venerdì 9 gennaio 2015

Idee risolutive


Si è detto che l'attentato di Parigi rischia di favorire, e non poco, la carriera di Marine Le Pen.
In effetti, la predestinata non ha mancato di battere colpo con una nuova brillante trovata.
Perché non si dica che quella parte politica non è una fucina di genialità pura.
Dopo l'idea di sostituitre l'euro con i rotoloni regina per uscire dalla crisi, adesso arriva il formidabile deterrente contro i terrosti kamikaze. Un bel referendum per l'introduzione della pena di morte.
Giù il cappello al cospetto di cotanto talento politico.

Per il resto lascio la parola a chi i concetti non avrebbe potuto esprimerli meglio.

[...]
L’altro islam è una vittima, si sottolinea. Senza dubbio. Ad un patto: che questo altro islam parli in modo forte, chiaro, senza contorsionismi semantici, e con adamantina coerenza di comportamenti.

Non basta perciò che condanni come mostruosa la strage di rue Nicolas Appert 10 (ci mancherebbe!) è ineludibile che riconosca la legittimità e la normalità democratica di quanto Charlie praticava in modo esemplare per intransigenza: il diritto di criticare tanto i fanti che i santi, fino alla Madonna, al Profeta e a Dio stesso nelle sue multiformi confessioni concorrenziali. Anche, e verrebbe da dire soprattutto, quando tale critica è vissuta dal credente come un’offesa alla propria fede. Questo esige la libertà democratica, poiché tale diritto svanisce se dei suoi limiti diviene arbitro e padrone il fedele.

[..]
La laicità più rigorosa, che esclude Dio, qualsiasi Dio dalla vita pubblica (scuole, tribunali, comizi elettorali, salotti televisivi, ecc.), è perciò l’unica salvaguardia contro l’incubazione di un brodo di coltura clericale che inevitabilmente può diventare pallottola fondamentalista.

[Eroi della democrazia, Dio, ipocrisie - Paolo Flores D'Arcais]

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