giovedì 13 novembre 2014

A Lussemburgo a sua insaputa

Fatturazione creativa su Carta di Credito: (a) Autonoleggio Brindisi , (b) Navetta Bruxelles-Charleroi
É un depistaggio, ma a fin di bene. É per impedire che da un estratto conto si riesca a tracciare i movimenti reali di qualcuno.
Fitti un'auto a Brindisi e la fattura  spunta a Wexford. Prendi una navetta per Charleroi ma a tua mamma puoi raccontare che eri in Lussemburgo. 
Non è elusione fiscale. É protezione della privacy.

L'altro giorno mi ferma per strada una ragazza. Mi offre in regalo una copia de Le Soir. Le dico 'grazie'. Mi risponde 'non c'è di che'.
"Come il Lussemburgo aggira il fisco Belga" strilla il quotidiano. Si riferiscono ai Luxembourg Leaks. Si è appena scoperto, con incredibile sussulto di lucidità e consapevolezza, che il Lussemburgo è un paradiso fiscale. Proprio il giorno in cui il suo pluridecennale primo ministro Junker varca la soglia della presidenza della Commissione Europea.
Quando si dice folgorazioni sulla via per Damasco.
Vedere la stampa della city strapparsi le vesti per la concorrenza fiscale sleale tra stati resta spettacolo molto bello. É come il mostro di Firenze che fa prediche sull'inviolabilità della persona.

Giusto per restare in tema di folgorazioni sulla via per Damasco (ma anche su quella per Wexford, ma anche su quella per il Gran Ducato), ho appena scoperto che ad agosto fa mediamente più caldo che a novembre. E non da oggi, da sempre.

Prossimo scoop di Le Soir:
come il cioccolato fondente a colazione fa ingrassare più di muesli e uva passa.

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