domenica 3 novembre 2013

Passerotti non andate via /3

Karl Zeller
Un amico in visita decide di rivedere una conoscente, argentina con ascendenti trevigiani, 'rifugiata' a Bruxelles.
Parlano di un loro collega altoatesino. Si autodefiniva bavarese, nato in Austria. Lo descrivono con sguardo fisso da maniaco. Uno che rifiutava contati interpersonali con chi men che ariano e che faceva commenti sugli ebrei durante le riunioni. Il tutto prima di essere liquidato dall'azienda. Quando sei cosí al massimo puoi pensare di andartene a Valdobbiadene, di certo non a Londra. 
L'argentina racconta di quando costui le chiese quale fosse la provenienza italiana dei suoi visto che era bianca. Per poi concederle il privilegio di conversare con lui solo una volta accertata l'eccellente qualità delle sue origini. Onore che invece si è ben guardato dal conferire al mio amico dalle orgini ben più scadenti dell'altra.

Mi è venuto in mente Alex Schwazer, squalificato per doping alle olimpiadi di Londra quando cercó di giustificarsi, poco prima di venire completamente smerdato, dicendo 'Sono altoatesino, non sono napoletano'.

L'Alto Adige ritorna con molta frequenza in questi giorni. Ha cominciato Priebke affermando che lui alla rappresaglia delle Fosse Ardeatine non ci teneva affatto visto che le vittime dell'attentato di via Rasella erano prevalentemente altoatesini e quindi italiani.
Ha continuato il rappresentante della Südtiroler Volkspartei che ha optato in giunta per il voto segreto sulla decadenza di Berlusconi. Inprescindibile per una nuova carica-dei-101 e conseguente salvataggio finale del pregiudicato.
Certo Karl Zeller ha garantito però che nel segreto dell'urna avrebbe comunque votato per la decadenza. A quel punto parafrare Alex Schwazer ci sarebbe stato come il cacio sui maccheroni.
Questi della Südtiroler sono tradizionalmente alleati alle elezioni e in parlamento al centro sinistra. Poi però al momento clou, quando c'è uno scrutinio tirato, un voto di fiducia sul filo del rasoio, paf  e votano insieme alla destra. Sempre per la serie #NoiNonSiamoNapoletani.  

Uno potrebbe iniziare a chiedersi qual'è il valore aggiunto del continuare a tenerseli. La risposta è arrivata dalle provinciali di Bolzano con i festeggiamenti Piddini per la spettacolare avanzata dal 4% al 6%. Insomma gli ideali riformisti e progressisti avanzano a grandi falcate nelle valli alpine.
In tempi di vacche magre bisogna saper essere contenti con poco.

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