giovedì 20 marzo 2014

St Patrick a chilometri 0,5


In una pausa senza belgi, si discute di Fiandre. Del fatto che quando ci vai  è meglio usare l'inglese che il francese. Il solito pensiero che ogni blogger, in età da svezzamento, deve aver già impacchettato in un qualche post.
E non fa niente se, secondo voci più aggiornate, anche con l'inglese il rischio pesci in faccia rimane considerevole. Il punto è un altro. Perché diavolo uno deve volere andare nelle Fiandre? Piatte, industriali ed urbanizzate. Pure inospitali a quanto dicono.
Mi rispondono che devo forse avere voglia di scherzare, che nelle Fiandre ci sono veramente un sacco di cose da visitare. Gand, Bruges, Anversa, Leuwen, e le piste ciclabili e i boschi, Bruges, Gand. Interrompo il rosario facendo mestamente notare che, con Bruges e Gand, siamo già al secondo giro di visite.
-E poi c'è Ostenda e la costa…
Ma si, la costa, come dimenticarla. Chilometri di splendidi caseggiati di 15 piani a picco sugli spiaggioni. Cento metri quadri di prato e alloggio sulla costa, è il belgian dream che arriva a compimento. Quattro ore d'ingorgo per andare (con l'extra, nel mio caso, del bamboccio che irriga le campagne di destra). Altre quattro per tornare (col bamboccio che continua ad irrigare campagne. Stavolta quelle di sinistra).
Certo, ci sarebbe il treno. Se uno ama fare l'esperienza di viaggiare in un convoglio indiano senza spostarsi dall'Europa non c'è di meglio. 

-Lo vedi allora che ci devi andare in Fiandre. Ti fanno capo delle promozione turistica. Ad honorem.

È che sono nella fase 'post'. Quella quando andare a est per un prato, un albero e uno stagno, o a ovest per un po' di sale, acqua e sabbia ti è venuto ad uggia.

-Ma allora non ti piace proprio il Belgio?

Ma certo che mi piace il Belgio. Non ho detto più volte di preferire le frites ai friarielli e le birre allo spumante? Che trovo Parc Josaphat e Parc du Cinquantenaire più che soddisfacenti?
Come, ad esempio, domenica scorsa quando ci ho trovato centinaia di persone addobbate di verde giunte appositamente per festeggiare il santo patrono.
Come si dice in Irlanda, se St Patrick non va alla montagna, la montagna va a St. Patrick. Più o meno.


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