giovedì 1 agosto 2013

Sindromi estive


Guardando le foto degli altri sui social network scopro di dover essere affetto da una qualche strana sindrome estiva. La qual sindome mi porta a scorgere scarichi abusivi, ecomostri e pescatori di frodo dove altri vedono promontori fioriti che si stagliano su sfondi marini argentati in controluce. Spero non sia grave.  
Servirebbe una pillola effetto photoshop, che ti abbellisce la realtà in tempo reale.

Il fatto di aver rigorosamente evitato giornali ha fatto si che ne sapessi meno sulle cose italiane di quando sto in Belgio. Non esistono invece telecomandi per ridurre il volume della lamentazio italica da spiaggia.
Si sa,  l'Italia è stata invasa da ultracorpi, rettiliani, presenze extra-terrestri di vario tipo che, per giunta, ne combinano di cotte e di crude.
'Non fanno niente per il lavoro', 'Non sanno valorizzare il turismo', 'Se ne fregano dei giovani', 'Sono tutti ladri'. Che gentaglia questi alieni. Comunque, ascoltare l'abusivista edilizio lamentarsi della qualità del mare non ha prezzo.

Ci ha pensato il tassista tunisino al gare du Midi a riportarmi alla realtà.
-Incredibile sto Berlusconi. Finisce ad Hammamet come Craxi.
Magari, mi sa che stavolta è lui che ci manda tutti gli altri ad Hammamet.

Per il resto, ordinaria amministrazione da ritorno. La non-estate, mi dicono, è stata finora molto meno non-estate del previsto. Quasi una non non-estate. Ancora una volta viene confermata  la sbalorditiva capacità delle amministrazioni belghe di far trovare corpose richieste di pagamento al ritorno da un qualunque periodo d'assenza. Sempre e sistematicamente.
Il fatto che si trattava di un pagamento dovuto, già budgetato ed inviato all'indirizzo corretto, contribuisce  per questa volta a farmi tenere a freno la tastiera.



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