giovedì 31 gennaio 2013

Tra cinque anni

Laeken, quartiere Heysel - Bruxelles nord
 
[esercizio di scrittura a invito]

Giovedì, 31 gennaio 2008 - Brussels, Day 4 

É come se fossimo passati direttamente dal Rayanair da Alicante a questa specie di nuvoletta di 35 mq, quasi senza realmente toccare il suolo. Lo studiolo è al ventunesimo piano dell'unica torre che ne ha 25 in un quartiere di case da 3. La città è lí in basso. Sembra sprofondata in fondo ad un burrone.
L'appartamentino lo abbiamo trovato su internet. Lo fittano per brevi periodi, incasassano il doppio di quanto otterrebbero con un fitto normale e noi abbiamo 5 settimane per cercare un alloggio stabile.

So far, so good. Il posto è riscaldatissimo. Niente a che vedere col gelo invernale degli appartamenti spagnoli. C'è internet e tv satellitare. C'è tempo per riposare e per riflettere.
Ci sono cose di un posto che non apprendi nemmeno dopo anni di permanenza, ce ne sono altre che non scoprirai mai. E ce ne sono altre ancora che invece ti sono chiare in un pomeriggio. Mi è bastato scendere qualche volta dalla torre d'avorio per scoprirne di assai simpatiche.

Una breve visita al supermercato è stata sufficiente per comprendere come un lauto salario ad Alicante si trasformi in uno appena decente qui.
C'è poi quella leggenda metropolitana che vuole Bruxelles città trilingue. Avevo appuntamento per una visita ad un appartamento. L'agente tardava e ho chiamato in agenzia. Le ho chiesto se parlava inglese e mi ha risposto, non. Tre lettere come le tre lingue che la propaganda attribuisce alla città. Senza emozione e senza imbarazzo. Come se pensasse 'Siamo in Belgio, perché mi chiedi di parlare inglese?'. L'agente non si è presentato e per un po' mi sono sentito come quel cacciatore rimasto senza cartucce di fronte ad un rinoceronte impazzito.
Ho rivisto un amico di Alicante, un tipo tutto cervezas y tapas che è qua da sei mesi. Lo ho incontrato nella pioggia fine e tagliente di place du Luxembourg. Me lo figuravo pallido e patito, in preda a struggenti spasmi esistenziali. Mi aspettavo di dover spendere la serata a convincerlo a non lanciarsi dalla quinta palla della Atomium. E invece no, sprizzava allegria da tutti pori e dice di divertirsi un mondo.

In breve. Devo trovare casa e rimangono 4 settimane e mezza. Dopo aver trovato casa devo trovare un lavoro. Dopo aver trovato lavoro[*] dovrò imparare la lingua.

 [*] A tal proposito vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti i capi e colleghi in Italia che per anni mi hanno spiegato quanta poca importanza abbiano le conoscenze tecnico-operative, che là sono bravi tutti, che quello che conta è 'altro'. Sarebbe ora però che me lo spiegassero in che consiste questo 'qualcos'altro che devo capire da solo'. Perché, a quanto mi dicono, qui sono più fessi che in Italia e alle conoscenze tecniche pare che ci tengano e come. 

Per il resto solita routine. Dicono che la Clinton sbagli ad attaccare quel rivale di colore alle primarie e che potrebbe costarle il sostegno degli afro-americani alle elezioni di novembre. E a proposito di Hitler che 75 anni fa saliva al potere, Berlusconi ha appena abbattuto il governo Prodi grazie a 4 bagasce travestite da senatore.
Ero troppo preso con valige e scatoloni per potermene preoccupare. E poi la fortuna è che stavolta, qua su in cima alla torre, lo tsunami di merda che sta per arrivare riesco a schivarlo. Alle volte, non è male avere altro a cui pensare.


domenica 27 gennaio 2013

Traguardi


Mi viene comunicata la bella notizia di giornata. Finalmente Ludo, alla veneranda età di 13,5 mesi,  cammina, tutto solo e senza aiuti. Sulla vera natura di questo 'finalmente' rimando ad ulteriori approfondimenti.
La soddisfazione è enorme e non esito un istante per esprimerla.

-Che bello! Allora stasera dal pediatra per le vaccinazioni ci può andare sulle sue gambe!

Il moccioso guarda come se si stesse chiedendo quanto tempo ancora gli ci vuole per imparare a correre.
Il pediatra ci comunica che stavolta l'aumento di peso del bimbo è stato minore rispetto al passato. La notizia fa scalpore e dall'Italia, via skype, ci viene annunciato l'invio urgente di aiuti umanitari sotto forma di pacchi stracolmi di pastina, la cui assenza negli scaffali dei supermercati sarebbe per alcuni la vera causa di taluni supposti deficit intellettivi della popolazione locale.

Rimanendo in tema di deficit mentali c'è il capitolo Little Susie, la psico-vicina del piano di sotto. Ogni volta che il bebè lascia cadere un oggetto al suolo reagisce con urlacci lancinanti. Lo fa per ravvivare il grigiore della vita condominiale. Ne scaturiscono sistematicamente notevoli conversazioni intramurarie infarcite di francesismi. Ma di quelli veri, in francese.

