L'istituzione della festa liturgica del Natale, come ricorrenza della nascita di Gesù, e la sua collocazione al 25 dicembre è tardiva (IV secolo). Dal punto di vista storico non ci sono certezze ne' sul giorno e nemmeno sull'anno della sua nascita.
Non sono riportati esplicitamente nei vangeli. Assumendo la storicità delle narrazioni, alcune indicazioni evangeliche indirette sono esaminate dagli studiosi, ma non sembrano comunque portare a conclusioni univoche e condivise. Il mancato interesse degli evangelisti nel datare la nascita di Gesù contraddistinse anche i cristiani nei primi secoli. [wiki]
E' molto probabile invece che si sia scelto proprio il 25 dicembre per cristianizzare una celebrazione che era comune a moltissimi culti e che gia' allora si svolgeva in quella parte dell'anno il sol invictus, ossia la festa del solstizio d'inverno.
Il sole viene a trovarsi alla sua minima declinazione nel punto più meridionale dell’orizzonte e facendo registrare il giorno più corto dell’anno, riprende, da questo momento, il suo cammino ascendente.
Per saperne di piu' sul suo significato astronomico e simbolico basterà seguire questo linkSull'origine non Cristiana del Natale ci sono ben pochi dubbi.
E questo risolve un po' di problemi.
-Innanzitutto sbroglia uno dei miei personalissimi conflitti di interesse. Come mai ti dichiari non credente e poi festeggi il Natale?
-Mi permette di dare una valida risposta a quell'amico che contesta la sedicente laicità di Belgio e Francia (L'Italia non ci proverebbe nessuno a definirla laica, farebbe ridere le galline) chiedendosi come mai da musulmano è costretto a fare ferie a Natale. In generale non sarebbe male trovare accoppiare a tutte le feste cattoliche (anche) una motivazione piu' laica.
-Fornisce un buon pretesto ai Giapponesi che invece il Natale vogliono festeggiarlo per ragioni consumistiche. La festa del sole invitto nel paese del sol levante. Fila liscio come l'olio
-Infine abolisce quella che dicono essere l'aberrazione del Natale australiano in un clima surreale con solleone e termometro sopra i trenta gradi. Succede sempre se si festeggia il Natale quando NON E' Natale. La data giusta sarebbe in verita' il (gloriosissimo) 25 giugno, in prossimita' del solstizio d'inverno australe.
Vedete come tutto torna.
Mi ha fatto poi sorridere quanto dichiarato dal vescovo di Terni fondatore della comunita' S.Edigidio che tra l'altro implicitamente conferma l'origine non cristiana della festività. Quando gli hanno chiesto del vero significato del Natale cristiano ha risposto:
È l’incarnazione di Dio in un bambino, povero e indifeso, in una delle periferie più remote dell’impero romano, la Palestina, non in un palazzo imperiale, ma in una grotta.
Un Dio che si è manifestato nella povertà e che pero' non disdegna di farsi rappresentare in terra da due millenni da una chiesa il cui scopo principale e' stato da sempre l'accumulazione di beni materiali.
E non mi riferisco all'Italia di oggi dove ad esempio un quarto degli appartamenti dati in fitto appartiene ad enti religiosi e dove Comunione e Liberazione controlla regioni intere e mezzo governo (vedi La lobby di Dio). Mi riferisco propri all'inizio, inizio.
Ne parla Oddifreddi in un post recente (IOR, da Pietro ai suoi successori) di riporto alcuni frammenti e di cui comunque suggerisco la lettura integrale:
Certo i problemi finanziari della Chiesa hanno una venerabile storia, lunga quanto la sua. Come raccontano gli Atti degli Apostoli, risalgono infatti a uno dei primi “miracoli” di Pietro, quando il primo Papa fece cadere stecchiti i due coniugi Anania e Saffira, rei di non aver versato alla comunità l’intero ricavato della vendita di un loro podere, così che “un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose”.
Un edificante episodio, questo, a proposito del quale l’Edizione Ufficiale C.E.I. ha da dire soltanto che “per la prima volta la comunità cristiana è chiamata Chiesa”. E non, invece, che esso rivela come fin dai primordi quella “comunità chiamata Chiesa” avesse incominciato a incamerare con la forza i beni dei Cristiani, inaugurando un business le cui modalità erano che “quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto, e lo deponevano ai piedi degli apostoli”.
E così, goccia a goccia, o meglio, campo a campo e casa a casa, in duemila anni la Chiesa ha potuto accumulare un patrimonio immenso, che nel passato era amministrato dal cosiddetto Obolo di San Pietro, e oggi lo è invece appunto dal pio Istituto per le Opere di Religione (IOR).
[...]
Se il buon giorno si vede dal mattino, era dunque ottimo quello che si era visto nel primo scandalo finanziario della Chiesa, completo di duplice assassinio.
Per concludere l'orgia consumistica che connota le festivita' natalizie non deve stupire e soprattutto non e' una novita'. Il Natale e' da sempre una festa pagana e sempre lo sara'. Povertà e altruismo non c'entrano niente.
A proposito. Quasi dimenticavo.
Buon Natale a tutti (cristiano o pagano che sia) !
D'accordissimo con te su tutta la linea! Buon Natale laico (che festeggio da qualche tempo anch'io con le stesse motivazioni)!
RispondiEliminaBuon Natale laico anche a te, Carla!
RispondiEliminaBuon Natale laico:)
RispondiEliminaRicambio col titolo dell'ultimo post di Oddifreddi,
RispondiEliminaBuon Natale (del sole invicto)!
Sembra che l'idea inizi a prendere piede
Buon Natale anche a te.
RispondiEliminaPasso di Santo Stefano, ma tanto che ti frega a te :D
Buon Natale Top,
RispondiEliminaNaturalmente decidi tu se in ritardo sul 2010 o in anticipo sul 2011
Natale quando arriva arriva, diceva Renato Pozzetto in un vecchio spot :D
RispondiEliminaquindi non siamo nei in ritardo ne in anticipo :D