domenica 2 maggio 2010

Cosa succede in città?


L'altro giorno discutevamo alla lezione di francese degli eventi che ultimamente stanno avendo luogo in città.
Oltre alla crisi politica di cui si è parlato nel post precedente, c'è stata di recente una recrudescenza di fatti criminali ed episodi di hooliganismo.

Si è iniziato con un pestaggio choc documentato in un video della polizia. Due rapine a delle gioiellerie sono terminate tragicamente. Una con la morte del gioielliere e la seconda con quella dei uno rapinatore. Entrambi gli episodi hanno suscitato molto clamore. Il primo per la commozione che ha destato nel quartiere africano dove il commerciante era conosciuto e popolare. C'è stata una fiaccolata, e molto sgomento. Il secondo per l'incriminazione del gioielliere per eccesso di legittima difesa.
Poi si sono verificati ancora un altro paio di episodi di violenza metropolitana. Il più grave ha coinvolto due poliziotti aggrediti da una quarantina di teppisti a Rogier.

Nella discussione in classe nessuno ha citato la sicurezza come problema del quartiere dove vive.
Sono stato la sola eccezione. Ho parlato del pericolo che si percepisce viaggiando su certe tratte dopo una certa ora.
L'insegnante mi ha chiesto se mi fosse capitato qualcosa di reale o si trattasse di una sensazione generale. L'uno e l'altro, le ho risposto, anche se in tutta onestà in due anni di frequentazione della metro il solo episodio di una certa gravità a cui ho personalmente assistito è stato quello raccontato in un altro post (un episodio increscioso).

-La verità è che i problemi sono gli stessi che in qualunque altra città, ha detto, sono i media a soffiare sul fuoco.

In effetti i media normalmente distratti su episodi di questo tipo, di solito trattati alla stregua di fatti di metropolitana normalità, hanno iniziato a dedicare prime pagine ed articoli.
Di sicuro però non si pratica quel giochino miserabile tipico della mediocrazia italiana dove in costanza di numero di episodi criminali e flussi migratori, la copertura ad essi dedicati è inversamente proporzionale all'inscurimento del colore del governo in carica. Come accadde, ad esempio, durante le ultime elezioni capitoline. Ad uno stupro, purtroppo non il primo nella storia millenaria della città, fu dedicato più spazio che all'11 settembre.
Quello che qui è più probabile invece è che è la polizia stessa, allo scopo di ottenere fondi e rinforzi, a dare maggiore risalto agli episodi in questione.

Ma la cosa ancora non genera psicosi. Del resto quello che dice la mia insegnante non deve sorprendere. I brussellesi hanno un atteggiamento tradizionalmente distaccato sul tema. Non hanno problemi a vivere in appartamenti lato strada con finestre senza grate. Nemmeno nella 'spaventosa' Molenbeek dove pure ci sono state numerose insurrezioni a sfondo etnico. Ci abita un amico. Spesso ci invita a casa per vedere qualche film. Fin'ora siamo sopravvissuti.
Si prende qualche precauzione minima e si va avanti. Il crimine viene trattatto come di una delle infinite trappole insite nella vita umana.

Avevo la discussione ancora fresca in mente quando rientrando a casa in metro salgono due donne di origine maghrebina (pare che questa sia la dicitura politically correct), una delle due porta il velo e spinge un passeggino. Dietro di loro entra un'altra donna sulla settantina. Inizia ad inveire ad alta voce. Le hanno fatto perdere troppo tempo entrando, a suo dire. Come osano chiederle di aspettare? Le ragazze invece di stemperare i toni, replicano con maggiore veemenza, le danno del tu, segno di massima scortesia in francese.
La donna si siede ma continua a blaterare, dice qualcosa tipo 'sempre così con gli arabi'. Si alza e con furia se ne va all'altro capo del vagone. La ragazza col velo la insegue, gliene dice di tutti i colori, nomina i fiamminghi (il francese era troppo concitato perché vi possa citare il dialogo parola per parola), e poi ritorna al suo posto.
A quel punto un ragazzo si ribella. Le dice che sta generalizzando.
-Ma ci ha chiamato arabi..., si difende lei.
-Si però anche tu hai parlato di Fiamminghi. É la stessa cosa. Sono generalizzazioni anche quelle..

Alcuni ragazzi lo guardano in cagnesco ma per fortuna la discussione finisce .
E siamo punto e capo. Percezione o realtà?

11 commenti:

  1. qui parlai di uno scippo in diretta proprio a Gare du Midi anche se la stazione e' piena di vigilanti, ma la criminalità c'e' e ovviamente dipende dalla zona. Ieri sera passeggiando per Porte de Hall verso "La maison du peuple" mi guardavo intorno, non mi piaceva la zona fuori dalla metro e pensavo proprio a questo: quanto fossero sicure le strade di Bruxelles. Dopo 2 secondi ho visto una pattuglia della polizia con telecamera incorporata sul tetto della macchina e girava a passo d'uomo, ho guardato le facce ai tavolini dei bar, si' erano quasi tutti immigrati, ma immigrato non significa criminale mi son ripetuto, certo la strada era super buia e chiunque avrebbe potuto fermarci e chiederci dei soldi, ma non e' successo nulla e alla fine ho pensato "anto' tu vedi troppi film". Per ora sembra tutto "standard", speriamo che Bruxelles non mi contraddici nel futuro prossimo;)

