venerdì 30 gennaio 2015

Cantieristica meravigliosa /2

 


Metro Rogier.
Luminosi pannelli, nuovi di zecca, la cui varietà cromatica fa sapientemente da contrasto all'innovativa pavimentazione color cenere.

Finalmente anche Bruxelles ha il suo candidato a stazione metro dell'anno.  



lunedì 26 gennaio 2015

Reginomics


Reginomics, l'economia dei rotoloni

Se per l'Italia era impossibile uscure dall'Euro, come si diceva, si è trovata la più geniale delle soluzioni.
Far entrare l'Euro nella Lira.

 Insomma eravamo rimasti ai tedeschi che..
...sono efficienti, hanno un sistema Paese che funziona, un mercato del lavoro che crea occupazione, la scuola forgia competenze, si investe in ricerca, i politici pizzicati a copiare una tesi si dimettono, quelli corrotti sono una rarità, i grandi evasori fiscali finiscono in galera sul serio, non ad articolare riforme costituzionali. Noi italiani invece ci troviamo metà Paese in mano alle mafie, i leader di tre partiti sono pregiudicati, la corruzione è diffusa, la burocrazia è demenziale, la giustizia è una tragica barzelletta, la scuola è un somarificio, la ricerca langue, le tasse sono confiscatorie. Però noi Italiani, quintessenza della furbizia, fotteremmo tutti con svalutazioni a getto continuo. In tal modo sparirebbe d’incanto il divario con il mondo civile, l’economia si  risolleverebbe senza dover riformare alcunché, i ladri potrebbero continuare a rubare e governare senza conseguenze di sorta. Però i maledetti tedeschi per impedire il dispiegarsi di cotale sopraffina furbizia hanno ordito un subdolo complotto avvalendosi di complicità oscure tra banche, Bilderberg, Trilaterale, gnomi del signoraggio e WTO (mentre si indaga sul ruolo delle Sirene)
[il metodo stamina della svalutazione, Scacciavillani]

Per fortuna è acqua passata e tutto grazie ancora una volta al talento italico che si materializza questa volta nel bazooka di Draghi.
L'Eurozona si trasforma in una prima repubblica italiana formato maxi. Un pezzo di giovinezza ritorna. Ci sente più leggeri nello spirito e anche nel portafoglio.

Lo chiamano quantitative easing.
É la definizione politicamente corretta di creazione di denaro dal nulla. Per combattere la deflazione, dicono. Il potere d'acquisto di salari, pensioni e risparmi che aumenta? Non sia mai. Un orrore da combattere. A tutti i costi. Il ritorno all'inflazione metterà fine a tutto questo. 

Ora stando ai creativi della svalutazione, ció produrrà un aumento dell'export, i cui profitti si tradurranno in investimenti, che a loro volto produrranno crescita e occupazione. E tutti vivranno felici e contenti.

Se poi per caso gli esportatori dovessero decidere di farli sparire chi sa dove questi extra profitti anziché reinvestitirli?
Nessun problema, tutti finirebbero per impoverirsi un po' a vantaggio di qualche manciata di esportatori. Il che è esattamente quello che è accaduto in Giappone.
Fortunatamente il 99% della popolazione sembra provare una sorta di piacere masochistico a divenire ogni giorno più povero dell'1% più ricco. Ci si è lavorato per quattri decenni (e votato di conseguenza) al raggiungimento di questo storico risultato.

Sono pronto ad accettare scommesse su come andrà a finire. In gettoni d'oro, ovviamente.

venerdì 23 gennaio 2015

Misure contro il terrorismo


Sono giorni di allerta a livello tre qui a Bruxelles, di militari per strada, di mitra spianati, di psicosi.
L'altro giorno constatavo come gli assembramenti di persone provocati, dal rosso per i pedoni ,rappresentino un obiettivo troppo facile per i terroristi. 
Fortunatamente la soluzione è semplice e a portata di mano.
É sufficente ribaltare le regolazioni dei semafori: 10 minuti per le auto e 10 secondi per i pedoni.
I benefici sarebbero molteplici e ad effetto immediato.
(a) Basta malintenzionati che ti fanno, en passant, più vittime dell'11 settembre con una  rapida sventagliata di mitra. (b) Basta auto lanciate a tutta velocità sulla folla, come è accaduto in Francia. Ti voglio una volta che la velocità media del traffico diventa quella di Montolivo e Mexes. E, last but not least, (c) in inverno, disibernare i pedoni comporterebbe un ridotto utilizzo di energia fossile, riducendo drasticamente le disponibilità finanziarie di chi finanzia la Jihad.

