domenica 17 febbraio 2013
La cochonnerie
Le elezioni italiane sono seguite stranamente con un certa attenzione. Le domande da pausa caffè si susseguono.
L'argomento dell'altro giorno era la cochonnerie, il porcellum. La fantastica legge elettorale che, come la fata di Biancaneve, trasforma rospi in principi, minoranze di voti del 30% in maggioranze di seggi del 55%, venditori di detersivi in leader di paesi europei. E quindi si, se Berlusconi, per quanto in declino di consensi, prende un solo voto in più del centrosinistra rivince. Però solo alla camera. Il senato invece è il risultato di venti piccoli porcellini regionali imbizzarriti.
Il Belgio, fa notare qualcuno, con un sistema del genere farebbe la fine dell'ex-Jugoslavia in due giorni.
Alla fine tutte queste esternazioni qualche risultato lo hanno prodotto.
Una persona figlia di italiani, ma nata e vissuta in Belgio, viene da me col plico dell'ambasciata in cerca d'aiuto.
-Della politica italiana non so nulla. Voglio solo che Berlusconi perda.
A occhio, sa quello che c'è da sapere. Chiare le specifiche, chiara l'implementazione; alla fine vota come ho votato io, preferenze incluse.
E quelli che hanno fissato per questo tipo di italiani un qualche obbligo morale di astenersi dal voto? Non ti curar di lor ma guarda e passa, avrebbe detto il poeta.
Se qualcuno sente di contribuire a cercare di salvare un paese dal discredito di cui si sta ricoprendo e ha il diritto di farlo è grasso che cola. Per quanto mi riguarda.
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OKOK, ho votato mi hai convinto questo giro.
RispondiEliminaSenso di responsabilita'.
Mi hai fregato con la storia del voto utile....
:)
In Italia ogni volta che si vota sembra di giocare alla roulette russa.
EliminaL'augurio è che alla prossima ognuno possa votare secondo coscienza in tutta serenità. Ma non ci credo.
Cmq, stai a vedere che Grillo fa il botto..
Se hai ragione tu vengo a Bruxelles e ti offro una leffe.
EliminaAh no, sei astemio! :)