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  2. Percezione o realta'?
    Vinz e' sempre la stessa storia.
    Sono anni che combatto con queste cose.
    Dagli ultimi post di Lyndon, sembra essersi affermata la teoria che la percezione, da me ribattezzata simpaticamente "pensierino", e' la realta'.
    Punto e basta.
    Sono stato a Bruxelles (dico sul serio), in zona quartieri arabi. Ho visto ragazzini che scorazzavano sui marciapiedi con lo scooter.
    La mia percezione e' : "che quell'area sia pericolosa e che i magrebini siano tutti delinquenti e lerci (le strade erano sporchissime)."
    Ho espresso una mia opinione basata sulla percezione di un qualcosa che ho visto. Ed ho generalizzato.
    In base a cio' che ci siamo detti sulla blogosfera, cio' che io ho appena detto e' verissimo e non contestabile.
    Per cui, gli Arabi fanno schifo.

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  3. @Andima,
    E' un fatto che certi posti siano più pericolosi di altri. Che certe tratte meno sicure di altre.
    Poi peró succede che la nostra suggestione a volte fa aumentare al sensazione di pericolo.
    Si viaggia un treno semivuoto con facce poco rassicuranti e si teme che qualcosa possa succedere. Poi non succede nulla e magari il rischio è soltanto immaginario, ma quei minuti di tensione lasciano tracce forse più profonde di quello che pensiamo.

    @bacco,
    capisco quello che sai sostenendo.
    Dipende tutto dal fatto che il reale che noi viviamo e osserviamo è una porzione non campionata di quello che avviene.
    Vedi uno che cade per le scale, e giungi alla conclusione che chiunque scende le scale è destinato a cadere.
    Vai a Molenbeek è giungi e ti convinci che ci abitano solo hooligans, vandali e sporcaccioni. Musulmani retrogradi ed invasati.
    Ma la realtà è sempre più complessa di come sembra. E l'osservazione personale, l'esperienza vissuta non potranno mai essere sufficienti a coglierne tutte le sfumature.

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  4. "e noi viviamo e osserviamo è una porzione non campionata di quello che avviene"

    mi trovo d'accordo con te, tuttavia è l'unica serie storica di dati sulla quale il nostro cervello possa basarsi, quando si trova in una situazione.

    "Ma la realtà è sempre più complessa di come sembra. E l'osservazione personale, l'esperienza vissuta non potranno mai essere sufficienti a coglierne tutte le sfumature. "

    assolutamente si.

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  5. Ecco perchè anche dei giudizi espressi in buona fede frutto di convincimenti reali possono essere fuorvianti.
    Ed è forse per questo che l'insieme dei punti di vista a darti una visione più veritiera delle cose.
    Non c'è dubbio peró che si tenda a privilegiare quello che si vede.

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  6. Tipo, giusto per essere monotono.

    Io non acquisterò mai più HP.
    c'è chi mi dice, Sony e Toshiba sono tutta un altra cosa nella fascia consumer.
    poi c'è chi con Dell non ha mai avuto problemi e chi spazza via tutta questa fetenzia con un macbook.

    prossimamente, punterei su Toshiba in base a quello che so adesso.

    tu che mi dici in merito?

    (l'esempio mi pare più che calzante no?)

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  7. @topgun
    CHiedi a Scaiola.
    Ti organizza lui la compravendita,

    Vinz, altro che quartieri pericolosi. Da noi montecitorio e' il palazzo col numero maggiore di criminali del mondo!
    Questi ormai fanno di tutto!
    Scusa l'OT, ma sono sconfortato e mi volevo sfogare.

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  8. cambiate cittadinanza, ribadisco.
    Lavorate, conducete una vita piena, e con il pò di solidità economica che vi siete costruiti potrete occuparvi meglio dei vostri genitori in futuro.

    Sconforto totale.

    chiedo anch'io scusa per l'OT

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  9. Bacco che ti devo dire?
    L'altro giorno ascoltando Travaglio, mi veniva voglia di scaraventare il PC contro il muro.
    Non l'ho fatto per no passare di nuovo per le forche caudine dell'assistenza Toshiba

    (OT: grazie per il consiglio, top. Con un'istallazione standard di vista le cose sembrano andare meglio e non gli ho dovuto nemmeno dare i 35euro per il disco di back-up!
    In generale direi, che a livello tecnico il portatile è buono. Assistenza post vendita , per lo meno qui in Belgio, molto ma molto meno: FINE OT)

    Fini propone adesso una legge anti-corruzione. Meglio tardi che mai. Da 15 anni votano solo leggi a favore della corruzione.
    E complimenti alla sinistra che si farà scippare anche questo possibile cavallo di battaglia. La profezia di Moretti inizia a diventare a questo punto ottimistica.

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  10. scusate l'ot, vinz, per l'incontro tra blogger brussellesi, si tenta di trovare un posto/data/etc usando questo documento online (lo so, ultimamente vanno di moda i gruppi facebook, ma ho preferito un approccio più nerd e meno invasivo). Se ti va di partecipare, modifica il file a tuo piacimento, sperando di metterci tutti d'accordo.

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  11. spero di essere riuscito a salvare.
    E' in olandese.
    Ho messo di preferenza non martedí e giovedí, ma se necessario una lezione di francese la posso saltare.

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