giovedì 7 luglio 2011

2011 fuga da Molenbeek

Quartiere marittimo

Sulla Libre di qualche giorno fa è stato pubblicato un reportage su Molenbeek-Saint-Jean, una delle 19 communes che compongono la capitale belga, che ho trovato interessante e che qui provo a riepilogare.

La società BBDO che ha sede nel quartiere marittimo (situato tra canale, tour&taxis, boulevard Leopold II e ferrovia) ha registato 152 fatti criminali compiuti ai danni dei suoi dipendenti e ha minacciato di abbandonare il quartiere.

Il quartiere marittimo con più di 5000 giovani sotto i diciotto anni su 13000 abitanti è il più giovane di tutta Bruxelles. E' anche quello dove la disoccupazione giovanile è al 40,9% contro una media cittadina del 32,9%.
Eppure la commune conta tra 2000 e 3000 imprese, alcune anche grandi, Henkel, KBC, Comunità francese, attirate dalla vasta disponibilità di superfici a prezzi accessibili. Il problema è che raramente vengono assunti giovani del posto. Su 4000 impiegati della KBC solo due vengono da Molenbeek. Problema di tutta la città. Il 50% degli posti di lavoro sono occupati da persone che non abitano a Bruxelles.
I giovani che vengono da Molenbeek sono fortemente discriminati, sottolineano alla ULB, soprattutto quando hanno un elevato grado di scolarizzazione.
"A Bruxelles si vive un vero e proprio apartheid urbano" afferma la sociologa Carla Nagels.
La delinquenza urbana diviene cosí una realtà. Secondo le statistiche della polizia la criminalità nel quartiere marittimo è diminuita del 9,4% tra il 2004 e il 2009, per contro furti e scippi sono aumentati del 12,6%. La fermata di metropolitana di Ribacourt è diventata un crocevia di crimine e spaccio al punto che alcuni dipendenti della comunità francese evitano di prendere il metro quando possono.

C'è pure chi invece al quartiere si è abituato e non lo ritiene tanto più perticoloso di una qualunque area metropolitana di una qualunque altra città.
Il problema più grave resta il sacrificio di una generazione, conclude la sociologa Andrea Rea, ed è destinato ad aggravarsi se non si decide finalmente di occuparsene.

4 commenti:

  1. questa vignetta di Kroll, vignettista de Le Soir, va a pennello.

    Eppure un collega italiano si è comprato da poco casa proprio a Molenbeek e si trova bene nel quartiere. Beh a ognuno i propri compromessi, per carità, io ne conoscevo la fama come quartiere non proprio tranquillo, ma certe conseguenze, come quella della discriminazione, le ignoravo davvero.

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  2. ma trovatemi un paese dove non vi siano quartieri difficili..

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  3. Grazie per la segnalazione. Nemmeno io ne ero troppo a conoscenza. Ecco perchè ho trovato l'articolo molto interessante.

    Sul fatto che i quartieri difficili siano ovunque non c'è dubbio. Nel caso di Molenbeek colpisce il fatto che l'emarginazione sia più sociale che fisica come capita spesso altrove.

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  4. @Vinz

    Si. Devo ammettere che la discriminazione sociale mi lascia perplesso......

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