domenica 26 gennaio 2014

Nel weekend sarà diverso


-Perché fai nguà, nguà? Chiedo a Ludo di prima mattina dopo la sveglia.
-Perché!
In questo caso l'avverbio non è una domanda, è una spiegazione. Punta il dito verso la culla. Vuole dormire ancora.
Gli spiego che le apparenze ingannano. Che il nostro nguà è più interiore del suo ma che comunque nel weekend sarà diverso.

Penso a quel tale che ho incontrato mercoledí in bagno felice di aver scollinato la settimana.
Mi ricordo di quell'altro che passa l'anno contando i giorni mancanti alle vacanze.
Mi viene in mente quella segretaria che passava le mattine in attesa del pranzo e i pomeriggi in attesa dell'uscita.

Bene, il fine settimana comincia bene. Un collega contribuisce a rasserenarmelo spiegandomi perché è improbabile che il Milan retroceda.
-Ha in casa gli scontri diretti con le pari livello, Catania, Livorno e Sassuolo.
All'Aventure la serata al cinema ci riserva la storia di un cantante che, negli anni 60, all'inizio faceva una vita di stenti e di privazioni. Dopo lunghissime peripezie nessuno continua a filarselo e il film finisce con lui che fa una vita di stenti e di privazioni.
Una amica ci racconta di quando un poliziotto invasato voleva multarla per aver cercato di attraversare col rosso sebbene a strada vuota. La polizia belga continua iperterrita la sua guerra senza quartiere contro i pedoni-pirata. Credo poi sia riuscita a dissuaderlo spiegandogli che la macchina ce l'ha, in garage, ma ce l'ha.  

No, Ludo lo educheró a pensare in maniera differente, out-of-the-box. A disdegnare le domeniche, di strade vuote e negozi chiusi. Ad attendere con impazienza l'inizio della settimana per tornare a vibranti progetti che riempiono la vita.

Noi per intanto, abbiamo riservato il Ryanair per le ferie. Datemi la medaglia d'oro al valore della sindrome.

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