domenica 30 marzo 2014

Crechonomics


Pare che adesso la maggioranza degli italiani sia contro la moneta unica. Una su facebook ne spiegava il motivo più o meno così.
Se ad un salario di 1000€, togli 500€ di fitto, e 500€ di spese non ti resta nulla.
Se invece il salario torna a 2 milioni, togli 500mila lire di fitto e 500mila di spese, ti resta ancora un milione.
Non si può negare la complessità nel far fronte all'acume argomentativo dei no-euro. Specie quando  i loro voti vengono conteggiati a tassi di cambio nettamente sopravvalutati (1:1 bimbominkia/essere umano).

Il commento si riferiva ad un video con Vittorio Sgarbi.
-Io non lo volevo l'euro! sbraitava l'invasato
-Ho potuto decidere? No! (Si sa infatti che le decisioni si prendono all'unanimità).[come andó realmente]
-Hanno fatto un referendum forse? (Come dargli torto? Anche in quarta elementare tutti sanno che la costituzione prevede referendum preventivi, per giunta su trattati internazionali).
Conclude con il colpo del KO.
-A Savelletri mi hanno chiesto tre euro per un ghiacciolo e si capisce che l’Euro è una ‘merda’!

Colpa mia. Mi sembrava di ricordare che la costituzione, oltre ai referendum sui trattati internazionali, prevedesse il diritto di non comprare ghiaccioli. Se tutti ne facessero esercizio, pensavo, i gelatai, per non ritrovarsi camionate di ghiaccioli invenduti, finirebbero per scendere a più miti consigli. Invece no.
-É il governo che doveva controllare e non lo ha fatto! rispondono quelli della fazione opposta.

Eh già. Me lo vedo il governo spuntare da dietro un cespuglio.
Brutto barista cattivaccio! Smetti di profittare di questo povero infante indifeso!
Adesso il ghiacciolo glielo fai a 1 €! Anzi, a 1000lire!

Finalmente è chiaro in cosa consiste la vera essenza del ritorno alla lira, smisurate quantità di 'ghiaccioli' da ciucciare per tutti.

giovedì 27 marzo 2014

Salutami Alina


-Un vero playboy, ci dice la nuova puericultrice.
É che gli è ricresciuto il caschetto dopo la tosatura natalizia in Polonia. La nonna non riesce mai a resistere alla tentazioni di bombargli la capoccia a colpi implacabili di forbice. Al ritorno non è mai facile distinguerlo da un clone miniaturizzato di Angela Merkel.
Se un tedesco non riesci a sconfiggerlo, sembrano pensare in Polonia, allora fattelo amico. Basta trasformare i marmocchi in riproduzioni in scala del cancelliere di turno, al netto delle vaste terga e il gioco è fatto.

Qualche giorno fa alle 9 di sera, lo vedo presentarsi vestito di tutto punto per uscire. Giubotto di velluto marrone, copricapo giallo canarino nelle mani.
-Dice che deve andare a vedere Alina (compagna di creche). Ridacchia la madre.
Gli spiego che diventare nonno anzitempo non fa parte delle mie priorità umane nel medio periodo.
-Vent'anni? Gli chiedo.
-Oui!, risponde, anzi Viiii! come dice lui.
-Facciamo venticinque? Rilancia la madre.
-Viiiii!! Viiiii!! risponde lui ridendo e saltando.
Affare fatto. E visto che, come si dice, verba volant, scripta manent vuol dire che finamente il blog servirà a qualcosa.

                        *****
-Sapevi che i Merkel sono polacchi germanizzati?
E poi vedi se gli altarini non vengono sempre fuori.

domenica 23 marzo 2014

Regalaci un sorriso


All'epoca delle primarie diedi una scorsa al documento congressuale a sostegno di Renzi . Mi serviva un pretesto per non votarlo. E la perla, grossa come una pallina da ping-pong, contornata di ostrica non tardò a manifestarsi in tutto il suo splendore (pagina 16).