Il bamboccio fa eccellenti progressi anche nel campo delle arti drammatiche.
Fino a poco tempo fa infatti la sua reazione ad ingiustizia subita consisteva nell'inchinarsi al suolo, come rivolto alla Mecca per la preghiera del pomeriggio, con la testa poggiata su una braccio e con l'altra mano libera per schiaffeggiare il pavimento.
Adesso ha realizzato che fa ben altro effetto prenderlo direttamente a testate il pavimento.

Ci sarebbe poi il post  promesso su quanto [mi] accadeva cinque anni fa. Sarà il prossimo venturo.

giovedì 24 gennaio 2013

Idillio d'inverno



Di domenica una nevicata è suggestiva, c'è atmosfera, i bambini si prendono a palle di neve.
Poi, abitualmente, alle domeniche seguono i lunedì. Il via vai diurno trasforma candidi manti in poltiglie ributtanti che le gelate notturne trasformano in esiziali lastre di ghiaccio.
E si iniziano a manifestare una serie di cose, tutte molto apprezzabili: 
  
#1. Il fatto di aver pavimentato luoghi come place Dailly con piastre lisce. Idea che per quanto discutibile dal punto di vista architetturale, è efficacissima per far fronte all'annoso problema brussellese del sovraffollamento urbano. 

#2. Il contributo dei padroni dei cani alla piacevolezza dell'ambiente cittadino con le deiezioni delle loro bestie al centro di immacolate spianate innevate.  

#3. La lungimiranza di chi si augurava che una nevicata desse una pulita al tutto.  
Poco importa che la cosa abbia poi provocato un innalzamento della quantità di polveri sottili nell'aria, per il maggior uso del riscaldamento. Le suddette polveri, proprio perché sottili, non si vedono e quando occhio non vede cuore non duole. E poi il conseguente abbassamento a 90 KM orari  dei limiti di velocità permette di gustarsi meglio idilliaci paesaggi autostradali, cosa che abitualmente i pendolari trascurano di fare.
                                      
E visto che in Belgio non ci si fa mancare nulla, c'è pure l'allarme black-out. È stata infatti ridotta l'attività di due centrali nucleari, per un paio di banali fessurine di poco conto.
E infine c'è una, ex concorrente di reality, che ha messo in vendita la propria verginità all'asta. Prezzo di partenza 100.000 €. Pare che abbia ricevuto offerte per 250.000€.
E poi dicono che il caldo da alla testa.

domenica 20 gennaio 2013

White sunday




Vantaggi di una domenica innevata.
(i) Che è appunto domenica e non devi raggiungere una creche con un passegino attraversando una tundra gelata.
(ii) Che ridà un po' di normalità ad uno strano inverno da riscaldamento climatico.
(iii) Che restituisce un po' di atmosfera alla città, dopo mesi di umida grisaille da nuvole basse.

giovedì 17 gennaio 2013

Giochi innocenti


Partecipa anche tu al nuovissimo e simpaticissimo gioco delle elezioni nel collegio estero

A dicembre ho ricevuto una mail dell'ambasciata in cui chiedevano di comunicargli, entro la fine dell'anno, se intendevo votare in Italia, invece che nelle circoscrizione estera come di default per gli iscritti all'AIRE. Nelle elezioni vere cioé, nel decisivo collegio senatoriale campano, dove si eleggono 30 senatori, o  in quelle finte del collegio estero europeo, dove se ne eleggono due,  e dove gioco forza uno va a uno schieramento e uno all'altro [ ..Interrompo un attimo per cercare di scoprire su google perché la legge elettorale viene chiamata porcellum..].
Un po' come quando nei pranzi familiari mi chiedevano se preferivo sedermi al tavolo dei grandi o a quello dei piccoli. 

Alla fine dopo tormentati struggimenti interiori ho optato per le seconde, le elezioni giocattolo, sulla base di una serie di valutazioni tutte alte e nobili così riassumibili.
C'è chi si diverte a votare per Berlusconi e io dovrei sprecare 300 e rotti euro in biglietti e ferie a febbraio per  provare a proteggerlo da se stesso? 
Già è tanto se non vendo i miei Btp, con la clausola che il compratore sia Goldman Sachs. 
Anzi, al prossimo sondaggio che da Berlusconi in rimonta giuro che lo faccio.

Adesso mi è arrivata una seconda email, in ufficio, in cui mi spiegano come dovrò votare per posta. Con modalità tali che se fossero elezioni vere si rizzerebbero i peli sulla schiena ai gatti. Per fortuna sono farlocche e ci si puó permettere di tutto.
Perché dico tutto questo? Nulla, per scopi puramente riempitivi. La cosa che è veramente inquietante in questa storia è un'altra. Come fa il ministero degli esteri ad avere la mia email dell'ufficio? COME FA? Io di sicuro non gliela ho mai data.

