giovedì 7 ottobre 2010

Nous, on est brol


Voilà, un bel post copia-copiazza. Del resto il nuovo corso (di francese)  è un po' come il porco, non si butta nulla.....

Jaco Van Dormael, cinéaste belge
"Nous, on est brol"


Se il bello del Belgio è di non avere un'identità, io sono belga. Non ho un'idea definita di me stesso. Sono certo di essere il padre di due bambini, e di avere 40...no 41 anni. So...che sono cresciuto in Germania, che ho abitato un po' in Francia, che sono venuto in Belgio all'età di 8 anni. Mio padre è fiammingo, mia madre francofona. (...)

Noi, siamo un bordello. Abbiamo una civilizzazione bric-à-brac. Una delle ragioni per le quali venni qui, quando avrei potuto fare il mio lavoro molto più facilmente altrove, é che amo questa specie di caos che è il Belgio, e Bruxelles, in particolare. Trovo questa libertà ben più grande che nelle culture strutturate, dove ci sono delle scuole, il buon gusto ed il cattivo gusto. Qui ho l'impressione che non ci siano scuole, che tutti facciano quello che vogliono, si mette insieme, e tutto ciò non somiglia a nulla. Ció da una grande libertà: la si può pensare come si vuole. Il Belgio insegna a chi ci abita, che tutto si può combinare con tutto. Da cui questa cucina di rottura, che gioca sulla giustapposizione di contrasti, di cose che non funzionano bene insieme a priori.

Basta guardare Bruxelles: quel che capita con quel che capita. E a me piace passeggiare tra quel che capita.
Quando sono a Parigi sono soffocato dalle strutture, è come se si fosse fatta man bassa del paesaggio.

Non ricordo chi lo abbia detto, ma mi sembra ben definire il Belgio: "E' un paese dove bisogna essere folli per non divenire pazzi". Questa follia è una forma di festa. L'immaginazione diviene assolutamente indispensabile per sopravvivere. Se abitassi a Roma, per esempio, non lavorerei. Poiché laggiù mi accontenterei di rappresentare una realtà che già esiste, il che non è così necessario dato che è già là.
Qui in Belgio, la bellezza è invisibile, e bisogna scoprirla, cercarla nella bruttezza. In più, tutto avviene dietro una porta, in una stanza interna, nulla è evidente.

[Jaco Van Dormael]

2 commenti:

  1. bellissima!
    grazie per averla condivisa vinz:)

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  2. figurati,
    l'ho anche tradotta. Spero di non aver fatto troppi strafalcioni:)

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