domenica 29 giugno 2014

Oggetti per sbalordire le lande calabre


Direttamente da Amazon su i vostri schermi, la tenda da campo.
Utilissima per la messa in atto di esperimenti in scala sul riscaldamento globale.
Perfettamente riciclabile d'inverno per micro coltivazioni di melanzane e pomodori.
Montarla e smontarla costituisce è esercizio consigliatissimo per chi ambisce ad una carriera da contorsionista.

giovedì 26 giugno 2014

3 settimane di realtà e 49 di sfondo desktop


Domandona sul simbolo della repubblica sul passaporto.
I triangolini tra i vertici della stella, quella tra ramo d'alloro e ramo d'ulivo. Rappresentano fette di pizza?
Non confermo e non smentisco.
Non c'entrava nulla ma fa folclore.

domenica 22 giugno 2014

Entusiasmo belga e boria italica


Battono l'Algeria 2-1 e festeggiano come se avessero vinto il mondiale, si legge sui post italiani. 
Verissimo. Si sa quanto è facile ribaltare il risultato contro una piccola squadra che segna e poi si chiude.

-Ma siamo un piccolo paese di 10 milioni di abitanti non 60, contro-argomenta qualche belga. Mica si può aspettare di sconfiggere il Brasile al Maracanà per fare una sfilata e bere una birretta?
Visto che la vita è adesso, sembrano pensare, tanto vale spassarsela e fregarsene di chi vive di glorie passate. Non solo nello sport.

Merita di essere raccontata la storia della rinascita del calcio belga. Dieci anni fa era praticamente scomparso. Si decise allora per un cambio di strategia. Si smise (a) di dare la minima importanza ai risultati sportivi del settori giovanili, la cui sola funzione esclusiva divenne quella di formare i futuri giocatori. (b) I salti di categoria, dall'under 19 all'under 21 ad esempio, furono resi definitivi e senza eccezioni. Nemmeno per un match importatissimo, nemmeno per una finale. Diventare adulti è per sempre.
Wow.  La scuola per formare e non per misurare. Giovani trattati da adulti e non da eterni bambocci. Ha tutta l'aria di essere il segreto della felicità non solo nel calcio.
Nel giro breve giro di un lustro ci ritroviamo con i principali campionati europei infarciti di giovani talenti  belgi e con i diavoli rossi all'esordio dei mondiali al quinto posto nei pronostici dei bookmakers.

L'entusiasmo dei belgi è pacifico, colorato divertente e contagioso. Ti mette simpatia. E se si illudono non fa nulla. Festeggeranno comunque. Per loro la vittoria non è una pretesa.

E i quadricampioni?  Loro invece si affidano ad eterne promesse di 32 anni al primo mondiale e a statue di talento di 34 anni che peró quando ne avevano 10 di meno e vincevano le Champions Leagues non venivano nemmeno convocate.

19.luglio - Tutto come previsto

giovedì 19 giugno 2014

Giuseppa Porca


La canzoncina di Pepa Pig ti entra nella testa.
Mai nominare la popolare maialina mentre il bimbo mangia, mi si spiega, perché si distrae e non vuole più saperne.

-E se la canticchio dicendo Giuseppa Porca al posto di Pepa Pig?
Nessun problema, Giuseppa Porca va benissimo.

Il cartone glielo facciamo guardare in inglese. Per purificarlo dalle storpiature che ascolta da noi.
É un inglese da bambini, ben pronunciato, semplice, colloquiale e completo. E non manca nemmeno un certo sarcasmo british sotto traccia. I bimbi non lo notano, ma c'è. Come i 33 giri di un tempo che ascoltati al contrario contenevano messaggi satanici. Si devono essere divertiti gli autori e non poco.

Ci fosse stata Peppa al tempo del liceo.
Mi rammento delle due ore d'inglese al ginnasio che qualcuno avrà giudicato uno spreco visto che solo una era dedicata realmente all'apprendimento della lingua. L'altra era di letteratura inglese medievale. Ti serve Peppa ti danno Ciosaaa..... (Geoffrey Chauser, poeta inglese del 300).
Burocrati fanno scelte da burocrati, impartite da altri burocrati, la cui capacità di far detestare qualunque cosa a chiunque è ineguagliabile ed ineguagliata. 

In breve c'era tutto negli anni verdi dell'adolescenza. A cominciare dai quasi quattro mesi di vacanza [e no, non ho ancora metabolizzato il lutto
Giuseppa Porca. Quella mancava, purtroppo.

domenica 15 giugno 2014

L'infante spesso casca col sapone nella vasca


Sono veramente lusingato dalla fiducia che recentemente il resto dell'umanità ha deciso di riporre in me.

