Composition mènage (stato di famiglia) |
Sottotitolo: non sono io che sono razzista, siete voi che siete statali belgi.
Un conoscente belga mi parlava della massiccia presenza di italiani nella sua regione, la Vallonia. Di come l'integrazione si sia spinta a tal punto che ormai alcune parole italiane fanno parte integrante del dialetto locale.
La cosa puó non stupire in un epoca in cui il paese ha come primo ministro il settimo genito da minatori italiani.
Ma non è stato sempre cosí. Ascoltavo Pierre Marcolini, ad esempio, parlare alla radio delle pesanti discriminazioni subite, da italiano, in gioventù. Il racconto poi continua e finalmente arriva il lieto fine, con il nostro eroe che diviene il dominus incontrastato dell'industria cioccolatiera belga.
La classica bella figura del cioccolataio.
Il mio conoscente conferma tutto ció. E mi fa la lista delle cose che tradizionalmente si sono dette sul conto degli immigrati italiani. Colpisce la fervida creatività delle accuse rivolte dalla popolazione vallone all'indirizzo dei nostri connazionali:
- 1# Non si lavano.
- 2# Abitano a 10 negli appartamenti.
- 3# Sono ladri.
- 4# Approfittano del sistema.
- 5# Il campionato di Serie A è una farsa invereconda.
Per rasserenare il clima allora ho comunque deciso di raccontare una barzelletta.
Quella in cui Gesù Cristo arriva su una spiaggia camminando sul mare e inizia a guarire dai loro mali cronici tutti i presenti i quali lo ringraziano commossi.
Poi arriva il turno dell'italiano. Il profeta cerca di farsi dire qual'è il malanno da far sparire.
-Vai via! risponde quello. Che ho la pensione d'invalidità!
Hmmm... i "lussemburghesi" forse non si lavano?
RispondiEliminanon si lavano e manipolano i campionati...
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