sabato 22 agosto 2009
Alcune considerazioni sulla lingua francese
Dato che i corsi stanno per ricominciare volevo cogliere l'occasione per fare alcune considerazioni generali sulla lingua madre del luogo comune, il francese, e sulla strategia che ho seguito e continuo a seguire per portarne a termine l'apprendimento.
Alcune constatazioni:
-Il francese è la lingua più simile che esista all'Italiano. La difficoltà risiede nel apprenderne il vocabolario e la fonetica. Grammatica, modi di dire, utilizzo dei tempi verbali e costruzione della frase hanno una somiglianza impressionante.
-Quando si apprende un nuovo termine è fondamentale memorizzarne ortografia, genere, singolare e plurale, accentazione e trascrizione fonetica. Sempre.
-Il francese ha suoni che non esistono in italiano. Consiglio ai neofiti di lavorare moltissimo sulla fonetica. L'accento italiano è duro da rimuovere. E' fondamentale esercitarsi a riprodurre i suoni del francese, con l'aiuto di dizionari parlanti.
-Attenzione alla 'E'. Esiste la 'E' aperta, come è verbo, la 'E' chiusa come perché. E fin qui ci siamo. Ma esiste un terzo tipo di 'E' che in italiano non c'è. Una sorta di 'E' strangolata, simile al grugnito prodotto da chi ha ricevuto un cazzotto negli addominali da Tyson. Bene. E' da questo che un francese si accorge di essere in presenza di un italiano. L'italianizzazione del suono della 'E' è il tratto distintivo dello studente made in Italy.
-I verbi sono lo scoglio più duro da superare. Qui peró c'è un segreto da rivelare. Il PRESENTE è il tempo più difficile da padroneggiare, arriva ad avere anche tre radici diverse ma quando lo si sa coniugare il gioco è fatto. Tutti gli altri tempi scaturiscono dalla coniugazione del presente.
-Comprensione orale. Termine di riferimento puó senz'altro essere considerato il francese standard e pulito dei notiziari, France2, TV5, France24 (disponibili online). Se non si comprende il francese dei telegiornali, non si puó comprendere quello dei film, se non si comprende quello dei film non si puó comprendere quello della strada.
-Qualche buon sito con materiale didattico: LiveMocha e Tv5
-Qualche buon testo: Grammaire progressive du Français -CLE (debutant, intermédiaire, avancée) e Vocabulaire progressif du Français -CLE (debutant, intermédiaire, avancée).
-I corsi sono utili ma non sono tutto. Possono rappresentare massimo il 15-20% dello sforzo d'apprendimento. Non di più.
Io sono partito da zero. La mia strategia è stata folle, assolutamente da non seguire e sconsigliata da esperti e docenti. Ma ve la descrivo lo stesso.
Non avendo avuto la possibilità di iscrivermi a nessun corso al mio arrivo ho deciso di fare da solo. Il primo giorno ho preso una lista di circa 1000 termini, i più comuni, e ne ho memorizzato ortografia e pronuncia. Fatto questo ho completato un paio di moduli LiveMocha (online e gratuiti). Ho preso un testo in svendita (10€ ad un discount) con CD incluso e con dei dialoghi trascritti recitati da madre lingua. Li ho tradotti e li ho riascoltati fino alla nausea. Ho iniziato ad ascoltare un TG in francese al giorno, quello che capivo capivo. Appena ho cominciato ad essere in grado di leggicchiare ho preso l'abitudine di leggere un articolo al giorno. Poi ho iniziato a leggere un primo romanzo di un'autore contemporaneo in francese, in metro con dizionarietto tascabile alla mano. Ci ho messo 6 mesi per finirlo, dedicando alla lettura peró solo i due intervalli quotidiani di 30 minuti in metro per andare al lavoro. Poi ho iniziato con i 20 romanzi del ciclo dei Rougon-Macquart di Zola in sequenza. In un anno ne ho letti i primi 8, ora me ne mancano 12.
Quando dico che pratico il francese leggendo i romanzi di Zola in metro mi prendono per pazzo, insegnanti in prima fila, ma la realtà è che letti i primi due poi lo sforzo non è poi tanto più grande che leggere in italiano.
Solo allora ho cominciato a seguire corsi e studiare la grammatica.
In conclusione, per me capire e farsi capire, essere fluenti, poter conversare sono soltanto valide tappe intermedie verso l'obiettivo finale. Lo scopo è parlare e scrivere senza errori, sapere quando usare il congiuntivo, l'indicativo, il condizionale, mettere gli accenti al posto giusto anche quelli circonflessi, sapere dove piazzare i pronomi, fare ipotesi, usare gli idiomi. Ovviamente a velocità normale, non al rallenti. Capire tutto quello che ascolto, e non avere il ben che minimo problema a esprimere qualunque concetto, anche molto complesso. Il traguardo è quello della maratona, non quello dei 100 metri. Perché la lingua cessi di essere anche la più piccola delle barriere.
A settembre riprenderò regolarmente il mio posto tra i banchi dell'EPFC.
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Buono studio. :)
RispondiEliminaun mio collega italiano mi ha detto di aver imparato il francese solo affittando e guardando film francesi con sottotitoli francesi, mi ha detto che ne avra' visti piu' di 200 e ora e' capace di parlare senza aver mai studiato grammatica o altre regole, a detta dei miei colleghi francesi lo parla anche bene ma lui mi confessa sempre "quando non so una parola, dico quella in italiano e la francesizzo".. e qui la cosa non mi ha piu' convinto, un po' come quando vogliono parlare spagnolo e se non sanno una parola la dicono in italiano e ci aggiungono la s alla fine... se.. che insalata :D
RispondiEliminaio stavo studiando spagnolo da 3 mesi (perche' la mia ragazza e' madrilena) ma ho dovuto fermare tutto e dare la priorita' al francese, ho preso questo libro:
http://www.assimil.it/dev/public/libri/9788886968324.jpg
e devo dire che non e' male, il metodo e' simpatico e molte espressioni e termini entrano in mente senza sforzo, ma ci vuole impegno, costanza, come in ogni cosa se si vogliono raggiungere obiettivi considerevoli.