lunedì 19 gennaio 2015

Cazzotti sacri


Alla fine Bergoglio non ce l'ha fatta a non aggiungersi alla schiera di quelli che pensano che in fondo a Charlie Hebdo se la sono un po' cercata.
Trattandosi di un papa "progressista" ha comunque deciso di allegerire la pena. Un cazzotto basta e avanza.

Gli ha subito risposto un fondamentalista britannico. Per loro il profeta è ben più importante della mamma. Quando qualcuno manca di rispetto a quanto ti è più sacro non ci puó essere castigo minore della morte.
Resta da stabilire dove comincia e dove finisce il rispetto. Chi decide qual'è il confine tra il sacro ed il profano. La legge? Le costituzioni? Manco per idea. A decidere è il diretto interessato.
Un pastafariano (vedi pastafarianesimo), puó decidere che squartare pizze, o addirittura mangiarle, offende i suoi sentimenti religiosi più intimi, e decidere di passare all'azione.

Spesso poi l'oggetto di culto diventa un cantante, un attore, un'azienda, un'ideologia politica. O magari un calciatore.
Immagino serva una una rinfrescatina alla memoria per chi pensa sia un paradosso:
da quando Massimo Giuliani imita Francesco Totti, la sua vita non è più la stessa. É cambiata in peggio. I tifosi della Roma gli hanno dedicato striscioni offensivi e altro ancora: «E' follia pura - racconta l' attore - perché ricevo insulti e minacce nelle radio private, poi mi è stato consigliato di non andare più allo stadio. A me, tifoso della Roma da una vita...[ottobre 2002].
Se tanto mi da tanto, non si puó non concedergli per analogia il diritto di portarsi via un pezzo di libertà d'espressione a loro discrezione.

Anch'io vorrei di avvalermi di questa facoltà.
In molti ad esempio si sono lasciati andare a commenti assurdi tipo "Pippo [*] è una pippa" col pretesto di due sconfitte interne consecutive con Sassuolo e Atalanta.
[*Inzaghi]
É inaccettabile, una vera provocazione, qualcosa che mi offende profondamente nei sentimenti.
Resta da stabile se, da progressista, un calcio in culo sia da ritenersi più che sufficente.
O magari una bella passatina sulla griglia come ai vecchi tempi.

venerdì 16 gennaio 2015

Con le mani nel sacco, della farina


Adesso  sono pure arrivate
(i) La pietra refrattaria prodotta a Dusseldorf,
(ii) la paletta delle pizza doc del bacino della Ruhr,
(iii) La vera pizza napoletana tedesca del Dr. Oetker
Se al tedesco piace appicicare all'italiano l'etichetta di imbroglione e disonesto, faccia pure.
Si prenda peró almeno la briga di dimostrare che a Napoli sia mai stato prodotto un solo spiedo per wurstel, una sola padella per crauti, un solo boccale per l'Oktober Fest.

Di cosa altro c'è ancora bisogno per arrendersi all'evidenza dei fatti e finalmente denunciare lo spirito colonizzatore e anti-europeo dei tedeschi perpetrato per mezzo dell'Euro?
Dobbiamo veramente aspettare che si mettano a vendere il kebab ai turchi ed il pita mais poulet ai greci per mettere fine a questa follia?





lunedì 12 gennaio 2015

Spiaccicarne uno per educarne cento [edizione speciale, je suis charlie]

 

A Bruxelles, un quarto della popolazione è musulmana. 
È facile farsi prendere dalla psicosi in questi giorni.

Non sarà, ad esempio, che quel fagotto trasportato dalla donna in hijab è una bomba travestita da lattante? E l'uomo delle pulizie sempre ingrugnito? Non potrebbe essere una cellula dormiente di Al Quaeda? E la guardia barbuta? Non sarà la quinta colonna del califfato nel tuo ufficio?

