giovedì 24 luglio 2014

Spauracchi e buoi dei paesi tuoi


Lunedì pomeriggio.
Il frastuono del passaggio di carrarmati a tutta velocità fa tremare vetri e palazzi.
-Oh, my god, non mi sarei aspettata di dover rivedere tutto questo.
É convinta, realmente, che si tratta dei russi che stanno invadendo il quartiere europeo.
I russi, scortati dalla polizia nel giorno della festa nazionale belga, con tanto di tricolore giallo-rosso-nero?
-Certo che me lo sono preso un bello spavento! - dice una volta calmatasi.

Mai come quello che mi sono preso io, giusto trenta secondi dopo.
Scorgere l’inconfondibile sagoma della vicina del piano di sotto dallo spioncino della porta è da qualche anno tra le evenienze più temute della vita.
Meglio Putin in casa che Little Susie alla porta, come si dice a Charleroi.

-Eravate vacanza, no? - dice dopo che le ho aperto - Non quest'anno, intendo in passato. É la parata abituale...

Per stavolta l'abbiamo scampata bella. I russi che invadono il cuore dell'Europa resta ipotesi alquanto inverosimile. Quasi quanto Little Susie che sale per regalare una VHS dell’Ape Maya al piccolo.
Molto più probabile che gli est-europei accettino di mettere a capo della diplomazia EU esponenti di paesi ammafiati con Putin come l'Italia. Da scommetterci la casa.

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