giovedì 4 dicembre 2014

Corrispondenze di amorosi sensi


Marine Le Pen : 'sono in estasi per Matteo', #degustibus, #arivestite, #latrinlovers

Questo non vuole essere un post contro il populismo degli antieuropei. Anzi, lo scopo è proprio quello di tesserne le lodi sperticate.
Certo, non hanno capito nulla della crisi. Sopravvalutano l'impatto della globalizzazione sulla disoccupazione, sovrastimano strumentalmente quello dell'immigrazione. Non hanno la più pallida idea dell'ampiezza della trasformazione tecnologiche in corso (vedi humans need not apply). Non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello che per dei sistemi saturi i tassi di crescita cinesi o indiani, necessari a riassorbire la disoccupazione, sono semplicemente un'impossibilità economica.

Ma sono solo quisquiglie. Perché hanno un'abilità inegugliabile e ineguagliata. Qualcosa che ha del prodigioso. Quella di saper trarre giovamento estremo dai disastri che essi stessi combinano.
Prendi la Lega. 20 anni trascorsi a leccare deretani in zona Arcore. Arriva Salvini, si toglie la camicia, cinguetta con la Le Pen. Dice una boiata sull'euro, una sui tostapane. Risultato, gradimento alle stelle e percentuale di voti in doppia cifra.
E quelli di ?
Passano le legislature a saccheggiare i soldi stanziati per una gestione civile dell'immigrazione. I problemi si incancreniscono. Le pereferie vanno in ebollizione. E loro? Sono i primi a mettersi in testa ai cortei. Fantastico.
Se non è genialità pura questa. Faccio una cazzata io e mi vengono a inseguire in capo al mondo per ricoprirmi di sputi. La fanno loro, e se va male, raddoppiano i voti.
Chapeau. C'è un momento importante nella vita di una persona. Quando si cresce e si diventa capaci di riconoscere i meriti di chi è più abile di te.

Adesso le cronache parlano di corrispondenza di amorosi sensi tra la Le Pen e Salvini al congresso del Front National di Lione.
Trovo la cosa alquanto interessante. 
E non perché Marine soddisfi ampiamente gli standard olfattivi di Salvini. Non è una sorpresa quella. Siamo in Francia e i profumi di qualità non mancano.
E nemmeno perché aspirando a trasformare la Lega da fronte regionale a fronte nazionale il buon Matteo dovrà convincere i napoletani che adesso profumano di giglio in fiore (vedi senti che puzza..). Ma è solo folclore.
Dalle mie parti lo scurdammuce-o-passat è un evergreen e ci riuscirà senza difficoltà.  

Il motivo per cui è interessante è perché la Lega è passata in un battibaleno da 'Roma ladrona' a 'Bruxelles ladrona'.
Questo ci permette di prefigurare la reazione alle conseguenze di una loro ipotetica futura vittoria.
'Bruxelles ladrona' tornerebbe in fretta 'Roma ladrona', e poi 'Venezia ladrona' e poi 'Verona ladrona' e poi 'Chievo ladrone' e poi 'Quinto piano ladrone'.

Comunque, ripeto, non ci si può che inchinare a di fronte a cotanta genialità. Giù il cappello. Senza se e senza ma.

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