giovedì 28 novembre 2013

Amici di Bruxelles. I tassisti


Se a qualcuno dovesse mancare, oltre alla pizza e al parmigiano, anche l’ebbrezza di un blocco selvaggio perpetrato da una qualche corporazione, Bruxelles è il posto che fa per lui.

L’altro giorno 215 taxi hanno bloccato la petite ceinture per sei ore per protestare contro la riforma voluta dal governo. 150 nuove licenze e il tassametro elettronico che all'arrivo emette una ricevuta con tutti i dettagli della corsa: tariffa, tempo di percorrenza, tragitto con possibile pagamento con carta di debito.
Se il governo prova ad ingabbiare la spontaneità di un guidatore con paranoiche logiche di controllo  da grande fratello, loro ti  paralizzano il traffico per sei ore. Tit-for-tat, come direbbe kate Windsor.

Si parlava della la filosofia dell'automobilista medio al cospetto dei pedoni sulle strisce a Bruxelles. É riassumibile con un facile quiz contenente suggerimenti:
[aiutino #1] Sono più grosso. [aiutino #2] Se ci scontriamo muori tu. [Quesito finale] Indovina chi passa prima?
Qualcuno rispettoso poi lo trovi sempre. Basta che non sia un tassista. Un tassista che ti da la precedenza sulle strisce pedonali è molto di più che un jamais-vu. Equivale al ritrovamento di un quadrifoglio. É il segnale che il destino cerca di dirti qualcosa. Ci si precipita alla prima ricevitoria e ci si gioca ora e data al lotto.

Leggevo delle dichiarazioni del nobel Williams. ‘La robotica militare farà proliferare le guerre’ è il grido d'allarme che lancia. I vertici militari europei invece hanno appena deciso di puntarci massicciamente, con sperimentazioni in fase avanzata.
E dov’è che i militari hanno preso queste decisioni? Ovviamente a Bruxelles. Fa specie sapere di trovarsi al centro di un simile concerntrato di perversione.

Ma allora perché invece non utilizzare questi prodigi tecnologici per migliorare la qualità della vita dei residenti? (i) Droni che fanno il coast-to-coast, in volo con uno spuntone, sulla fiancata di chi non si ferma alle strisce. (ii) Upgrades cibernautici di Spalman che rifanno il maquillage ai proprietari dei cani con quanto di più fresco lasciato dalle loro bestiole sul selciato.
Per non dire di quel (iii) progetto riguardante vetture senza conducente. L’Economist lo da in dirittura d’arrivo. Che si rifinanzi quello.
Già ci sono molti scritti in giro che decantano le ragioni per apprezzare Bruxelles. Dal verde, al cibo, al melting pot, alla centralità geografica.
Pensa che Idillio con metro, bus e taxi che si conducono da soli.

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