Ero per strada, immerso in questi ed altri pensieri quando vedo arrivare un'auto. Frena bruscamente e strombazza con violenza. Davanti ad essa, orrore dell'orrore, c'è una persona sulle strisce. Il passante si guarda intorno con gli occhi sgranati, basito, incredulo. Farà parte di quelli ancora convinti che pubblicare una vignetta su Maometto, a Bruxelles, sia più pericoloso che passare davanti ad un'auto che viene da destra.

Tiro un sospiro di sollievo. Ci voleva questa idea di normalità rassicurante che si ristabilisce: terroristi o non terroristi, a Bruxelles resta infinitamente più probabile restare accoppati dalla precedenza a destra.
Meno male.

venerdì 9 gennaio 2015

Idee risolutive


Si è detto che l'attentato di Parigi rischia di favorire, e non poco, la carriera di Marine Le Pen.
In effetti, la predestinata non ha mancato di battere colpo con una nuova brillante trovata.
Perché non si dica che quella parte politica non è una fucina di genialità pura.
Dopo l'idea di sostituitre l'euro con i rotoloni regina per uscire dalla crisi, adesso arriva il formidabile deterrente contro i terrosti kamikaze. Un bel referendum per l'introduzione della pena di morte.
Giù il cappello al cospetto di cotanto talento politico.

Per il resto lascio la parola a chi i concetti non avrebbe potuto esprimerli meglio.

[...]
L’altro islam è una vittima, si sottolinea. Senza dubbio. Ad un patto: che questo altro islam parli in modo forte, chiaro, senza contorsionismi semantici, e con adamantina coerenza di comportamenti.

Non basta perciò che condanni come mostruosa la strage di rue Nicolas Appert 10 (ci mancherebbe!) è ineludibile che riconosca la legittimità e la normalità democratica di quanto Charlie praticava in modo esemplare per intransigenza: il diritto di criticare tanto i fanti che i santi, fino alla Madonna, al Profeta e a Dio stesso nelle sue multiformi confessioni concorrenziali. Anche, e verrebbe da dire soprattutto, quando tale critica è vissuta dal credente come un’offesa alla propria fede. Questo esige la libertà democratica, poiché tale diritto svanisce se dei suoi limiti diviene arbitro e padrone il fedele.

[..]
La laicità più rigorosa, che esclude Dio, qualsiasi Dio dalla vita pubblica (scuole, tribunali, comizi elettorali, salotti televisivi, ecc.), è perciò l’unica salvaguardia contro l’incubazione di un brodo di coltura clericale che inevitabilmente può diventare pallottola fondamentalista.

[Eroi della democrazia, Dio, ipocrisie - Paolo Flores D'Arcais]

lunedì 5 gennaio 2015

Nota la differenza

Prima e dopo la cura..[ok, dopo e prima, ma non mi va di rifare l'edit]
Quando i paesi trovano la loro dimensione di decoro nella nullatenenza.

venerdì 2 gennaio 2015

Sogni che si avverano

Tipica paella di San Silvestro
Raccontavo di quel quel sogno (vedi incubi europei) dove un politico locale arriva a Bruxelles alla testa di un corteo di dipendenti comunali infuriati contro l'UE per un mancato aumento di stipendio.
L'ho incontrato l'altro giorno.
Mi dice che vorrebbe candidarsi a sindaco. Gli rispondo che sono residente all'estero. Mi dice che non fa nulla, che possiamo restare in contatto perché lui deve venire a Bruxelles...
E i dipendenti comunali?
Quelli provo invece, a prenderli d'anticipo visitandoli per la carta d'identità.
Il caso vuole che il 31 stacchino alle dieci. Che il primo sia festivo,  il due ponte e il resto della settimana weekend.

Giusto in tempo perché un altro sogno diventi realtà, quello fatto il giorno prima di partire dove mi vedevo fare i bagagli per il rientro in Belgio.
Meglio cosi'. Vuol dire che per la carta d'identità ci sarà modo di spassarsela da qualche parte tra Rue Livourne (consolato) e Anspach (commune). Che se no poi ci si annoia e non si ha nulla da scrivere.