giovedì 23 gennaio 2014

L'uomo della provvidenza


Tutto si puó dire di Renzi tranne che non sia un geniale stratega nel solco di chi lo ha preceduto.
Solo un puro sangue poteva tirar fuori il pregiudicato, in modo cosí spettacolare, dalla fossa delle Marianne in cui era finito. Specie dopo l'annus horribilis che ha vissuto. Batosta elettorale, condanna, decadenza e, dulcis in fundo, corte costituzionale che gli accoppa il maiale elettorale.
Certo, gli servirebbero due o tre leggine strategiche, di quelle utili, per rilanciare investimenti e occupazione. Per farle, gli servirebbe riportare al governo uno dei suoi sguatteri e quanto prima. Con la sentenza Ruby che pende la galera vera è a non più di due anni di distanza. Sfiga vuole che col proporzionale puro ripristinato dalla corte col 35% non vai tanto lontano.
E quindi? Niente di più semplice che inventarsi una bella legge elettorale che da la maggioranza dei seggi a chi ha solo il 35% dei voti. Nemmeno Veltroni, D'Alema e Violante a skills unificati sarebbero mai riusciti ad inventarsi una cosa del genere. Complimenti veramente.

Visto che siamo in vena di complimenti, non si puó non congratularsi anche con i 5 stelle.  Finalmente gente che mette in pratica quello che promette. Avevano annunciato in campagna elettorale la riduzione dei parlamentari. Detto, fatto. Riduzione effettuata. In numero pari e proporzionale a quello dei loro eletti. Infatti è come se non ci fossero.

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