domenica 28 aprile 2013

Empatia



Per uscire dalla palude un paese come l'Italia, che sta morendo di illegalità, dovrebbe cominciare a contrastare con più forza mafia e corruzione, mettere fine agli svariati conflitti d'interesse, ripristinare un sistema elettorare democratico.
Senza queste cose preliminari non ha nemmeno senso cominciare a discutere di altro.  E allora perché allearsi con Berlusconi che è l'impersonificazione di tutto quello che va cambiato? A che pro avere un governo a tutti i costi se non può fare quello che serve?

Per capire bisognerebbe cominciare ragionare con la testa dei dirigenti del centro sinistra.
Per loro la conquista del governo non è il mezzo da cui partire per fare altro, ma il fine stesso.
Per cui, certo il 75% del potere dato dalla  vittoria è meglio del 50% del pareggio. Ma anche il 25% della sconfitta è comunque meglio dello 0% della fallita autoconservazione.
Una futura vittoria di Berlusconi sarà la peggiore delle evenienze per chi li ha votati ma per loro è solo un male minore con cui si può bellamente convivere.
Simple as that.



giovedì 25 aprile 2013

Tutto il resto è noia


Segue innovativo esperimento di post sindromato su commissione.
La richiesta è giunta da quella specie d'anafora* vivente che il piccolo Ludo ha per genitrice.
[ * vedi alla scoperta dell'anafora, post in cui si spiega perché il concetto di anafora divenne uno dei pilastri di fondamento del blog]
-Questa si è cosa che merita di essere raccontata sul blog! ha detto.
Da sempre soddisfazione ricevere apprezzamenti per i contenuti del sito.

I fatti.
La suddetta anaforata eroina (SAE) all'arrivo a Bruxelles nel 2008 apre un conto corrente, giusto in tempo per trovarsi con tutti propri risparmi sul conto di una nota banca sulla soglia del fallimento.  SAE decide allora di spostare tutto su un altro conto ING. Del primo conto continua ad utilizzare solo la carta di credito, rifinanziandolo di volta in volta con quanto necessario a coprirne i movimenti.

Qualche giorno fa, mentre era tutta intenta a non farsi sfuggire una qualche imperdibile promozione su Amazon, scopre con sgomento e angoscia che la sua carta non è più operativa.
Chiama in filiale e ne confermano il blocco per fondi insufficienti (ma non per mancata copertura).
Cosí senza preavviso?
-La lettera di notifica è stata inviata in Polonia[**].
E il deposito minimo per riavere la carta? 1000€? 10000€? Il gettito di una rata IMU?
-Non glielo posso dire su due piedi. È oggetto di negoziazioni private allo sportello.
Le spiega che senza accredito dello stipendio la nuova carta se la sogna e comunque non prima di sei mesi.
-Perché quando a uno ritirano una carta non è che poi gliela ridanno cosí.
Invece, della sessione d'espiazione in ginocchio sui ceci gliene parleranno  in agenzia.

Insomma una brutta storia di sindrome indiretta, del tipo che si propaga per induzione. Che poi volendo tanto indiretta non è, visto che adesso la carta di credito che usa è la mia.
Comunque per gli esperti oggi esiste un rimedio efficacissimo per combatterla. Basta aprire un qualunque giornale italiano e pare che già a pagina tre sia tutto passato.

[**E questo serva da lezione a quelli che la fanno lunga solo perché della corrispondenza di loro pertinenza è stata inviata a un vicino della scala accanto]

domenica 21 aprile 2013

Largo ai giovani /3




Avevo scritto in un vecchio post:

[..] Napolitano in vena di esternazioni  primaverili ha anche annunciato l'intenzione di non ricandidarsi nel 2013. Il che fa sospettare che ci fosse in giro chi prendeva in considerazione l'ipotesi. Del resto avrà soltanto 88 anni. Perché mai privarsi di tanta esperienza istituzionale in nome di un nuovismo senza senso? [marzo 2012]

No. Non è per candidarmi al premio veggente dell'anno. Di prevedere la castronerie della sinistra italiana ne sono capaci anche alla maternelle di Place St.Margherite. Basta individuare  l'opzione più babbea di cui dispongono in una qualunque circostanza e il gioco è fatto.
É per far notare ancora una volta quanto è duro per chi scrive un blog, vedere la realtà sistematicamente sconfiggere la caricatura.

Colgo anche l'occasione per far giungere la mia solidarietà e dare il mio sostegno morale a tutti quelli che non sono nelle condizioni di poter espatriare. Vi sono vicino.

giovedì 18 aprile 2013

Park life


-Oggi vado ad un compleanno all-girls.
-E io che faccio?
-C'è il sole. Vai al parco col bebè.

Al parco la vita è varia e riserva sorprese. All'inizio il bamboccio sembra spaesato, come perso nelle sue riflessioni.  Ma guarda questo strano cerchio luminoso giallo che ti impedisce di vedere. Adesso la Ville de Bruxelles si mette pure a installare lampade abbronzanti giganti, con tutti i problemi che ci sono. E poi tutta questa gente da dove spunta? Saranno attori. Finiamola qua. Lo scherzo è bello quando dura poco.