Il 3% deriva matematicamente da un obiettivo (stabilizzare il debito alla media Ue dell’epoca, il 60%) e da un’ipotesi/speranza (che il Pil crescesse  in media del 3% l’anno). Entrambe le cose nel 1992 erano vere e realistiche. E ora non lo sono più: la media del debito nell’area euro è il 90%, e il tasso di crescita medio è molto più basso del 3%.

Logica a prova di bomba, no? De resto, si sa, limitarsi col cibo va bene quando si pesa 60 chili, a 90 si deve poter mangiare liberamente. Perché mai, a quarant'anni, imporre sacrifici al proprio stomaco quando a vent'anni si poteva mangiare un bue senza ingrassare? (concetto spiegato bene qui)
Prendi un cardiologo creativo, di quelli che disdegnano le rigidità burocratiche della propria professione. Cosa fa al cospetto di un paziente con le vene ostruite, sopravvissuto per miracolo ad una crisi cardiaca? Gli prescrive di mangiare per un mese a colazione, pranzo e cena da Mc Donald's, come nel cult Oversize me.

Nel frattempo Matteo ha fatto carriera, da candidato alla segreteria PD è diventato premier.
Così finalmente dopo tre lunghi anni torniamo ad avere un primo ministro che sa come regalare un sorriso quando va all'estero.
Certo, arrivare a far sganassare Merkel e Sarkozy è facile. Per contro, strappare un sorriso a Barroso e Van Rompuy è come riuscire a far ballare la Macarena ai bronzi di Riace. Ma la cosa che nessuno ha notato è il giornalista francese che ha snocciolato ai due la domanda sulla politica fiscale di Renzi come se stesse raccontando l'ultima sui carabinieri.

Per farla breve, continuo a ripromettermi di non parlare di politica italiana. Putroppo non ci posso fare nulla se mi insegue fino a dentro il cesso.

giovedì 20 marzo 2014

St Patrick a chilometri 0,5


In una pausa senza belgi, si discute di Fiandre. Del fatto che quando ci vai  è meglio usare l'inglese che il francese. Il solito pensiero che ogni blogger, in età da svezzamento, deve aver già impacchettato in un qualche post.
E non fa niente se, secondo voci più aggiornate, anche con l'inglese il rischio pesci in faccia rimane considerevole. Il punto è un altro. Perché diavolo uno deve volere andare nelle Fiandre? Piatte, industriali ed urbanizzate. Pure inospitali a quanto dicono.
Mi rispondono che devo forse avere voglia di scherzare, che nelle Fiandre ci sono veramente un sacco di cose da visitare. Gand, Bruges, Anversa, Leuwen, e le piste ciclabili e i boschi, Bruges, Gand. Interrompo il rosario facendo mestamente notare che, con Bruges e Gand, siamo già al secondo giro di visite.
-E poi c'è Ostenda e la costa…
Ma si, la costa, come dimenticarla. Chilometri di splendidi caseggiati di 15 piani a picco sugli spiaggioni. Cento metri quadri di prato e alloggio sulla costa, è il belgian dream che arriva a compimento. Quattro ore d'ingorgo per andare (con l'extra, nel mio caso, del bamboccio che irriga le campagne di destra). Altre quattro per tornare (col bamboccio che continua ad irrigare campagne. Stavolta quelle di sinistra).
Certo, ci sarebbe il treno. Se uno ama fare l'esperienza di viaggiare in un convoglio indiano senza spostarsi dall'Europa non c'è di meglio. 

-Lo vedi allora che ci devi andare in Fiandre. Ti fanno capo delle promozione turistica. Ad honorem.

È che sono nella fase 'post'. Quella quando andare a est per un prato, un albero e uno stagno, o a ovest per un po' di sale, acqua e sabbia ti è venuto ad uggia.

-Ma allora non ti piace proprio il Belgio?

Ma certo che mi piace il Belgio. Non ho detto più volte di preferire le frites ai friarielli e le birre allo spumante? Che trovo Parc Josaphat e Parc du Cinquantenaire più che soddisfacenti?
Come, ad esempio, domenica scorsa quando ci ho trovato centinaia di persone addobbate di verde giunte appositamente per festeggiare il santo patrono.
Come si dice in Irlanda, se St Patrick non va alla montagna, la montagna va a St. Patrick. Più o meno.


domenica 16 marzo 2014

haute pression /2



-Non c'è bisogno di togliere le scarpe al bimbo. Andiamo subito fuori, mi dicono alla creche.

