venerdì 2 ottobre 2009
La manifestazione di rond-point Shuman
L'inizio della manifestazione, le cui motivazioni sono descritte in un post precedente, era previsto per le 12. Uscendo dal metro a Shuman sento in sottofondo un crescente clamore prodotto da grida, slogan e cartelli in aria. C'è molta gente. I manifestanti sono posizionati sul marciapiede che separa la carreggiata tra il palazzo della commissione e quello del consiglio europeo.
Wow, ho pensato, l'iniziativa sta riuscendo al di là delle attese. Però qualcosa non torna. Se è vero che il numero degli italiani di colore è in aumento siamo ancora ben lontani dal 100%. Mi avvicino ad uno di loro e domando lumi. Sono Guineani e protestano per la repressione cruenta in corso nel loro paese ad opera della giunta militare.
E gli italiani? Sono dall'altra parte della strada appollaiati sulle scale all'interno del piazzale del rond-point Shuman. Sono lì fermi con qualche striscione, una bandiera della pace, qualche stendardo di partito, come una scolaresca in posa in attesa dell'arrivo del fotografo. Il traffico sfila dinanzi ai presenti che verso le 12.30 saranno 100-150.
Qualcuno si stacca dal gruppo per fare delle foto. Ha tutta l'aria di essere un blogger agropolese all'estero. Mi ci avvicino ed infatti ci ho preso. E' Andima. C'è anche Francesco di Chicco.be::bruxelles.
Si parla della manifestazione. Dell'orario che non aiuta. Manca un evento catalizzatore che possa attirarare l'attenzione. Un personaggio di spicco. Molti di quelli che lavorano nei palazzi circostanti si sono ben guardati dal venire. Forse per non scontentare quel pezzo di politica che qui li ha fatti arrivare. Forse perché avevano altro da fare. Manca persino un megafono. Andima prende coraggio ed intona lo slogan 'Siamo tutti dei farabutti'. In tanti lo seguono. Una signora si entusiasma e ci chiede di inventare qualcos'altro. Dopo un breve conciliabolo viene fuori 'Censura, censura, non ci fai paura'. Ma in realtà ci fa paura, siamo lí per questo. Un gruppo di studenti dell'erasmus ci da man forte e si decide per la riedizione del coro precedente (guarda il video).
Alle 13.00 si raggiunge il picco di presenze. Sulle 300-400 persone.
-Io vado a protestare a mensa, dice qualcuno.
-Ce ce andiamo al ristorante? chiede un altro.
Molti se ne vanno. Un organizzatore pensa bene di sciogliere la manifestazione. La gente ci rimane di sasso. Non si interrompe così un emozione. Nel frattempo la protesta dei guineani assume ben altra intensità. La polizia si schiera a guardia dell'entrata del consiglio.
-Allora Splittiamoci con i Guineani, grida una.
Non essendo chiaro cosa voglia dire nessuno la segue.
-Si, splittiamoci con i Guineani !!, ripete con maggiore aggressività, protestano per le cose incredibili che lì stanno avvenedo!
E' l'inglesismo che colpisce. Se proprio non ti va di dire 'uniamoci' al massimo devi dire Addiamoci, Joinniamoci, Mergiamoci. Non splittiamoci. Siamo già splittati. Per mezzo ci sono auto, furgoni, camion, persino il bus scoperchiato dei turisti che fotografano.
Comunque il merge avviene. Anche i guineani di Brussels dimostrano di essere a conoscenza degli scandali berlusconiani che i media in Italia hanno occultato. Gli italiani invece non sanno nulla di quanto avviene in Guinea. Ecco il trafiletto che repubblica, per esempio, ha dedicato a quei tragici avvenimenti.
Saluto Andima e gli altri e rientro in ufficio dove apprendo della tragedia di Messina. Domani ci dovrebbe essere la manifestazione nazionale. Se tanto mi da tanto avrebbe dovuto essere rinviata. Se si fa comunque, come sembra, allora è stato un errore rinviare quella di due settimane fa.
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mmmm
RispondiEliminama come, cosi' tanta gente ed interrompono la manifestazione!
non ci credo, abbiamo scritto due post simili quasi contemporaneamente ed inconsapevolmente le ultime righe parlano della stessa conclusione! o_O
RispondiEliminaal di la' del sorriso del commento precedente (che poi poco ci sarebbe da sorridere, visti gli eventi e gli argomenti), ci son rimasto anch'io di sasso quando il vecchietto all'improvviso ha detto a tutti che la manifestazione era finita.. bravi nel terminare, ma pessimi nell'organizzare!
RispondiEliminaL'hai visto il video ?:)
RispondiEliminasi' si', breve ma rende l'idea:)
RispondiEliminavinz, ti hanno immortalato in questa foto, qui ci siamo entrambi, anche qui ma di spalle, qui lontanucci. altre foto le trovi qui, uno degli organizzatori ha lasciato un commento al mio post con questo link
RispondiEliminaCiao di nuovo :-)))
RispondiEliminaho appena scritto un commento su andima.be e faccio un salto anche qui... Bè, solo aggiungere che non è proprio vero che "il vecchietto all'improvviso ha detto a tutti che la manifestazione era finita", ma semplicemente che la gente piano piano già se ne stava andando, sia in direzione della manifestazione guineana, sia per oggettiva necessità di rientrare a lavorare. (spero che con "vecchietto" non ti riferisca a Ennio Odino, quello dietro lo striscione dell'ANPI Belgio di cui è il presidente, è questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ennio_Odino).
Che aggiungere altro, come dicevo è ben vero che la manifestazione poteva essere organizzata e fatta di più e meglio, ma i mezzi e le disponibilità di chi l'ha organizzata sono quelli che sono. Ci abbiamo pensato a un megafono, ma nessuno di noi ce l'ha sotto mano, né è venuto qualcuno che sì ce l'aveva (...); comunaque, che si possa fare di più e meglio dipende da tutti noi, sia gente di partito e associazioni che non, dando una mano con passione e generosità e senza alcuna pregiudiziale, specialmente in questi momenti e in queste occasioni di disastri e schifezze in Italia.
Anche qui mi permetto di segnalare la pagina dove stiamo raccogliendo materiali e immagini della manifestazione: http://www.rifondazione.be/libertainformazione.html
... rimaniamo in contatto ok?
Cari saluti da Mario
Ciao Mario,
RispondiEliminaInnanzi tutto grazie per il commento. E' chiaro che se le manifestazioni riescono o meno è merito o colpa di tutti i participanti. Noi inclusi.
Credo che alla fine in termini di partecipazione comunque essendo una manifestazione all'estero non si potesse aspirare a molto di più.
Sull'interruzione della manifestazione mezz'ora prima forse è vero che non cambiava molto. Ma se l'orario di chiusura erano le 14 forse valeva la pena rimanere. Qualcuno poteva ancora arrivare.
Ultima cosa. La parola "vecchietto" non l'ho usata da nessuna parte.
Comunque certo. Rimaniamo in contatto.
a presto.
Vinz