Lo shock è peró di breve durata. Ludo da subito prova di innata abilità nello scovare coetanee figlie di straniere sposate con italiani.
Ad un certo punto si avvicina alla bimbetta di una coppia italo-ceca (nel senso che lei viene da Praga e lui ci vede benissimo). Ci si scambia qualche convenevole, si parla dei bimbi che sono nati praticamente in contemporanea, di Ludo anche lui italiano solo a metà. A quel punto parte il domandone.
-Chi sa perché quando ci sono coppie miste il partner italiano è quasi sempre il maschio?
Ci sono quesiti a cui è meglio non provare a dare risposta anche quando si pensa di averla.
[Ci sarebbe andato a pennello un parallelismo con i cervelli in fuga, ma il rischio di trascendere era elevato].

In ogni caso era tanto che non mi capitava di conoscere così tante donne in un lasso di tempo così concentrato. Da quella passeggiata per il centro di Napoli con lo Yorkshire razza nana di un'amica.
E capirai,  uno direbbe. Ti vedono col bimbo. É fuori tempo massimo. E invece pare di no.

Comunque Simpatici questi compleanni all-girls...


domenica 14 aprile 2013

Il 'Muoia Sansone' dell'Italia nell'Euro



I paladini della convenienza dell'uscita dall'Euro consigliano la lettura del pdf di un certo Jonathan Tepper,  A primer on the euro breakup (dove ho preso il link lo dico dopo[*]).
Non ho potuto evitare di soffermarmi sulla procedura di uscita dall'Euro in 13 tappe  illustrata a pagina 15.  

Dal punto (1) al punto (7) si descrive il blitz durante un week-end a mercati chiusi, con convocazione a sorpresa del parlamento (giusto per restare in tema di  scelte democratiche e condivise).
Al punto (8) si parla una forte svalutazione [This might lead towards a large devaluation]. Al (9) di inevitabile impennata di fallimenti. Al (10) di negoziazioni per ristrutturare il debito sovrano con IMF e Paris club.

Il punto (13) merita di essere tradotto testualmente;
L'inflazione sarà un'inevitabile conseguenza della svalutazione. Al fine di evitare tassi d'inflazioni più elevati e sostenuti [ergo, senza riforme ci sarebbe una forte inflazione], il paese dovrebbe far seguire alla svalutazione riforme strutturali a lungo termine;
E quali sono queste famigerate riforme?
Riforme del mercato del lavoro per renderlo più flessibile e slegare i salari dall'inflazione e legarli alla produttività.
Poi conclude, i passi precedenti non sono affatto esaustivi. Una sorta di minimo indispensabile.

In sintesi, uno se ne va al mare un fine settimana e quando ritorna scopre che gli hanno convertito il conto in una moneta svalutata, 'ristrutturato' l'investimento in titoli di stato,  bloccato i prelievi e 'flessibilizzato' il lavoro a 90° mentre tutt'intorno c'è una Santa Barbara di fallimenti. E questo 'è solo l'inizio...'.
E l'invasione delle cavallette? La pioggia di fuoco? Quelle no, ma solo perché a quel punto costituirebbero un incontestabile miglioramento.

L'Euro peró, dice Tepper, dovrebbe continuare  ad esistere nei seguenti paesi: Germania, Francia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Finlandia, etc.
In breve, Sansone potrà pure morire ma i filistei continuerrebbero a vivere felici e contenti.

[*] Dal sito di Bagnai, ovviamente. Da notare l'invito, come sempre informatamente ironico, con cui ne suggerisce la lettura:
prima lo leggete e meglio è! Capirete così che chi vi dice che "non è possibile" e "sarebbe una catastrofe" vi sta semplicemente prendendo in giro (o è un imbecille).

giovedì 11 aprile 2013

Il sindromato che c'è in te

Botanique - Finance Tower
Antefatto. La sindrome di Lyndon è quello psicodramma a cui va soggetto chi emigra. Ne è affetto chi, una volta all'estero,  passa dall'attesa delle meraviglie, al disincanto, alla lamentazio, al rifiuto. In quest'ultima fase si estremizzano i difetti del paese del paese ospitante, mentre le qualità di quello d'origine vengono mitizzate ben aldilà dei confini della tragicomica. Fine antefatto.

Più controverso è il caso di pensa che se il suo paese d'origine è una chiavica conclamata, non è affatto detto che non possa esserlo anche quello di destinazione. Agli esperti stabilire se ricade nell'ortodossia della sindrome.

