domenica 21 novembre 2010

Le Christ

Pastrana, Spagna centrale
Nuovo corso quanto si vuole, ma l'exposée di 15 minuti su qualcosa di tipico del tuo paese (un romanzo, un film, un autore..) non te la toglie nessuno.
L'altro giorno è toccato a me. E l'argomento, vista la mia provenienza, non poteva essere che Carlo Levi e il suo romanzo (Le Christ s'est arreté à Eboli) conosciutissimo, tra l'altro, anche in Belgio.
Sono subito partito a razzo con un pomposissimo discorso sullo scrittore, sul romanzo, sul Cristo che simboleggia in questo caso la civilizzazione, sul fatto che tutti, e dico tutti, sono convinti che Eboli sia il luogo del romanzo, ambientato in realtà ad Aliano in Lucania. Gli racconto della questione meridionale, eternamente irrisolta. Gli parlo di un video del 1978 dove Francesco Rosi parla del suo nuovo Film a Cannes.
-Sono passati 50 è non è cambiato molto. I giovani devono ancora emigrare per lavorare, diceva il regista.
Io rilancio e di anni gliene aggiungo altri trenta. A beneficio di quelli che dicono che bisogna restare e lottare. Come no. Quelli che lo hanno fatto in passato sono già morti, figli e nipoti pure, e i loro pro-nipoti sono più di là che di qua.

Se Carlo Levi tornasse oggi non troverebbe la miseria di allora, continuo. Quello che invece è rimasto intatto al sud è il senso di isolamento. Ritroverebbe invece un sud popolato non da cittadini ma da sudditi che non hanno mai contato nulla. Un territorio al di fuori non solo dell'economia ma anche della storia e della politica. Il meglio e il peggio di quanto accaduto, il risorgimento, il fascismo, l'antifascismo, le lotte operaie, il terrorismo, le battaglie per i diritti civili, il craxismo, adesso leghismo e berlusconismo sono tutte cose avvenute a nord e vissute passivamente a sud.

Gli mostro poi una tabella che mostra le spaventose disparità a livello di PIL tra le regioni. A quel punto Fabienne, l'insegnate, che pensa alla crisi politica suo paese mi domanda:
-Ma nessuno da voi mette in discussione la solidarietà fiscale?
Ma va! Che ti viene in mente? Non ci ha veramente mai pensato nessuno.

Parlo allora della lega. Un partito xenofobo di estrema destra, dalla retorica separatista e razzista. Indossano camice verdi (ma allora sono fascisti!? qualcuno strabuzza), propongono l'affondamento delle barche degli immigrati. Racconto dell'episodio della scuola di Adro dove il simbolo di un partito, come nella Germania nazista, ha campeggiato dovunque, su banchi, vetri, insegne, in una scuola pubblica per un mese senza che nessuno battesse ciglio.
Quando poi faccio notare che fanno anche parte integrante della coalizione di governo l'incredulità diviene generale.
-No, allora voi state messi decisamente peggio, conclude Fabienne.
Sono contento di averla rincuorata.

All'uscita mi ferma Carmen. Mi chiede se sono veramente di Eboli. Con lo stesso tono come se stessimo parlando di San Francisco.
-Sai perchè te lo chiedo? Io sono di Pastrana!
-Sei di PAS-TRA-NA??!!
Pastrana è un paese di 6000 abitanti nel centro della Spagna con cui siamo gemellati da sempre. Ci lega la storia di una principessa spagnola del seicento.
-Ci sono venuta tre volte ad Eboli per il coro. Bel posto!
De gustibus.
-E comunque mi hai dato l'idea per la mia exposée, conclude. Parlerò de La princesa de Eboli!

3 commenti:

  1. che gran post.
    Immenso.

    A me cio' che fa arrabbiare Vinz e' la retorica.
    La retorica di provare a spiegare alla gente che e' il paese della pizza e del buon cibo.
    La realta e; che siamo ancora cio' che Levi prima e Rosi poi hanno descritto. La periferia d' italia e di Europa.
    A chi non piace accettarlo o non vuole vederlo, beh, peggio per lui.

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  2. ma gli hai detto pure che il marcio e' solo al sud e che se qualcuno rischia di denunciare il marcio al nord, che non c'e', sia chiaro, poi lo attaccano direttamente, raccolgono firme contro di lui e poi, pluff, come per magia subito catturano qualche delinquente in fuga da 14 anni, guarda caso in un palazzo della città di residenza?

    No perché certi particolari fanno davvero la differenza.

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  3. @bacco,
    Siamo la periferia dell'Italia che è la periferia dell'Europa. Forse dipende proprio dal fatto che non lo si vede e non lo si accetta.
    Basterebbe esserene consapevoli forse per esserlo un po di meno.

    @andima,
    Purtroppo 15 minuti non sono molti. Ho sottolineato, e con rammarico dato che sono meridionale, che il sud non ha mai contato e continua a non contare.
    Su Iovine sono d'accordo con te. La cosa puzza troppo. Latitante da 14 anni, uno pensa chissa dove si nascondeva. Ai Caraibi, in America latina. No a Casal di Principe. Allora sarà stato nascosto in un bunker, uno poteva pensare, in una catacomba. No in una normalissima villetta. Poche ore dopo che il Tg5 aveva letto la lista dei latitanti catturati.
    Troppo difficile da spiegare in una esposizione di 15 minuti in francese. Tra l'altro considera che il romanzo di Levi non si occupava di mafia.

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