mercoledì 9 settembre 2009

L'aria serena del sud


Mi accorgo di conoscere poco l'Italia. Me ne sono reso conto l'altro giorno al rientro quando ad attendermi all'aeroporto c'era un uomo di circa 40 anni inviato dai miei per prelevarmi.
Viene da una famiglia con 10 figli, ed egli stesso ne ha 4 di cui uno all'università. Anche i suoi fratelli ne hanno tutti dai tre ai quattro. Una settantina di familiari spalmati su tre generazioni, tutto questo nell'epoca della crescita zero.

Uno di questi fratelli, manco a dirlo con tre pargoli, vive di una miriade di lavoretti non stabili. Pur già avendo un mutuo sulla prima casa, ha appena deciso di sottoscriverne uno nuovo per l'acquisto di un terreno di 3000 mq. Il terreno è agricolo ma ci costruirà lo stesso.
Lui invece lavora nell'edilizia e, nonostante la crisi del settore, se la passa benone avendo ottenuto in sub-appalto con un altro fratello un segmento dei giganteschi lavori appena iniziati per la costruzione di un nuovo centro commerciale. Era un vecchio progetto che pensavo si fosse impastoiato ma che ora ha ripreso slancio. Sorgerà in località Acqua Rita. E' un nome suggestivo che ricorda idilli bucolici. Fu dato in passato all'ennesimo pezzo di fertilissima pianura destinato ad essere inghiottito dal cemento.
E' molto strano questo paese. Investe in centrali nucleari quando altrove fanno di tutto per liberarsene. Scommette sull'incenerimento dei rifiuti quando gli altri cercano e trovano altre soluzioni. Costruisce centri commerciali là dove questo modello di commercio inizia ad entrare in crisi.
Ma il mio interlocutore questi problemi non se li pone. Ad una sorella l'assessore ha garantito l'assunzione come cassiera. Cosa c'entri l'assessore con le assunzioni di un centro commerciale privato è un mistero degno di John Grisham.
Resta il fatto che un tempo la classe operaia andava in paradiso e oggi va al centro commerciale.

Quanto ai quarantenni della classe media al momento sono impegnatissimi a dover decidere se trascorrere le vacanze invernali sulla neve oppure ai tropici. In tutta onestà quando ci si trova dinanzi a dilemmi così struggenti tempo per occuparsi di altro ne rimane poco.
Oggi sulla spiaggia mi è capitato di ascoltare uno di questi esemplari, con occhiali a specchio e capelli all'indietro. Prima ha lungamente compatito quelli che per carnagione non riescono mai ad abbronzarsi per davvero. Poi li ha paragonati a delle aragoste bollite. Ha affermato di avere un bisogno fisiologico di recarsi in spiaggia e che d'inverno s'ingrigisce. La verità è che lui vive ad energia solare, ha concluso. Se ci fosse un sombrero fotovoltaico potrebbe pure utilizzarlo per andare al centro commerciale ad emissioni zero, giusto per tirasi su il morale nei tetri pomeriggi invernali.

Esiste un apparente paradosso. La consapevolezza della gravità di quanto avviene in Italia e l'angoscia ad essa associata è più forte tra gli italiani residenti all'estero, che evidentemente si informano su internet, rispetto a quelli che abitano in Italia.
Questi ultimi vivono le cose con una spensierata serenità, percepibile anche tra chi il governo lo avversa. Prendi i miei che pure sono antiberlusconiani. Non sapevano della vicenda Rai-Sky, delle clamorose indagini di Palermo. Lo stupore della stampa estera è una eco lontana. Il Tg1 dell'altro giorno aveva come prima notizia Tremonti che sproloquiava sulle tante belle cose fatte contro la crisi da considerarsi ormai superata. Napolitano poi elogiava la fiducia nelle istituzioni degli abruzzesi. Terza notizia, la visita del papa non ricordo dove. Fine del telegiornale.

Quando sono a Brussels trovo sempre arduo fornire, a chi me le chiede, spiegazioni vagamente comprensibili sulla situazione italiana. Poi mi bastano trenta minuti in Italia e mi illumino d'immenso.

4 commenti:

  1. Nota di servizio.
    Ti ho mandato un sms :P

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  2. Vinz
    Sei un filosofo della societa' moderna

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  3. Alf, aspirante filosofo magari :)

    Quello che ho notato di positivo è che scrivere per il blog ti aiuta un po a mettere ordine nei pensieri e nelle osservazioni. Cosa che voi nel vostro blog fate molto bene.

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  4. Grazie Vinz ;)
    Sono daccordo con te. Il blog ti porta ad un esercizio mentale di organizzazzione delle idee e del pensiero e nel tradurli in parole comprensibili agli altri. In questo esercizio finisci per ordinare anche dentro di te queste idee

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