Nel non-inverno con temperature alte e riscaldamenti al minimo si può quasi intravedere un complotto contro tutti i signori 10% (ma anche 20% o 30% come direbbe Veltroni) dei vari condomini brussellesi. A marzo poi è scoppiata la primavera anticipata. E mentre tutti celebrano finalmente una settimana senza nubi e senza freddo, molti iniziano ad avere l'impressione di essere finiti in una foto polaroid anni 70 dimenticata al sole.

-Oggi le scarpe al bimbo vanno tolte. Restiamo dentro c'è l'allarme smog.

I media consigliano di rimane a casa. Si parla addirittura di rischio febbre e infezioni per i più deboli.
Di venerdì sera una luna piena sovrasta il plateau dell'Heysel. La si scorge immersa in una sfera più grande e gassosa. Una sorta d'aureola di santità giallastra da polveri sottili. A terra l'Expo è avvolto da un maxi ingorgo che emette purezza nell'atmosfera.  

La vigorosa reazione delle autorità non si è fatta fa attendere. Certo è partita lentamente, ma una volta in moto non ha preso prigionieri.
L'altro giorno ad Ambiorix vedo passare un poliziotto con scooter e casco. Frena all'improvviso, energico e cazzuto come il cugino sveglio di Frank Poncharello. Inizia ad inveire a squarciagola contro una inquinante famigliola asiatica con tre marmocchi che, attraversando a strada deserta, ha messo un paio di mignoli al di fuori delle strisce.
Su facebook circolano foto di ampi schieramenti di forze per far fronte alla grave piaga delle biciclette.
Non si lesinano sforzi per risvegliare la sensibilità della gente come a voler trasmettere un messaggio subliminare altamente civico
Di tanto in tanto preoccupati anche del benessere della tua vettura. Per una volta in garage lasciaci il bambino.

In breve bisogna fare sempre attenzione a quello che si desidera perché, nella peggiore delle ipotesi, si potrebbe anche verificare (Esempio, quanto sarebbe bella la vita a Bruxelles, ci fossero solo una cinquantina di giorni di sole in più all'anno).

[Aggiornamento 20.03.2014: autorità accusate di aver sottostimato il picco di inquinamento. Ma va, non l'avrei mai detto.]


giovedì 13 marzo 2014

Immagina, puoi


Immagina che al posto di Rehn, il solito tecnocrate non eletto al servizio dei poteri forti, ci fosse stato un leader carsismatico in sinitonia con gli umori popolari.
Immagina quanto diverso sarebbe stato il suo incontro con il nuovo ministro dell'economia Padoan.

Padoan: Abbiamo deciso di di ridurre il cuneo fiscale di dieci miliardi

Rehn: Ma che notizia splendida! 
Significa che dovete certamente aver abolito un centinaio di province, una ventina di regioni, ridimensionato enti (es Comune di Roma) con più impiegati della Commissione Europea;
Avrete revocato migliaia di pensioni di invalidità fasulle, sgominato molti clan camorristici e innumerevoli ndrine ndranghetiste; bonificato le università da figli, parenti  e leccaculo del barone di turno e approvato misure drastiche contro corruzione, evasione fiscale, abusuvismo, devastazione del territorio;
Saranno stati soppressi enti inutili e migliaia di società in perdita imbottite di amici degli amici strapagati;
Avrete ridotto gli effettivi della guardia forestale in certe regioni e sarà stato altresí decurtato il numero degli ufficiali nel vostro esercito che al momento sono due per ogni soldato.
Senz'altro avete fatto tutto questo altrimenti non avreste mai potuto trovare il coraggio di presentarvi  qui con proposte del genere. Vero?

