domenica 20 novembre 2011

Que se vayan casi todos

Mariano Rajoy, leader del PP. Ammiratore di Franco

Una ragazza spagnola che conosco si é detta soddisfatta dalla prospettiva di una vittoria della destra in Spagna nelle imminenti elezioni. I sondaggi la danno per certa. Basta, diceva, con tutti questi sprechi dell'amministrazione provocati dai socialisti. Almeno la destra farà dei tagli.
Lei lavora nell'ammistrazione spagnola. Ovviamente non c'é nulla di strano. Non é il primo tacchino che vota per il partito del pranzo di Natale. Temo che non sarà l'ultimo. 

 Leggevo su Repubblica:
Tutti pensano che Zap si sia giocato la credibilità in un weekend all’inizio di maggio del 2010. Quando, dopo aver negato per mesi la gravità della crisi economica, varò un pacchetto antirecessione che tagliava gli stipendi statali, congelava le pensioni e rendeva più facili i licenziamenti.

Adesso arriva Mariano Rajoy. Taglierà gli stipendi agli statali, congelerà le pensioni e renderà più facili i licenziamenti. A questo ci aggiungerà ovviamente un tocco di creatività tutta sua, limitando aborto e divorzio, abolendo i matrimoni gay e magari dando qualche soldino ai cattolici per le loro scuole, che poverini hanno sofferto tanto sotto i malvagi socialisti.

Ma l'ineffabile Mariano ha dato il meglio di se in un intervista che ho letto l'altro giorno. Cito testualmente.

Ha già deciso chi sarà il suo ministro dell’Economia? 
So chi sarà il ministro dell’Economia, ma lo dirò solo quando gli spagnoli ci daranno un mandato per governare.
Negli ultimi tre anni 300.000 famiglie hanno perso la casa perché non riuscivano più a pagare il mutuo. E molte altre rischiano di fare la stessa fine nei prossimi mesi o anni. Ha qualcosa da proporre a queste persone?Il problema è sempre lo stesso. Se non c’è attività economica e non c’è creazione di posti di lavoro succedono cose come quelle che lei ha appena detto, e si mette in discussione la sostenibilità del sistema pensionistico, si parla di tagli alla sanità, all’istruzione. Il punto chiave per la Spagna è creare attività economica, tutto il resto dipende da questo.

Capito? Il segreto é creare posti di lavoro! Come abbiamo fatto a non arrivarci prima? Io ci metterei pure la pace universale, la fine di tutte le guerre e chi lo sa, magari anche un po' più d'amore nel mondo non sarebbe così male.

Poi conclude su quanto é successo a Berlusconi.
Non posso dire sempre quello che penso. Tradotto, é vittima di un complotto demoplutogiudaico.
Io penso, conclude, che i governanti debbano essere eletti dai cittadini.
E magari visto che ci troviamo dirgli prima chi sarà il ministro dell'economia (*) e che misure economiche intendono prendere.

Insomma la montagna degli Indignados più che il classico il topolino, sta producendo una  pantegana formato famiglia. A questo punto una piccola riflessione si impone. Le proteste, la rabbia, le manifestazioni sono cosa buona e giusta. Se poi ci si ricorda tra un sit-in e l'altro di fare qualcosa per (tentare di) vincere le elezioni, ecco magari potrebbe aiutare.
E se no ci si divertirà a raccontarsi "Le mille e un complotto" a botta di sagria e tapas, in tutte le calde notti di mezza estate dei prossimi lunghi cinque anni.
Ah, dimenticavo. Ho appena scoperto il modo per risolvere il problema della fame nel mondo. E' semplicissimo, basta dare da mangiare a tutti.

(*) Se poi dovesse essere uno della Trilaterale giuro che potrei rimanere stecchito per le risate.

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