La prima volta che il bimbo fu lasciato in mia eclusiva custodia, i nonni italiani saltarono sul primo aereo senza nemmeno prendersi la briga di spegnere Skype.
La seconda volta mi vennero chiesti continui aggiornamenti a colazione, pranzo e cena.
La terza solo a cena.
Questa volta tutto ha taciuto, al netto dei Jet con cui Wathelet (vedi pas question) ha deciso di allietare le mie serate estive.
La mamma invece si è fatta sentire con un sms rassicurante. La presentazione che doveva dare era pronta e ben assimilata.

L'altro giorno il bimbo è tornato dalla creche sudato da fare schifo, puzzolente  peggio del cugino di Peppa Pig. Mi sono sentito obbligato varcare frontiere inimaginabili, fatte di acqua, vasca e sapone.
E quindi?
Tutto sotto controllo. Il bernoccolo è sotto il caschetto e non si vede.

giovedì 12 giugno 2014

Il piagnisteo dei trent'anni

la mano di Dio
Per entrare nel clima di Inghilterra-Italia segnalo un video della BBC sui 50 momenti più scioccanti nella storia dei mondali di calcio.

Giusto a metà  (min 55), mediamente scioccante, ci troviamo l'eliminazione dell'Italia in Corea nel 2002.
In Italia ci si ricorda quel match per i gol annullati, le espulsioni inventate, per i quasi 120 minuti di caccia all'uomo, per l'oscuro arbitro ecuadoriano arrestato qualche anno dopo per traffico di droga.
Gli inglesi invece lo ricordano per i piagnistei successivi, con teorie del complotto annesse.
La ragione dello choc sono gli italiani che parlano di corruzione, con tutto quello che succede in serie A.
Quasi come se Pol Pot parlasse di diritti umani, o Riina di antimafia, o il Vaticano di infanzia violata.
Noto a tutti è l'impatto negativo di alcuni fattori sul calcio italiano. Ndrangheta, Juventus, Camorra etc.

L'altro tormentone del video riguarda le ripetute eliminazioni britanniche ai rigori. Sono brutte le eliminazioni ai rigori. Molto meglio perdere la prima e uscire biscottati alla terza. Ci si risparmiano patemi, stress e picchi di fibrillazione cardiaca, ci si regala al tempo stesso il piacere perverso di veder confermati tutti i propri stereotipi. La Collezione dei giornali inglesi del giorno dopo non avrebbe prezzo.

Al #1° posto c'è la testata di Zidane, al #3° la manina di Diego. Decisamente, chiaramente, indubitabilmente scioccante. Per la disonestà di chi ce l'ha messa o per i trent'anni di piagnisteo di chi l'ha subita?

domenica 8 giugno 2014

L'età della ragione


Buffa su Sky racconta il Mondiale del 1982, della migliore nazionale di sempre, di Rossi che spinge via Cabrini, ancora traumatizzato per il rigore fallito, e segna.
Nella classifica delle catastrofi tedesche dopo l'iperinflazione ed il muro di Berlino, viene Bruno Conti.

Mi viene chiesto cosa mi da ascoltare tutto questo. Come cosa mi da? E l'adolescenza felice, le vacanze da maggio ad ottobre dove le mettiamo?
Mi viene spiegato con grande proprietà di linguaggio e destrezza dialettica che il meglio della vita è adesso. Lavoro, casa, famiglia, età della ragione. Che la spiaggia tutti i giorni e la certezza del bel tempo alla lunga annoiano.


****

C'è una domanda molesta frequente nei colloqui di lavoro. Quella a cui gli esperti sconsigliano di rispondere 'al posto tuo'.
-Dove ti vedi da qui a X anni?
In vacanza quattro mesi l'anno, ecco dove mi vedo. Ed è il minimo sindacale.
Come quel tale canadese che, come regola di vita, ha deciso di non lavorare nei mesi che non contengono la R.
E visto che in italiano manca anche in gennaio c'è pure il 5° in omaggio.
Un paio di facili complotti ed è fatta.

giovedì 5 giugno 2014

Sacro GRA


La sala è quella piccola con le poltrone comode e allungabili a schienale alto. Ne metterei subito una fila al posto di certi strumenti di tortura di produzione polacca che vengono chiamati divani.
Danno Sacro GRA. É il documentario sull'universo sotterraneo che ruota intorno al Grande Raccordo Anulare romano, premiato alla mostra di Venezia.
Le sequenze, all'inizio isolate e sconnesse, finiscono per formare tante micro storie di marginalità metropolitana, dove piccole bruttezze reali si contrappongono a grandi bellezze artificiali.

