giovedì 17 gennaio 2013

Giochi innocenti


Partecipa anche tu al nuovissimo e simpaticissimo gioco delle elezioni nel collegio estero

A dicembre ho ricevuto una mail dell'ambasciata in cui chiedevano di comunicargli, entro la fine dell'anno, se intendevo votare in Italia, invece che nelle circoscrizione estera come di default per gli iscritti all'AIRE. Nelle elezioni vere cioé, nel decisivo collegio senatoriale campano, dove si eleggono 30 senatori, o  in quelle finte del collegio estero europeo, dove se ne eleggono due,  e dove gioco forza uno va a uno schieramento e uno all'altro [ ..Interrompo un attimo per cercare di scoprire su google perché la legge elettorale viene chiamata porcellum..].
Un po' come quando nei pranzi familiari mi chiedevano se preferivo sedermi al tavolo dei grandi o a quello dei piccoli. 

Alla fine dopo tormentati struggimenti interiori ho optato per le seconde, le elezioni giocattolo, sulla base di una serie di valutazioni tutte alte e nobili così riassumibili.
C'è chi si diverte a votare per Berlusconi e io dovrei sprecare 300 e rotti euro in biglietti e ferie a febbraio per  provare a proteggerlo da se stesso? 
Già è tanto se non vendo i miei Btp, con la clausola che il compratore sia Goldman Sachs. 
Anzi, al prossimo sondaggio che da Berlusconi in rimonta giuro che lo faccio.

Adesso mi è arrivata una seconda email, in ufficio, in cui mi spiegano come dovrò votare per posta. Con modalità tali che se fossero elezioni vere si rizzerebbero i peli sulla schiena ai gatti. Per fortuna sono farlocche e ci si puó permettere di tutto.
Perché dico tutto questo? Nulla, per scopi puramente riempitivi. La cosa che è veramente inquietante in questa storia è un'altra. Come fa il ministero degli esteri ad avere la mia email dell'ufficio? COME FA? Io di sicuro non gliela ho mai data.

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