domenica 29 dicembre 2013

L'insostenibile pedanteria del postero


-Sai  come doveva essere triste, alla vostra epoca, quando non c'erano internet e smart phones?
Non più di tanto. Ci si metteva più cura nel prendere gli appuntamenti. Si faceva esercizio di puntualità e alla peggio si andava via dopo 30 minuti. Si faceva il possibile per avvertire in presenza di un imprevisto e di solito bastava, dato che nessuno si aspettava di essere aggiornato in presa diretta.
Il resto c'era già. Forse meno tecnologicamente performante, ma c'era.
A conti fatti le tecnologie digitali, il cui impatto è giudicato da molti sopravvalutato, sono servite, per lo più, a rendere più facile l'emigrazione e magari ad aumentare un pochino la disoccupazione.
-Pensa invece a quello che diranno i tuoi di posteri...
Uccidevano gli animali e li mangiavano. Passavano almeno 40 ore a settimana al lavoro e ci mettevano una vita per arrivarci. Producevano montagne di rifiuti di ogni tipo e li sotterravano. Le strade erano tapezzate di mozziconi di sigarette, chewing-gum appiccicati e cacche di cani.
-Ma almeno l'acqua a casa ce l'avevate?
Ce l'avevamo. Siamo nati dopo l'introduzione di quella tecnologia client/server la cui interfaccia utente (vedi foto) e considerata a tutt'oggi una rivoluzione epocale.
E pazienza se qualcuno si è offeso quando gli si diceva 'sei scemo come un cesso'.
Non si puó pensare a nulla di meglio che paragonare qualcuno alla più importate scoperta della storia.

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