un allenatore dell'Inter, dell'annessione di Bruxelles alla Francia, delle avventure on-the-road del PC, della sostituzione di un Hard disk che funzionava perfettamente ed infine della sua restituzione senza sistema operativo, con schermo nero e riga di comando. In breve inutilizzabile.

Poi c'è il seguito della storia. Faccio come consiglia TopGun. Grazie Top!
Installo Vista con un CD generico e l'autentico legalmente con il codice sotto la scocca del portatile. Per un po' tutto funziona eccetto il microfono, finché l'Hard disk si rompe di nuovo e questa volta per davvero. A causa delle precedenti manipolazioni, mi viene da pensare.

Questa volta però con l'assistenza fila tutto liscio come l'olio. Risponde un uomo, paziente e poliglotta. Formula poche domande di rito, scrive correttamente l'indirizzo e mette il PC in riparazione. Dopo 10 giorni ritorna perfettamente funzionante e con Vista installato. In francese, ma poco male.

Ora, dubito che questo lieto fine dalle tinte vagamente hollywoodiane stia a significare che il 'bene' alla fine prevale sempre sul 'male'. Ma speriamo di no.
Ed è improbabile che Toshiba abbia riformato la sua assistenza vendita per un paio di post petulanti. Se però sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso o che ha semplicemente contribuito a riempirlo allora ne è valsa comunque la pena.

giovedì 9 settembre 2010

Figlio di un cane

viale jenner Milano



Caro [nome maschile di ex coinquilino] di viale Jenner (Milano),

Mi sembrava proprio che fossi tu. Il solito perticone. Più secco e allampanato che mai, a zigzagare dalle parti di Ambiorix, quasi stranito e senza meta, tra pietre e calcinacci, là dove stanno rifacendo i marciapiedi.
-Cazzo quello forse lo conosco. Seguiamolo!
-Siamo usciti per prendere un pezzo di torta, non per fare lo stalking ai passanti! Mi ha risposto chi era con me.

Se ti scrivo da qui è perché all'epoca gettai via il tuo numero e la tua email nel primo cestino virtuale che mi capitò a tiro. Cerca di capirmi.
Non è facile dimenticare la tua richiesta di sloggiare da a tre giorni perché tu avevi trovato casa e il contratto era a nome tuo. Certo più che un appartamento era ormai un centro di prima accoglienza di pugliesi rompipalle in Lombardia. Ma dove speravi che andassimo in tre giorni?
E ricordi di quando dicevi di votare Berlusconi, ma solo per combattere il lavoro precario, bontà tua? Dai, sono passati quasi nove anni. Adesso me lo puoi dire dove ti rifornivi.
Eppure, caro il mio ex amico, riuscivi ad alternare deliri politici e impuntature infantili a momenti di lucidità ai limiti della genialità. Come quando dopo una sola settimana di mirabolanti peripezie milanesi ti fermasti di botto, per strada, e proclamasti:
-Guardate questa è Milano! di gran lunga il meglio del meglio che esista in Italia! E questo ve la dice lunga su come è ridotta l'Italia.
o come quando mi dicesti:
-Non perdere tempo a cercare milanesi, settentrionali, che non serbino in fondo al cuore un pregiudizio antimeridionale. Non ne troverai.
-Dai, come? Nemmeno uno? Come è possibile? ti risposi.
Ho provato in tutti modi per anni a smentire il tuo teorema. Non ci sono riuscito. Sottoponevo le persone ad un test silente. Mica chi puzzava di leghismo un miglio, mica i colleghi in azienda. Figurati. Solo coloro che sembravano avre buone chances di  smentirti. Coloro che ammiravo, gli amici. Li osservavo, come l'etologo fa con le sue bestie. Senza indurre e senza interferire. Ascoltavo. E prima o poi zac...la pantegana antimedionale veniva fuori, implacabile.
-Dannazione, il maledetto ha avuto ragione anche stavolta! pensavo senza dirlo.

Forse a conti fatti dentro quel guscio di cioccolata rattrappita e scura che cioccolata non era, contenevi un cuore di panna. E dico forse, mica è certo.

In breve, se eri veramente tu batti un colpo. Se no salutami la Madunnina.