giovedì 23 agosto 2012

Il talento della nazione


Leggevo l'articolo del fatto dove si racconta di un tale che è rientrato in Italia dopo 11 anni a Londra.
Mi ha colpito soprattutto quando racconta degli stranieri che ti chiedono:
Perché un paese che crea così tanto talento fosse governato da una persona come Berlusconi?
Il problema è che questa domanda l'hanno fatta anche a me di frequente, ma nella sua versione semplificata.
Perché un paese é governato da una persona come Berlusconi? 
Punto.

La parte riferita al talento incredibilmente se la dimenticano sempre.
Quasi come ne mettessero in dubbio l'esistenza o addirittura pensassero che Berlusconi  sia proprio il prodotto della sua mancanza.
Solita storia con certi stranieri. Tu gli parli di Leonardo e Michelangelo, loro ti chiedono di Berlusconi e Schettino. 

Certo che dimostrare l'esistenza del genio italiano a chi di non sa guardare oltre i paraocchi dei propri pregiudizi non è semplicissimo.
  • Perché è un concetto difficile da definire e complicato da misurare. Non puoi fotografarlo e postarlo per chiudere la bocca ai malevoli.
  • Di certo, non ti conviene citare le classifiche internazionali sull'innovazione, sulla ricerca o sulle università.
  • Tantomeno far riferimento alle performance economiche o sportive.
  • E' altresí sconsigliabile appellarsi alla qualità (media) dei film o delle opere letterarie d'epoca recente.  
Ma il talento italiano esiste. Non è l'ennesima leggenda metropolitana concernente l'Italia.
La prova di ció ce la vedo proprio nell'articolo del Fatto dove si parla di uno che si fa trasferire dal proprio datore di lavoro inglese in Italia. Che presumibilmente mantiene lo stipendio inglese con tasse inglesi. Che lascia per giunta nei pasticci il proprio compagno gay.
E che completa il suo capolavoro spacciando ai media la cosa come atto di alto patriottismo ('sentivo sempre di avere una responsabilità verso il mio paese, soprattutto vedendolo andare sempre più indietro').

Se non è talento questo...


17 commenti:

  1. ahahaha grandioso :D

    E come non menzionare il talento di quegli italiani che invece rimangono all'estero, magari a Bruxelles, magari consulenti informatici alla Commissione, a non far nulla 8 ore al giorno, anzi tutto il giorno su facebook, e poi organizzare anche una sede brussellese del M5S e fare la morale ai politici che rubano e sono incoerenti, mentre loro sono cervelli in fuga, esiliati, con la pioggia. Mi fermo, altrimenti divento cattivo. Comunque anche quello è talento.

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    1. non per niente 'il predicare bene e razzolare male' è lo sport nazionale preferito, dopo il calcio.

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  2. Io non voglio offendere nessuno, anzi spero che mi possiate dire nomi di nuovi talenti. Perche' il problema per me e' che se quando penso al talento italiano devo andare indietro fino a Michelangelo o Leonardo, mi viene da piangere...Ma da quando esiste l"Italia come paese abbiamo veramente avuto altri talenti? O forse l"italia e' rimasta senza talenti perche' tanto si va avanti soltanto per conoscenza e quindi il talento non lo si puo' neanche piu' sviluppare? E non mi venite a raccontare quanto meglio ti preparano le scuole italiane in confronto al resto del mondo perche' non e' vero. la scuola e l'universita' italiana ti insegnano a memorizzare decine e decine di libri ma non ad usare la testa. Ok io ho lasciato l' Italia nel 1997 ma questa e' stata la mia esperienza e sono grata che le mie figlie non frequenteranno le scuole in Italia. Non credo di vivere nel paese migliore del mondo, sono sicura che c'e' di meglio da qualche altra parte, ma non in Italia purtroppo.

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    1. No va beh, adesso non bisogna neanche estremizzare, la butto lì, la Montalcini (che per alcuni giovani di trasmissioni super seguite era anche già morta... ), ma di nomi se ne potrebbero fare tanti, purtroppo meno seguiti da giornali e media (e spesso eroi, per come sono sostenuti e per le condizioni nelle quali lavorano), qualcosa di buono si è sicuramente prodotto e sicuramente si produrrà, certo si produce anche tanto tanto di male. Il punto però secondo me è tra lo stereotipo, l'immaginario collettivo un po' tra propaganda e ignoranza, un po' tra orgoglio nazionale e compiacimento, che si distacca troppo dalla realtà, spesso, e dimentica che altrove c'è vita, che non sarà sicuramente perfetta, per carità, ma etichettarla inferiore dalla partenza fa solo scuotere la testa.

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    2. In effetti se si parla di dati aggregati, di media generale piuttosto che di singoli ci fai stare dentro la Montalcini ed il giudizio sulla situazione decisamente.

      Detto questo il tuo giudizio su scuola e università lo condivido abbastanza.
      Dove ti abiti adesso?

