mercoledì 26 maggio 2010

La città dei canali, escursioni



E' stato Reda a propormi di andare ad Amsterdam con lui, dopo la partita che il Bayern ha perso con una squadra che non ricordo. C'è una sua cugina arrivata dal Marocco per uno stage. Si prevede tempo splendido, auto aziendale, benzina pagata.
Ala è in Polonia. Quando il gatto non c'è, si sa, i topi fanno il bello ed il cattivo tempo. In passato magari evitavano di mettere il gatto in copia nelle email in cui annunciano le loro intenzioni.

Si parte presto, Anversa, Breda, Rotterdam. Qualcuno ha detto che l'autostrada è il modo migliore per viaggiare senza vedere nulla. Ad Amsterdam si capisce subito che aria tira. 4 € l'ora per il parcheggio, 3€ al giorno di tassa di soggiorno, 77€ per un mediocre hotel a tre stelle. Anche ristoranti e bar sono più cari che a Bruxelles.
Andiamo a prendere la cugina.
Piacere Aisha. Come nella canzone? Si, come nella canzone.
Meglio, facile da ricordare. Si parla in francese. In Marocco i giovani altolocati parlano francese nativo oltre all'arabo. Finalmente un po' di full immersion. Fuori da Bruxelles il mio francese appare migliore. Deve essere l'effetto EuroFrench. Nel suo ostello fittano bici. 11€ al giorno.
Asterdam è la città delle biciclette. La presenza diffusa di piste e di appositi parcheggi, oltre alla conformazione pianeggiante del territorio, ne favoriscono l'uso. Non come a Bruxelles, città di sali e scendi, strangolata dalle auto aziendali dei navetteurs.
Non è però uno sfizio riservato al tempo libero. La si usa per andare al lavoro, per fare la spesa, per andare agli appuntamenti. I ciclisti qui sono impazienti e aggressivi come altrove lo sono gli automobilisti.
Muoversi in bici resta un piacere, comunque. Ci spostiamo in lungo e largo, senza guardare orologio e cartina, indirizzati dal caso dove vediamo movimento e colore. Amsterdam non ha grandi monumenti ma è suggestiva. Si sorride di più, gli olandesi sembrano più felici dei belgi ingrugniti. Deve essere a causa di tutto questo caffè che vendono dovunque. Pensavo rendesse nervosi....
Rispetto alle scorribande post-adolescenziali in interrail la città sembra cambiata. Certo, conserva ancora lampi di autenticità bohemienne. Ma l'ostentazione di liberalismo adesso appare più artificiale, tot al chilo, da pacchetto turistico. Un po' perché ormai questo tipo di libertà non sono più monopolio esclusivo dell'Olanda e dei paesi nordici. Anche in Belgio, ad esempio, esistono i matrimoni gay e prostituzione legalizzata, senza clamori e senza fanfare. Un po' perché il vento di destra è arrivato anche qui. Immigrazione e problemi di convivenza forse stanno lasciando il segno. Lessi tempo fa che il modello è in discussione e che ora si punta ad un imborghesimento della città.
I canali in alcuni tratti emanano un inquietante odore di piscio. Spazzatura e cartacce sono disseminati ovunque. Qualcuno ci dice che siamo fortunati, Bruxelles è più pulita. Da non credici. Avrei detto meno sporca ma tant'è.
Anche le donne in vetrina sono inguardabili. Molto, ma molto meglio quanto passa in bicicletta. Ma quello non è in vendita. Guardare ma non toccare.
Reda è l'impersonificazione dell'entropia culturale. Cerca i marchi globali. Pizza hut, Burger king... Almeno sai quello che ci trovi, dice. Quello è il problema, penso tra me e me. Ci spaparanziamo per ore dinanzi ad un Hagen Das. Arriva un clown che mette in scena delle gag improvvisate con i passanti. La gente si diverte. Si vede che il tipo è attore consumato. Chi ne capisce di teatro lo sa, solo chi è esperto improvvisa. Le donazioni arrivano copiose. Aisha è una brunetta simpatica. Si dice favorevole all'interdizione del Burqua. Si discute di liberalismo e di stato laico.
Perdiamo la cognizione del tempo. Ci rendiamo conto in ritardo che l'ora della cena per queste latitudini è passata da un pezzo.
Lunedì in Belgio è vacanza ufficiale. Di fatto lo è anche in Olanda ma l'auto la dobbiamo spostare comunque. A nord della stazione centrale, al di là del canale, i parcheggi sono gratuiti. Troviamo posto lì. Anche ad Amsterdam, come a Bruxelles, Anversa e Parigi il nord è riservato agli immigrati poveri. E' l'altra anima della città dove il degrado è evidente. Le case basse sono circondate da giardini incolti, i rifiuti gettati a caso, ci sono parabole arrugginite dappertutto.
Ritorniamo in centro in battello. E' gratuito. Passiamo accanto alla gigantesca nave per crociera. Appartiene alla Costa. E' immensa, fa impressione. Colpisce il fatto che l'industria italiana sia ancora capace di produrre manufatti di questo tipo. Sarà per questo che l'Italia non è la Grecia, nonostante Berlusconi.
Gironzoliamo ancora un po'. Salutiamo Aisha che ritorna al suo stage. Arriva l''ora del rientro. Facciamo ancora in tempo a beccarci tutti gli interminabili ingorghi di fine ponte.
Arriviamo a Bruxelles che è quasi notte. Tra qualche giorno il gatto rientra.