In sala ci sono due persone al massimo. Ne avrei volute di più. Meglio che vengano informati prima di salire sul Ryanair. Cosí, smettono di aspettarsi Fellini, dimenticandosi dei borseggiatori e delle precauzioni, le più minime, di quando si va in giro.

-Conosco una che si è trasferita ad Ispra, dice con stizza evidentemente non sbollita  A quanto pare senza conoscenze anche fare un'assicurazione diventa un problema.
Ha ancora il dente avvelenato. Essere derubati due volte in tre giorni non mette di buon umore (vedi arrivederci Roma..a mai più).

-E voi allora? Cosa avete pensato una volta arrivati qua?

Mi passano nella mente, col fast forward inserito, i cantieri che come i diamanti sono per sempre, gli amministratori ladri di condominio, le elezioni dove vincono tutti, le corporazioni aggressive e costose, le cacche dei cani e i mozziconi di sigaretta, la commune di Bruxelles.
Le direi volentieri che è quello il problema del Belgio. Che è troppo simile all'Italia, o per lo meno non troppo dissimile. Che è una terra di mezzo, dove l'inettitudine latina si sposa con la rigidità nordica. Che mi sarebbe piaciuto un taglio più netto con certe abitudini.
 
 -Si, certo, è la risposta. Siamo rimasti impressionati dalla differenza.

Verrà il tempo per essere sinceri.

domenica 1 giugno 2014

Complotti contro la democrazia: il clone xenofobo di Farage.

Sondaggi britannici

Spaventoso l'ultimo complotto. Quello che ha colpito Nigel Farage. I soliti noti hanno trovato uno identico a lui, che parla come lui, che si muove come lui, che puzza come lui per mandalo in giro per TV e radio a fare affermazioni razziste, sessiste, nucleariste e omofofiche.
È solo perché adesso si vuole alleare con il Movimento 5 Stelle

Guardare per credere:

Giornalista: ti sei sentito a disagio con persone che parlavano lingue straniere a dispetto del fatto che sua moglie stessa lo fa quando va in Germania...
Clone di Farage: Non credo che lo faccia sul treno!
G.: Perché no? Non le è consentito parlare tedesco quando vuole? E che mi dici riguardo la storia di non voler avere vicini rumeni?

CdF: Se un gruppo di rumeni si trasferisse accanto a te saresti preoccupato..
G: Se lo facesse un gruppo di bambini tedeschi
[riferendosi ai figli di Farage] qual'è la differenza?
CdF: La differenza. Lo sai qual'è la differenza...


Stavolta ai soliti noti (funzionari europei, partito di Repubblica, Bildenberg, Spectra, banche, Savi di Sion) a sorpresa si è aggiunto anche Marco Travaglio.
Il quale ha affermato che il vero scopo di Farage è quello e cacciare dal Regno Unito tutti gli stranieri italiani inclusi. I complottardi non perdono tempo e subito fanno dichiarare al sosia:


CdF: Io sostengo una cosa molto semplice. Non possiamo avere alcun tipo di immigrazione gestita in Gran Bretagna e rimanere membri dell'Unione Europea perché teniamo aperta la porta a mezzo miliardo di persone. Faremmo molto meglio ad avere una politica d'immigrazione che non discrimini, come attualmente fa, ingegneri indiani o medici neo-zelandesi a favore di chiunque, indipendentemente dalle qualifiche, proveniente da sud ed est Europa.

Il risultato di questo scempio è sotto gli occhio di tutti. 
Il 31% delle europee è già sceso al 15% nei sondaggi per le politiche 2015. Se l'intensità dei complotti dovesse spingerli verso il 10% il rischio è che Farage, col sistema elettorale inglese, non riesca a mandare ai comuni neanche se stesso.

Il che dimostra una sola cosa. Non solo Nigel è uno strenuo difensore della democrazia, della sovranità dei popoli e dei governi (Berlusconi) democraticamente eletti (col Porcellum). Ma è anche uno che non può che augurare lunghissima vita al Parlamento Europeo dove per fattori molto casuali si ricandida sistematicamente. Nessuno con l'aria che tira può aver voglia di rimanere irrimediabilmente disoccupato.
Come alternativa si può far aiutare da Grillo ad esportare il Porcellum nel Regno Unito.