domenica 13 gennaio 2013

Ingerenze europee


Si parlava durante un pranzo d'ufficio delle recenti sparate berlusconiane. Dalla giudice femminista e rossa dei tre milioni a Veronica, alla promessa di introdurre il matrimonio gay come ripicca per l'appoggio del Vaticano a Monti.
-Dai, non è vero!
Nei loro sguardi c'era un'esortazione a smettere di prendere il prossimo per i fondelli. Ho dovuto far confermare tutto da fonte autorevole.
-Ma come? Tutto sembrava andare meglio. Pareva vi foste liberari di questo imbecille, e invece  state punto a capo.
Gli è stato spiegato con dovuta arguzia che l'imbecille non sarebbe lui ma quelli che lo votano e lo rivotano.
-Vedrete. Vincere non vincerà, ma otterrà abbastanza voti per tenere in ostaggio il prossimo parlamento.
Qualcuno sbianca, è spagnolo.
-Ma sarebbe un disastro, e non solo per l'Italia, ma per anche per gli altri paesi europei!

Gli prometto che faro' quando di piccolo c'è in mio potere per impedirlo, turandomi il turabile e bevendo l'amaro calice del meno peggio.
Sperando che il meno peggio in questione eviti di concedergli faccia a faccia TV da qui al voto.

giovedì 10 gennaio 2013

Scoperte mistiche



La campagna elettorale sta confermando che la reincarnazione esiste.
Uno si sarebbe atteso, che dopo due decadi di sfaceli berlusconiani e quattro di disastri vetero-liberisti, un leader progressista in campagna elettorale bruciasse l'aria intorno a se.
Invece da un mese l'unica preoccupazione di Bersani sembra essere quella di pigolare quotidianamente per farsi dire da Monti se vuole più bene a lui o a Berlusconi.
Il che significa una sola cosa. Che tutte le persone di sentimenti progressisti dovevano essere malfattori, stupratori, squartatori e assassini in una vita passata e in questa ne stanno espiando le colpe.
Non vedo altre spiegazioni.

Poi c'è un'altra domanda che mi pongo. Più terra-terra. Riguarda l'abitudine di augurare buon anno la prima volta che si rivede qualcuno, anche molti giorni dopo capodanno.
C'è un momento in cui la cosa va in prescrizione? Con la gente che rivedo al mare ad agosto come mi devo comportare? È solo per evitare di fare brutta figura, non per altro.
In ogni caso, va riconosciuto a Bersani di star facendo il possibile affinchè già da fine febbraio la cosa possa suonare come una presa per il culo.

domenica 6 gennaio 2013

L'attore belga



Si parlava di un famoso attore belga. Gerard Depardieu. Che belga per la verità ci è diventato per sfuggire all'inasprimento fiscale deciso da Hollande andandosene a vivere a due chilometri dal confine francese.
Pagare il 50% per cento di tasse invece del 75% aiuta ad armonizzare lo spirito con lo Yin e lo Yang.
Non bastasse ha deciso pure di chiedere la cittadinanza russa, che Putin gli ha concesso senza battere ciglio. La Russia è un eccellente esempio di democrazia, si è sbilanciato ad affermare il prode Gerard.
Insomma per Obelix il Belgio è certamente più democratico della Francia ma non quanto la Russia.

In un articolo di Liberation si metteva in evidenza come l'industria cinematografica francese sia massicciamente sovvenzionata dallo stato. Che ben pochi film riuscirebbero a vedere la luce senza gli aiuti pubblici. E che per contro i cache degli artisti a volte siano paragonabili a quelli Hollywoodiani.

Ne avvengono di porcate in Francia, mi spiegavano. Cose di cui tutti parlano e su cui non si fa nulla per ragioni di convenienza. Dovrebbe succedere quello che è avvenuto in Grecia e Spagna. Che ci si sveglia una bella mattina e nessuno vuole più prestare soldi allo stato. Gli interessi salgono al 6,7% e così è la volta buona che certe schifezze iniziano a cambiare. E solo durante una crisi che il tollerato diventa intollerabile.

Deve essere vero. Non si sono mai viste rivoluzioni, stravolgimenti sociali e riforma avanzate in periodi di vacche grasse.
Che dire?
Buona crisi a tutti.

giovedì 3 gennaio 2013

La percezione del tempo e i propositi di inizio anno


Per il post  che normalmente si dedica ai buoni propositi mi viene in mente la percezione del tempo che si inizia ad avere quando si invecchia.
Più ne passa e più si ha l'impressione che passi velocemente. Come se ci fosse un'accelerazione.
(i)Perché la memoria più vivida appiattisce i ricordi come in una foto zoommata. (ii) E perché entrano in gioco le proporzioni. Se hai 12 mesi l'anno appena terminato rappresenta il 100% della tua vita già vissuta. Per chi è negli 'enta' o negli 'anta' va meno bene.
Per contro a ogni capodanno l'anno che comincia rappresenta un pezzo sempre più grande di quello che resta. 
 
Bene. Che c'entra questo con i propositi di inizio anno? C'entra. Perché la lista dei propositi non è una lista. Ne contiene solo uno da cui deriva tutto il resto e che funge da buona intenzione per me e da augurio per chi legge.
Il monoproposito del 2013 è.. quello di non sprecare nemmeno la più piccola delle frazioni del tempo dato. Simple as that.
 
Buon anno a tutti.