domenica 9 dicembre 2012

La mala hierba


Il collega catalano.
-Il venerdì per tradizione a mensa formiamo un tavolo di spagnoli.
-E tu cosa c'entri allora?
Lui verso la questione dell'indipendenza dice di avere sentimenti contrastanti. La mattina si sveglia che è contro, poi apre il giornale, legge quello che combina Rajoy e diventa a favore.
-Ti capisco. E' esattamente quello che provo con Berlusconi!
In effetti, renderne indipendenti gli elettori dal resto della razza umana, su una qualche colonia extra-orbitale, è il sogno di sempre.

Finisce per confessarmi le profonde e travagliate motivazioni per le quali sotto sotto è contro la secessione della Catalogna.
-Il Barça non parteciperebbe più alla liga.

Il discorso cade su Puyol che al sorteggio Champions vorrebbe il Milan.
-Anche io voglio il Milan!
A qualcuno piace vincere facile.
Gli faccio notare però che Berlusconi in piena campagna elettorale potrebbe decidere di rafforzare la squadra a gennaio.
-La mala hierba nunca muere!
Resta da stabilire se si referisse a Berlusconi o a Flamini.

Vorrei concludere con una affermazione politicamente corretta. Molto corretta.
Anche la più aspra delle contese elettorali deve sempre svolgersi nel pieno ed incondizionato riconoscimento delle rispettive diversità e dell'altrui punto di vista.
É per questo che mi batterò sempre affinché il voto di un berlusconiano continui a essere conteggiato alla pari di quello di un essere umano.

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