domenica 8 gennaio 2012

Incubi


Alla fine sono partiti tutti, oggi  raccolgono gli alberi di Natale per il compostaggio e finisce cosí il primo periodo di festività veramente fuori dal comune. Dal comune di Eboli intendo. Non ricordo di averne trascorse altre senza mettere piede, anche per poco, nell'amena cittadina. Ma il riflusso della normalità non restistuisce la stessa routine. Conto e riconto ma l'aritmetica non da scampo. Ce n'é uno in più. Rumoroso non poco, se puó aiutare.

Si dice che il figlio muto lo capisce la madre. Quello muto forse si. Con quello che sbraita come un invasato la madre invece pare, più che altro, un asino in mezzo ai suoni. E i suoni non é che siano pochi.
L'altro giorno il pupo si dimenava tra gli strilli assordanti. La madre gli si avvicina, avvia il carillon e se ne va. Quello si ferma un attimo e rifiata il tempo necessario per ripartire con veemenza ancora maggiore, se mai possibile. Come dire, il fatto che ho 5 settimane forse vi autorizza a cercare di prendermi per i fondelli in questa maniera?
Ieri invece era nella culletta. Parte un solfeggio di grugniti e contorcimenti.
-Non ti preoccupare sono solo incubi, mi dice la madre.
Incubi? A un mese? Che potrà mai essere? Sognerà le cipolle della sera prima nel latte materno. O magari le infermiere della maternità avezze a prendere la temperatura ai neonati in posti poco illuminati, forse  per abituarli sin da piccoli al futuro che verrà.
Comunque sia, d'ora in poi eviteró di nominare il debito pubblico in sua presenza. Magari aiuta.

3 commenti:

  1. O forse se gli parli di debito pubblico ammutolisce per lo spavento :)

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  2. Manco un po dalla blogosfera e mi diventi Babbo? :D

    Estremamente in ritardo, sinceri Auguri a te ed alla Signora Vinz.
    E tanta pazienza al piccolino, che quella non basta mai :)

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  3. @gatto,
    Magari funziona:)

    @top
    Visto che disastro? Adesso non ti allontanare più peró...;)

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