Ho deciso che vado avanti con questo libro per qualche mese, poi mi iscrivo ad una scuola che ho trovato in zona Schuman, la sera, 2 ore a lezione, 2 volte a settimana. L'idea delle 3 ore a lezione di altre scuola mi portava un po' sconforto onestamente:) a gennaio vedremo come sara' il mio livello di francese e se il caso cambiero' qualcosa.
Grazie dei consigli, mi son segnato i due siti web, per quanto riguarda le letture in francese, beh complimenti davvero! All'apprendimento della lingua hai saputo associare anche un arricchimento culturale notevole.
@Topgun:
RispondiEliminagrazie:)
@Andima:
200 Film sono molti. Quindi è possibilissimo. Credo che alla fine la grammatica vada studiata comunque, ma quando si è macinato molto francese la si digerisce meglio. Una curiosità. Ma 200 film in francese (intendo dire non americani doppiati) sottotitolati dove li ha trovati? Non li sottotitolano quasi mai.
Quanto alla francesizzazione dell'italiano te lo sconsiglio con forza. Se non sai dire una cosa memorizzi mentalmente e poi la cerchi poi nel dizionario. Se no rischi di portati dietro conoscenze deformate. Quando capiscono quello che vuoi dire raramente ti correggono anche se fai errori macroscopici.
Quanto al corso per me è un di più. Se hai costanza e frequenti ambienti francofoni ce la puoi fare anche senza.
Avevo 'un debole' per Zola già da prima. Molti dei 20 romanzi li avevo già letti in Italiano. Lí mi viene facile.
si' sul 200 secondo ha esagerato un po', cmq li ha affittati tutti in un negozio vicino casa sua, quindi credo scegliesse solo dvd forniti di traduzione francese, per i sottotitoli cmq si puo' sempre usare il web credo.
RispondiEliminaoggi cmq mi sono iscritto a questa scuola:
http://www.cpab.be
almeno fino a fine gennaio, non troppo lontana da casa e son 2:40 ore per ciascuna lezione, inizio a settembre, per ora sto studiando con assimil, ma il problema e' la testa.. cioe'.. il cervello mi dice di imparare il francese, il cuore di imparare lo spagnolo, studiarli entrambi contemporaneamente temo sia un mix un po' troppo azzardato, non so.
Post molto interessante! Alle volte mi sembra di essere l'unica a studiare francese.. anche gli stranieri che conosco qua in Francia continuano a parlare inglese e non gli passa neanche per il cervello di fare lo sforzo di imparare una seconda lingua! E' bello sapere di non essere soli! :) Poi mi piace il tuo approccio alla lingua, sono d'accordo con tutto ciò che dici. Anche io mi sono iscritta a una corso (da gennaio a oggi) e mi rendo conto che non è assolutamente sufficiente se poi non mi impegno minimamente a casa. Ti volevo chiedere.. a distanza di quasi un anno, che livello di francese sei riuscito a raggiungere? Considera che anch'io ho i tuoi stessi obiettivi.. non basta sapere comunicare, ma vorrei saper parlare e scrivere senza nemmeno sbagliare un E accentata!!!
RispondiEliminaUn saluto,
Laura
Ciao Laura,
RispondiEliminaGrazie per il commento che tra l'altro mi consente di fare il punto della situazione a quasi un anno di distanza.
Rispetto all'anno passato penso di essere migliorato. A settembre cominceró il livello 9 su 12 che ce ne sono a scuola.
Ora riesco a utilizzare la lingua più fluidamente, capisco più di quanto ascolto.
Certo il traguardo della 'maratona' non sento ancora di averlo tagliato.
Tra l'altro negli ultimi mesi ho in contraddizione rispetto a quendo dico nel post ho seguito solo il corso e poco altro, ma solo perchè stavo preparando il CPE come ho raccontato in un post. Dal prossimo corso ritorneró alla norma.
Tra l'altro nel penultimo corso avevamo finanche aperto un http://niveau6pourtoujours.blogspot.comblog in francese che nelle intenzioni doveva essere di gruppo ma ci scrivevo solo io per cui è finito nel dimenticatoio.
Come va in Francia? Carino il tuo blog. Ho in animo di riordinare il blog roll. Appena lo faccio ti aggiungo.
un saluto
Vinz
Ciao! Io ti aggiungerei subito se sei d'accordo, ho letto alcuni post qua e là e mi sono piaciuti molto. Spunti interessanti e considerazioni che condivido ampiamente! :) Il mio blog ancora manca di contenuti.. mi vengono in mente tante cose ogni giorno, ma poi torno a casa stanca e rimando sempre.. però leggo volentieri quelli degli altri :P
RispondiEliminaHo letto il post sul CPE, io a Dublino avevo fatto il CAE e già quello l'ho superato a fatica! Diciamo che ho fatto benissimo writing e reading che hanno bilanciato listening e speaking. Guardo praticamente tutti i film e telefilm in inglese, ma i listening degli esami sono davvero una sfida! Quindi in bocca al lupo!!!
Ti ringrazio per gli apprezzamento e per l'incoraggiamento.
RispondiEliminaVedremo come andrà. Ma non è questione di vita o di morte. C'è sempre il tempo per rifarlo.
Anch'io ti ho aggiunto al blog roll