Fosse stato per me sarei rimasto dov'ero. A occhio e croce mi pare un un postaccio qui fuori. Non pensate non sappia nulla di quello che é avvenuto in questi nove mesi. Me ne é giunta voce nel micro universo acquoso e ovattato dove mi trovavo. Tsunami, tragedie nucleari, rivoluzioni, guerre, soppressione di tiranni, crolli finanziari, perfino il nuovo governo belga. Ecco, quest'ultimo é stato il segnale che il tempo di uscire era venuto. Di sabato notte, ma solo per rendere felice la fisioterapista e la ginecologa che si trovava in qualche landa a due ore da qui.
Sono stati lunghi questi nove mesi. Con mia madre che aveva i blues. Si commuoveva per tutto, anche per Basilicata coast to coast. Ma Basilicata coast to coast non é triste. Si metteva i giocattoli sulla pancia e mi suonava i versi degli animali più strani, a volte persino l'inno polacco. E poi si preoccupava già per il mio futuro. Mio padre provava a tranquillizzarla. Nessun problema, diceva. Se é biondo con gli occhi azzurri lo mandiamo in Italia, se no in Polonia. Sono ancora troppo piccolo per capire appieno il senso di questa affermazione però suonava bene. Peró mia madre si indispettiva e diceva che lei intendeva altro.
Poi c'é mio padre. Il dottore aveva stimato il mio peso del 20% sopra la media e quello subito ha iniziato a chiamarmi obesino. Diceva che facendo le proporzioni era come se lui pesasse 100 chili. Non é bello. Manco nato e già devo avere i complessi.
Ha un blog. Lo chiamo blog per carità di patria (quella degli altri s'intende, io mica ce ne ho una). Più che altro mi sembra un minestrone. Per mesi ha parlato di tutto, semafori pedonali, complotti, primati, supermercati, ciclomotori, postini. E su di me? Nemmeno una riga. Solo una vaga allusione per dire quanto aveva risparmiato sul mio passeggino e niente più.
In compenso ha mostrato il video delle mie ecografie a cani e porci. Se non fossi cosí microscopicamente piccolo e avessi la benché minima idea di cosa fosse, farei un esposto al garante della privacy.
Oggi arrivano anche i miei nonni, per completare il presepe. Quest'anno é la montagna che va a Maometto. E tutto in mio onore. Si esprimono in una lingua rumorosa piena di vocali. Mia madre invece utilizza una lingua dalla sintassi stranissima, come quando il gatto passa sulla tastiera. E' piena di sibili, un po' come succedeva al mio bisnonno se gli cadeva la dentiera. I miei comunicano in una lingua che chiamano inglese, o almeno credono loro che lo sia. Invece tutte le signorine vestite di bianco che mi girano attorno si esprimono in un idioma cantato con parole cortissime e tutte attaccate. Sono appena uscito e ho già il mal di testa.
Ok, é andata. Sono fuori. Son contento di esser nato ma mi dispiace. Mi dispiace di esser nato ma son contento.
e augurissimi a Ludo e auguroni ai neo genitori :)
RispondiEliminaAuguri Vinz!
RispondiEliminaSperiamo per Ludo che la Merkel non invada la Polonia!
Che bello, i miei miglior auguri! Benvenuto Ludo, questa è una gabbia di matti, ma c'è da divertirsi un mondo.
RispondiEliminaAndima, bacco, gatto
RispondiEliminaGrazie mille a tutti voi. Sarà un avventura quello e sicuro. A volte divertente a volte meno. Nonostante la Merkel che per intanto ha costretto il povero Ludo a un mezz'oretta in più nel traffico di bruxelles per evitare la zona del vertice.
Come inizio non c'é male ;)
Che bella notizia! Vivissime congratulazioni! :)
RispondiEliminaauguriii!! e benvenuto ludo! e non ti preoccupare di quello che dice il tuo papà, ché i bambini obesini sono molto più carini dei magrolini!
RispondiElimina