martedì 18 gennaio 2011

London calling


Nel mondo IT ci sono entrato una decina di anni fa senza aver mai studiato informatica all'università. Fu possibile grazie alla favorevole situazione di mercato all'epoca. Fui bravo a farmi valere e mi trovai a lavorare in un settore tutto nuovo. Quello che so l'ho appreso al lavoro e facendo corsi serali. In modo disordinato e casuale. Per molto tempo ha funzionato. 
Ma il pezzo di carta in questo brutto mondo ahimè è sempre utile. Per i concorsi comunitari in primo luogo, e per le prospettive di carriera in  generale. All'estero la cosa è vista meno di buon occhio che in Italia (e parlo dell'inizio anni 2000). Così un anno fa decisi di passare il mio personalissimo Rubicone e re-iscrivermi ad un corso di apprendimento a distanza. Scartate le università belghe per la lingua, quelle italiane per la innata idiosincrasia verso il nostro penoso sistema universitario, la scelta non poteva che cadere sull'Inghilterra. In particolare questo corso delle London University sembrava fare per me.
-Per Londra c'è il requisito della lingua. Devi passare il CPE . Se no ti iscrivi in Italia. Affermò Filomena[*].
-Over my dead body! risposi col sorriso sulle labbra.
Non è stato necessario. Il dio delle lingue deve aver deciso che due iscrizioni all'università italiana nella stessa esistenza sono troppe per chiunque.
Passare il CPE è stato il primo passo. Ho poi dovuto recuperare il diploma di Maturità, farne fare una copia autenticata al consolato inglese. Farmi dare le ultime pagelle scolastiche dalla scuola. Documentare adeguate competenze matematiche ed inviare il tutto. La conferma dell'ammissione arriva durante le vacanze. Ho due anni di tempo per iscrivermi. L'ho già fatto.
Se il buon giorno si vede dal mattino la giornata si annuncia ottima. Gli esami consisteranno in prove scritte di tre ore. Significa che le tue conoscenze vengono esaminate a fondo. Sei preparato passi, se no ritenti. Poco spazio per alchimie, congiunzioni astrali, stato d'animo dell'ultimo degli assistenti.
Del resto i test di inglese ne sono la controprova. Un esame spalmato su cinque prove su due giorni puoi passarlo o fallirlo e mi è successo. Ma te la puoi prendere solo con te stesso. Mi è successo anche di passare e fallire l'esame di inglese durante la mia precedente vita universitaria. Ma questa è una storia che mi va di raccontare.
Napoli, facoltà di economia e commercio. Commissione composta da professore, assistente madrelingua, assistente napoletano. Tutti sperano di capitare col napoletano dato che il madrelingua non lo capiscono. Io tifo per il madre lingua. Capito però col napoletano. Ad un certo punto mi scappa la parola distraction. Apriti cielo.
Vedete! Inizia a sbraitare, solita storia. Arrivano qua, non sono preparati e si inventano le parole!
Urla affinché tutti possano sentire. Ascolta anche il professore che sa benissimo che distraction in inglese esiste e come. Non batte ciglio. Alla fine mi danno un 21. Ero già bravo in Inglese e rifiuto con la coda tra le gambe. Vado a casa, controllo sul dizionario, scopro la verità. In preda all'ira ritorno all'università e mi rivolgo al professore. Gli dico che vista la competenza della commissione a questo punto 21 mi sta più che bene. Il professore mi risponde che è troppo tardi e che faccio meglio a andarmene al più presto se non voglio essere espulso dall'università.
Rifaccio l'esame, scritto perfetto. Lui però che ricorda benissimo l'episodio precedente trova un pretesto per farmelo rifare. La terza volta, bontà sua, decide che la punizione è durata troppo a lungo e mi congeda con un mediocre 25, che non posso che accettare.

No. Affinché mi riscriva ad una università italiana mi ci vogliono per lo meno un paio di reincarnazioni.


[*] Nome di donna di tre lettere (omesso a richiesta per ragioni di privacy)  che inizia e finisce con A a cui si è deciso in un post precedente di appioppare un nick napoletanizzato.

5 commenti:

  1. Uh Vinz. Ma cosa hai fatto? Apriti cielo. Non lo sai che non si deve parlare male delle universita' italiane?
    Adesso ti diranno che, siccome vivi all'estero,sei un arrogante che getta merda sul proprio paese.
    O che magari, siccome non ti sei laureato, soffri di inferiorita'.
    Aspettati gli insulti.

    Tornando in topic, mi sembra una bella scelta la tua. Io mi sono laureato lo scorso anno al POLIMI, ed e' stata un'esperienza che definisco sufficientementr positiva. Diciamo che 6/7 volte su 10 i criteri di valutazione erano validi.
    Provengo dall'universita' di Salerno, su cui potrei citare episodi incredibili.
    Tipo il professore che mi fece l'esame d'Inglese, proveniente dall'irpinia, che pronunciava "Pattern" csi' "Patte'rn", accento sulla E. Presi 25. Poi lo ripetei al nuovo ordinamento. Ma preferisco non dirti altro e lasciarmi quella pessima esperienza di vita e di scuola alle spalle.

    Ho fatto richiesta per una MSc a Dublino, la specialistica, gli altri due anni. Mi hanno preso, ma ho spostato la candidatura di un altro anno. Il 2010 e' stato duro. Il 2011 meglio che sia di transizione.
    Msc in advanced computer engineering all'UCD. Una delle prime 80 universita' del mondo.
    In bocca al lupo.
    P.S. Per i corsi come fai? online?


    Bacco1977

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  2. Se arrivano gli insulti pazienza. Sono abbastanza cresciuto, spero, per farvici fronte.

    Quanto ai corsi sarà tutto online eccetto gli esami in sede. Con l'eurostar, prenotando per tempo, ce la si fa in giornata. In bocca al luopo anche a te per il tuo MSc.

    In generale, sull'università italiana ognuno è libero di avere l'opinione che vuole. Non ci sono verità assolute. Come tu dici c'è differenza tra ateneo e ateneo.
    Io faccio riferimento al MIO vissuto, alla mia esperienza personale e avendo deciso di iscrivermi l'università italiana non volevo nemmeno sentire nominare.

    Poi peró esistono anche dati oggettivi. Sarà un caso che le università inglesi sono frequentate da un 18% di studenti stranieri e quelle italiane dal 2 o 3%(contro la media del 10%)?

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  3. beh. Anche questo varia da ateneo ad ateneo. Il Polimi aveva 500 studenti stranieri lo scorso anno. Sempre sotto la media europea pero'.
    Le Universita' del Sud non sanno manco cosa sia uno studente stranieri. Ce ne sono veramente poche decine.

    Io non so che dirti. A sentire gli italiani abbiamo la migliore universita' del mondo.

    Senti, ma l;aumento delle tasse di iscrizione fatto dai conservatori ti ha colpito?
    Bacco1977

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  4. Per quest'anno no. Non so se riguarderà anche i corsi on-line. Vedremo...

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  5. @ Bacco, presuntuoso e buffone.
    E' d'uopo dopo tanti sacrifici :D

    @Vinz in bocca al lupo di cuore :)

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