giovedì 11 ottobre 2012

Le F.A.Q. per l'italiano all'estero



Question time all'ora di pranzo.

 #Se Irlanda e Spagna sono messe male l'Italia non se la passa tanto meglio. Sbaglio?
E' cosí. Ma in Spagna ed Irlanda la crisi è di natura finanziaria. Privati hanno prestato troppo a privati. Chi doveva controllare non lo ha fatto, ma la causa non è stata la mala-amministrazione. In Italia invece i problemi sono di origine politica e derivano da decenni di saccheggio del bene comune perpetrato da orde di cavallette. 

#Se in Italia c'é tanta corruzione è colpa di Berlusconi?
No. berlusconi è stata la benzina sul fuoco, il catalizzatore, l'aggravante. Una specie di moltiplicatore del peggio. Ma non ha creato nulla. Il peggio era già là. E gli italiani dopo la crisi dei primi anni 90 non aspettavano altro che qualcosa o qualcuno che ripristinasse l'andazzo di sempre.

#Ma se non è colpa di Berlusconi da che dipende?
Da una serie di fattori. (a) Secoli di dominazione straniera. Per l'italiano medio lo stato è un potere alieno da raggirare piuttosto che il luogo dell'interesse collettivo. (b) Partitocrazia soffocante. Una cosa la si ottiene prima per vie traverse o tramite conoscenze personali. (c) Assenza della cultura del merito. Per avanzare conta più la rete di relazioni di cui si dispone che il valore aggiunto che si è in grado di fornire.
[domanda interlocutrice irlandese: Ma non è triste vivere in un posto dove il merito non è premiato? risposta: No perché? Anzi è una goduria, specie quando sei un Gasparri o una Gelmini

#Berlusconi puó tornare?
Difficile ma non impossibile. Lui dice di no e i sondaggi gli sono contro. Ma non dimentichiamoci che se Monti governa, col sostegno determinante dei berlusconiani,  è perché serviva qualcuno che facesse il lavoro sporco al suo posto mentre lui tenta di rifarsi la verginità.
E comunque la maggioranza degli elettori ha votato per lui almeno una volta nella vita. E come per ogni vizietto, la ricaduta è sempre dietro l'angolo.

#Come mai in Italia si parlano cosí poco le lingue straniere?
Pretesto più di moda: la scuola le insegna male.
Motivo reale: atavica e provinciale mancanza di interesse.

5 commenti:

  1. D'accordo su tutto tranne sulle lingue straniere. Spesso l'interesse c'è, anche di saper poter vedere un film in lingua originale. Quello che ci manca sono gli strumenti: una scuola funzionante con dei buoni programmi, degli insegnanti qualificati con almeno un periodo di studio o stage all'estero (se non madrelingua).

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    1. Si, sul fatto che ci sia interesse sempre crescente in Italia verso le lingue straniere sono daccordo.
      Pero' la mia impressione è che cio' riguadi la popolazione giovane e con un buon livello di istruzione. Non l'intera società.

      In realtà quando ti parlano delle scarsa conoscenza delle lingue in un paese, si riferiscono alle difficoltà che incontra chi non conosce la lingua nazionale.
      E oggettivamente a oggi se in Italia non conosci l'italiano non vai da nessuna parte.

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    2. Sono daccordo con Vinz, I giovani istruiti sono portati a studiare le lingue e a farsi il mazzo per impararle, ma la maggior parte dei nostri coetanei non ha il minimo intertesse, anzi; se parli loro di impararne una ti guardano e quasi vantandosene ti rispondono che non gli serve a nulla.

      Io ho l'impressione che tra le persone medio/poco istruite sia in atto una sorta di "trendyficazione" (passatemi il termine) dell'ignoranza

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    3. tralaltro il pretesto "scuola" non regge. Vedo tanta gente delle classi più miserabili arrivare da paesi in situazioni più incredibili parlare cinque lingue.

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    4. La 'trendyficazione' dell'ignoranza. Fa venire i brividi. Ma è vero, è successo.

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