Di tanto in tanto, normalmente dopo Pasqua, una qualche amministrazione belga fa qualcosa che risveglia il sindromato che c'è in te. La sorpresa nell'uovo stavolta è stata una raccomandata che il ministero delle finanze si palleggiava da un paio di mesi con l'ufficio postale.
Come in tutta la corrispondenza, dal cambio di residenza a questa parte, nell'indirizzo era indicato il civico ma non scala e appartamento.
I reiterati tentativi per far correggere l'errore sono stati un'esperienza molto formativa. Cosa c'è di meglio che  essere inviati dall'ufficio A al B, e poi dal B al C e dal C all'A per capire il funzionamento dell'amministrazione del paese che ti ospita?
Sfortunatamente, imbroccare un indirizzo gli viene più difficile che centrare un terno sulla ruota di Pescara. Già me lo immagino un ipotetico corso per funzionari.
Un piccolo sforzo e ce la fate. Civico-scala-appartamento. Non è difficile. 
Due su tre? No, ci vogliono tutti. E no, non si possono mischiare...
Stavolta però si sono spinti verso frontiere inesplorate. Anche le vocali del cognome sono arrivate tutte belle mischiate come per opera di un qualche algoritmo di randomizzazione.

Nella missiva mi si notifica una multa per un cavillo, per la modica cifra di 2500€. Ora, dire che questo basterebbe a sindromare i sassi e le querce è facile. Ma lo stato belga li deve trovare da qualche parte i soldi per finanziare le gite in barca a vela di Little Susie (vedi meritocrazia)?
La causa è una data sbagliata, del 2010, immessa nel sistema da uno di questi creativi. E non c'è da escludere lo zampino del contabile 'inzallah' di Antwerpen, visto che la creatività belga si spalma omogeneamente come la nutella sul pane e travalica qualunque frontiera linguistica.

Un tasso minimo di sindrome è fisiologico per chiunque e diventa pericoloso solo quando, come il colesterolo nel sangue, supera una soglia di guardia. Da oggi 'Noble Belgique' è l'etichetta che contrassegna i post dove succede.

domenica 7 aprile 2013

Bamboccioni d'esportazione


La ciondolazio post-pasquale da famiglia in vacanza continua a fare brutti scherzi.
L'altro giorno mi trovavo al Paul di Rue Froissard col Kindle tutto intento a leggere con animo spensierato un testo sulla [grave] piaga mondiale degli sprechi alimentari, quando entrano due donne che hanno tutta l'aria di essere stagiste EU.
Parlano in italiano e il locale vuoto frustra ogni  sforzo per cercare di non sentire quello che si dicono.
Una delle due è più loquace dell'altra. Attacca con una geremiade sull'inverno belga che non finisce. Continua poi col corso di francese che sta frequentando alla commissione.
-É noiosissimo. Ci sono solo vecchi. Tipo... 40 anni!
A quel punto, mi sarei aspettato di vederle tirare fuori Barbie e Big Jim e mettersi a giocare sul tavolo.
Invece inizia a parlare del mal di testa che la affligge da tre giorni.
-Viene dalla cervicale.
La cervicale? Alle scuole medie?
-Sai non ho ancora trent'anni....
Che è l'equivalente esatto di 'Ho trent'anni' dato che, di norma, lo si dice a 29 anni e sei mesi.
Inizia poi a parlare dell'età giusta  per avere figli e conclude.
-Dicono che a 35 anni una donna è nel pieno della forma...

Decido che si è fatto tardi, che è meglio cambiare aria.
Uscendo rifletto sull'episodio e arrivo alla conclusione che è bellissimo continuare a sentirsi bambino quando in qualunque altro luogo al mondo ti scambierebbero per una persona di mezz'età piuttosto mal messa. Basta solo evitare di varcare in uscita i confini di Bamboccioniland.
Magari, chi lo sa, qualcuno un giorno ci proverà a contenere la fuga di questo tipo di cervelli.

giovedì 4 aprile 2013

Meritocrazia

Stromboli in eruzione

Sorprende come il rientro da un week-end lungo possa produrre un tale livello di mal umore generalizzato. Mi domando quanti sono quelli veramente soddisfatti di quello che fanno nella vita.

Per chi  invece viene da cinque giorni di frigorifero polacco perfino il freddo sole brussellese è manna dal cielo. Decido di approfittarne per ciondolare in centro. Sul bus del ritorno mi si siede accanto Little Susie, la vicina difficile del piano di sotto.
-Dovete comprenderla, ci spiegava una coinquilina, è single e disoccupata!
-Se c'è una al mondo che merita di essere disoccupata e single questa è lei, chiosava un'altra.
La bontà aleggia sempre tra condomini.
Ma la pseudo-primavera rende Little ben più amabile di come la ricordassi.
Per tutto il tragitto non mi ha rivolto benché minima richiesta di respirare meno forte e, se possibile, con meno frequenza. Tanto meno ha fatto allusioni alle frequenti malefatte del nanerottolo polacco.
Mi chiede se per caso in Italia vengo da quel posto tra Roma e la Sicilia che inizia per La..dove atterrerà tra un mesetto per un tour a vela.
Per dimostrarle di non nutrire alcun rancore nei sui confronti decido di prodigarmi in consigli su dove andare. Le raccomando soprattutto di non perdersi le Eolie, Stromboli in particolar modo.
No, la gente non ha idea di quante situazioni ti può risolvere un lapillo giusto al momento giusto.