7 commenti:

  1. "si capisce subito che aria tira. 4 € l'ora per il parcheggio, 3€ al giorno di tassa di soggiorno, 77€ per un mediocre hotel a tre stelle"
    Hanno ufficialmente superato Dublino. Attendiamo cosa ci dice l'istituo Mercel per il 2010. :D
    Amsterdam sporca? Stai scherzando vero?
    Nord della citta' degradato. Anche qui da noi il nord e' degrado, ma lo stanno ripulendo e molte zone ormai sono vivibilissime. Ma le aree destinate agli immigrati ed ai sindromati ci saranno sempre.
    A proposito. Una classifica dei giorni passati dava Bruxelels come la citta' piu' congestionata d'auto d'europa.Le tue parole sembrano confermare.

    Tornando ad argomentazioni piu' serie. Ho la sensazione che l'europa si avvi ad una svolta epocale e se amsterdam sta cambiando, la mia sensazione e' forse corretta.

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  2. io ci sono passato in auto l'anno scorso, soggiornando per 3 giorni,e confermo, congestionata è dir poco.

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  3. ho tralasciato poi di parlare del parcheggio...un salasso!
    noi avevamo un alberghetto (camera da 4 colazione inclusa, tutto pulito ed ordinato e per la verità nemmeno troppo caro) nei pressi del museo Van Gogh (una boiata pazzesca perché ci sono pochi quadri importanti a detta di chi ne capisce) e abbiamo speso per 3 giorni di parcheggio quanto abbiamo speso di benzina per andare da Napoli a Colonia.

    assurdo, ma che vuoi fare?

    i ciclisti sono matti. a Napoli è l'atutomobilita che punta il ciclista ed il pedone anche se loro hanno la precedenza.
    ad Amsterdam è il contrario. la gente faceva a gara a mettersi sotto alla macchina O_o.

    Comunque Vinz, molto ma molto meglio quanto passa in bici è vero.
    vatti a fare un giro a Stoccolma e ne riparliamo però :P

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  4. si, bacco,top. Ve lo confermo. Bruxelles è molto congestionata. Dipende dal fatto che molti preferiscono abitare fuori e fare i pendolari.
    Nonostante che i trasporti pubblici siano tutto sommato buoni ed economici.
    Ma di fatto l'uso dell'auto è incentivato dalle politiche fiscali. Questa è la verita.

    Comunque il fatto di potersi spostare in bici è impagabile. Aumenta la qualità della vita in modo esponenziale.

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  5. Io parlavo di Amsterdam :P

    mi sa che non ho capito niente :D
    a Bruxelles siamo stati in un alberghetto economico e pulito con parcheggio privato che dava su una piazza con mercatino(devo cercare il bigliettino dell'albergo per ricordare il nome della piazza).

    anch'essa però congestionata dal traffico in maniera assurda.
    lavori in corso in alcune zone...mi sono sentito a casa per certi versi :D

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  6. Mi sa che di città non congestionate se ne contano sulla punta delle dita.

    Amsterdam mi è apparsa meno congestionata ma non conta. Ci sono capitato in giorni festivi.

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  7. io sono stato ad Amsterdam ed a Bruxelles ad agosto.

    muovendoci in auto, mi sono parse veramente trafficate.


    a Bruxelles il caos incontrato mi ha fatto sentire veramente a casa :D
    sono anche rimasto imbottigliato in una strada interrotta per lavori ma non segnalata in alcun modo!
    è bello sentirsi a casa al centro dell'Europa :P

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