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    3. Abito in California. Possiamo aprire un grandissimo dibattitto sulle scuole americane. E' vero che in certe zone possono essere veramente brutte. Ma se si sceglie la zona giusta e se si accetta il fatto che comunque gli americani sono americani e quindi vedranno sempre le cose in un certo modo...Io trovo che le mie figlie stiano ottenendo una buona educazione scolastica. Mia figlia piu' grande in terza media sta facendo della matematica che io mi ricordo di aver fatto alle superiori. E' ovvio mancano le lingue straniere e quello mi dispiace molto. Per fortuna loro comunque gia' parlano l'italiano. Non e' vero che nelle scuole americane non si studia. Il problema e' che siccome il piano di studi alla scuola superiore se lo sceglie il singolo studente, se non sei tu a spronare tuo figlio a fare il massimo si finisce con un piano di studi dove veramente non si impara niente. Le mie figlie gia' sanno che loro dovranno seguire un piano di studi che permettera' loro di entrare in una buona universita'. Le scuole hanno laboratori che in Italia ci scordiamo. L'anno scorso mia figlia ha desezionato una rana. Quest'anno cominceranno gli esperimenti di chimica. Se la musica e' la tua possiano hanno veri e propri studi di registrazione, campi sportivi e piscine, la famosa marching band. Certo se lo studio del latino e del greco e' quello che vuoi sara' difficile. Anche se non impossibile. C'e' una scuola nella nostra citta' dove cominciano lo studio del latino e del greco alle medie. E' un'eccezzione ovviamente. Adesso stanno aprendo molte scuole bilingue (completamente gratuite) dove dalla prima elementare ci sono "full immersion programs". Di solito in lingua spagnola, ma se io volessi guidare 40 minuti al mattino c'e' una scuola che ha un programma di full immersion in italiano.
      E ripeto tutto gratis. Non solo non dobbiamo comprare i libri scolastici perche' ci vengono prestati dalla scuola gratuitamente, ma non mi hanno mai neanche chiesto di comprare una matita da utilizzare a scuola, Tutto e' fornito gratis dalla scuola.

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    4. Molto interessante.
      Non so se conosci questo sito divulgativo, www.khanacademy.org.
      Se l'insegnamento negli USA è concepito cosí allora giù il cappello.

      Quanto al scuola del piccolo Ludo per il momento non so molto.
      Unica certezza è che non ci dovranno essere ne il latino , ne il greco. Tantomeno Dante o 'I promessi sposi'

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    5. oh mamma. Vinz mi ha aperto un mondo..

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  3. l'italia ce li ha i talenti, solo che li mandano via.
    valescrive

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    1. Certo che non mancano i talenti l'Italia.

      E' la situazione media generale che per me è deprimente.

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  4. Talenti?
    Io in 5 anni a DUblino ho visto mandrie di imbecilli col giubbotto monnezza e tu parli di talenti?
    Berlusconi e' sintomo, e' prodotto, di imbecillita' diffusa, approssimazione, clientelismo, mentalita' mafiosa, incapacita', diffuse capillarmente su tutto il territorio.
    Paese dei talenti? Talenti in fuga?
    Noi abbiamo prodotto una societa' in cui il talento e' deriso ed umiliato. Mostra culo e tette, scarpine firmate e giubbottini monnezza. Quello e' il talento per noi italiani.

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    1. Parliamoci chiaro.
      Il talento, non dipende dal clima o dal cibo. Né dalla genetica.
      E se esiste va coltivato, incoraggiato e manutenuto col buon funzionamenti di scuola, università.
      E con la cultura del merito.

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    2. Ma saranno anni che lo dico Vinz.
      Oggi mi sono sfogato da te, e vedo che ci siamo capiti. ma in generale, ormai preferisco tenermi queste cose per me. Si chiama disillusione.

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  5. auhauaha non avevo letto l'articolo sotto quel punto di vista. Pensavo fosse una presa in giro invece sicuramente il ragazzo é un cervellone, ma i giornalisti che lo elogiano per il "sacrifico" non so come definirli.
    La morale poi sarebbe: se sei tanto furbo torna in Italia, altrimenti stattene all'estero.

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    1. Mi sembrerebe più che altro una non notizia.
      E' tutto sempre questione di prospettiva.

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  6. Anche qui in Germania lo chiedono sempre. E sempre si stupiscono di come gli italiani nonostante la nomea che inesorabilmente aleggia siano più motivati rispetto agli altri, posseggano oltretutto quell'arte di "arrangiarsi" per venire a capo dei problemi. Si viene quasi ammirati. Poi ti tirano fuori i ristoranti italiani ("Sei italiano? allora devi andare assolutamente nel ristorante PincoPallo!") E poi si tira in ballo Berlusconi. Bum.

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    1. Non credo all'estero si siano mai tanto occupati della politica italiana come nei periodi in cui c'è Berlusconi.

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