Padoan: No. Per niente. Siamo in carica da una settimana…

[Segue manifestazione di incontenibile entusiasmo per il fatto che il primo pensiero d'amore del nuovo governo, con debito al 133% sul PIL, sia stato quello di ridursi le entrate. Vai al video]

Rehn: Ma allora come intendete finanziare la misura?

Padoan: Avevamo pensato di utilizzare alla bisogna i fondi Strutturali Europei..

[Segue nuova manifestazione di estatico apprezzamento per il genio degli italiani, i soli a cui poteva mai venire in mente di finanziare un irrilevante sgravio fiscale con fondi che altrove si traducono in aereoporti, autostrade, scuole e musei. Vai al video]

Se Rehn non fosse stato il grigio burocrate qual'é avrebbe trovato senz'altro il modo di far giungere agli italiani la graditudine del resto dell'Europa per le intense emozioni che in questi anni gli hanno fatto provare.

domenica 9 marzo 2014

La ricorrenza

Pierogi
-Per la festa della donna viene un'amica e  ho ordinato cibo polacco.
Spiego che non c'entro niente non essendo donna.
Altrove se le inventano di tutte per liberasi degli uomini per la nota ricorrenza. In Polonia si fa ricorso al Pierogi quale potentissimo deterrente.
Quanto al piccolo nemmeno lui è donna, ma è polacco e un tentativo gli spetta di diritto.
Se lo gioca disseminandoli sul pavimento. Dovesse riuscire a farli crescere sugli alberi si sarebbe garantito l'indipendenza finanaziaria già da ora.
Trovo la più neutra e politicamente corrette delle maniere per dire che ci avrei scommesso molto sul fatto che non li avrebbe mangiati. Mi viene chiesto dire quelcosa in occasione di tanto importante evento.
-Auguro il meglio a tutte le donne...e mille di questi Pierogi.

giovedì 6 marzo 2014

Il benchmark




Per strada incrocio uno dalle sembianze di expat che fuma rilassato al semaforo in attesa del verde. I tempi dei semafori pedonali brussellesi sono pensati proprio per dare al prossimo il tempo di godersi, con tutta calma, paesaggio e aria buona. Il tutto mentre si fuma una sigaretta o, perché no, due.
Finita la sigaretta, gli vedo dare fondo a tutta la concentrazione di cui è capace al fine di far terminare la  plastica traiettoria del mozzicone tra le sbarre della grata dello scolo, con precisione da fare invidia ad un tiratore scelto.
Il fatto che il cestino fosse a un metro conta poco. Non si può importunare con questi dettagli uno nel pieno di un duplice ragguardevole sforzo, (a) quello  di evitare di mancare il rarissimo verde, e (b) quello di lasciare la più indelebile delle tracce del proprio passaggio agli archeologi del futuro. 

Cambiando, forse, discorso vorrei esprimere tutta la mia soddisfazione per il successo della Grande Bellezza agli Oscar. É un punto di svolta che mi permetterà di usare il film come una sorta di punto di riferimento. D'ora in avanti ogni qual volta qualcuno mi darà un consiglio cinematografico mi basterà chiedere cosa ne pensa della pluri-titolata pellicola. E a seconda della risposta decidere se seguire il consiglio o fare l'esatto contrario.

domenica 2 marzo 2014

Ingiustizie mediatiche

Qualche tempo fa è stata pubblicata la classifica delle più belle stazioni di metropolitana del mondo.
A difendere la reputazione di Bruxelles, ingiustamente esclusa, non può che essere la stazione di Art-Loi.  L'arte della legge o la legge dell'arte. Punto di snodo cruciale, si colloca al centro esatto di quella linea retta virtuale che unisce i santuari storici della democrazia belga e i grattacieli delle istituzioni europee.
Se nella vita si vive di poche certezze , quelle di Bruxelles sono la birra, il cioccolato e il cantiere di Art-Loi, i cui lavori di rifacimento sembrano pensati per dare all'expat l'idea che il tempo si sia fermato.
Non c'è dubbio, la stazione di Art-Loi (*) è il migliore biglietto da visita per il viaggiatore in visita nella capitale dell'europa.  

(*) Anche con quella di Shuman però non si scherza.