lunedì 10 maggio 2010

Bruxelles, Europa


Passando per Shuman, in questa domenica di trasloco e di astinenza da internet, mi rendo conto che qualcosa di grosso sta avvenendo. Dinanzi al palazzone beige del consiglio europeo stazionano le troupe televisive e le parabole dei grossi media internazionali. Ci sono i cavalli di frisia, l'accesso al rond-point è interdetto. Normale in questo quartiere ma non di domenica. C'è un consiglio europeo straordinario. Si discute della Grecia. E' la sopravvivenza stessa dell''euro ad essere in gioco.

E' la terza dimensione della crisi brussellese. Dopo quella urbana e quella nazionale, adesso è quella europea ad essere a rischio.
Ce lo si poteva aspettare. Si è voluto un mercato unico, una finanza unica, una moneta unica, uno spazio territoriale unico. Non si è voluto però nulla che realmente governasse tutto ciò. Dall'Europa solo si è preso solo quello che faceva comodo. La botte piena e la moglie ubriaca.
Mi vengono in mente come una eco lontana gli strepiti della demagogia contro trattato di Lisbona, il superstato europeo autocratico che schiaccia i popoli, una tecnocrazia senza legittimità democratica, e bla, bla, bla. I francesi, gli olandesi, gli irlandesi che votano contro. Gli inglesi che dicono, se ci avessero fatto votare avreste visto.
Stiamo vedendo. L'Europa ha i riflessi lenti, fa troppo poco e troppo tardi.
Del resto è vero che il trattato di Lisbona fa schifo, ma per la ragione opposta. Perché le lega mani e piedi. Tutto dipende dai machiavellismi e dalla miopia dei governi nazionali. Mancano poteri autonomi d'intervento. Manca un sistema di sanzioni automatico ed indipendente, in tempo reale, non sottoposto ai giochetti e alle convenienze del momento.

Viene da pensare alla crisi economica derubricata a febbre passeggera. Come se si trattasse di una semplice recessione. Solo un po' più grossa del normale.
Si trasferiscono agli stati i debiti delle banche e la giostra può ricominciare.
Ma il giochino ha avuto vita breve. Adesso sono gli stati ad essere alla canna del gas. Si comincia con la Grecia, poi verrà Spagna e poi magari il bel paese. Ma nemmeno gli Usa possono permettersi di gioire delle disgrazie europee. Sanno di essere una Grecia gigantesca, sanno che se il domino parte poi non si ferma. Non per nulla il politico più 'europeista' in questo momento è Obama. Obama! E' stato proprio lui a dover destare gli europei dal torpore nel quale erano piombati mentre la Merkel si preoccupava delle elezioni renane.

E poi c'è il paese dove c'è sempre il sole e tutto va bene. (aggiunta postuma, leggo proprio ora che la crisi l'abbiamo risolta noi)
Non so come l'Europa possa permettersi d'ospitare al proprio interno una nazione che è nelle condizioni dell'Italia di oggi. Dove una mediocrazia ha preso in ostaggio la vita pubblica,
dove le mafie ormai la fanno da padrona, la cui politica non fa altro che votare da 15 anni leggi a favore di corruzione e malaffare, boicotta magistrati e giudici, accorcia i tempi di prescrizione dei processi. Saccheggiare le casse pubbliche oggi in Italia può essere fatto nella più assoluta impunità.

Sarkozy, Merkel, Barroso continuano a trattare Berlusconi come un compagno di merende, come un innocuo barzellettaro. Come al solito ci sottovalutano. Non ricordano come i mali italiani si espandano sempre a macchi d'olio. Si dimenticano che siamo quelli che, oltre alla pizza, hanno esportato fascismo e mafia.
Perfino le agenzie di rating, quella sorta di mafietta che orchestra la speculazione di questi giorni, non osano sfiorare l'Italia. Forse è un obiettivo troppo grosso. Un default Italiano sarebbe il colpo di grazia e non solo per l'Europa.

L'Italia di oggi è come quel tipo che è finito in fondo ad un pozzo e che da solo non ce la fa ad uscire. Quelli che avrebbero potuto tirarlo fuori hanno creduto di potersene fregare e riderne. Adesso in fondo a quel pozzo rischiano di finirci anche loro.

14 commenti:

  1. Bel post Vinz, come sempre. Lo quoto al 150%. Ma avorrei aggiungere una cosa.

    L'europa che e' stata concepita e' un obbrobbio. L'europa tecnocratica delle banche , dei tassi d'interesse e dei muti. Si e' creduto, con la sola economia, di raggiungere un obbiettivo ambizioso, difficile, ma fattibile.
    E' mancato il cuore a quest'europa.
    Mi viene in mente un vecchio discorso di Almirante che pero' non cito perche' non voglio mettere in mezzo le ideologie.
    Quel che e' certo e' che cio' che e' stato costruito e' vomitevole.
    A me quest'europa cosi' fa schifo. Credo nell'europa, ma vorrei vederene un'altra.

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  2. L'Europa e l'Euro devono esistere, quello che manca davvero é un meccanismo serio ed efficiente di controllo, con sanzioni estreme per chi, come la Grecia, falsifica i bilanci. Questo deve essere fatto alla base, non quando é troppo tardi e tra lasciare il morto nel pozzo e caderci insieme la seconda opzione é migliore ma fa comunque schifo.
    Ci sono dei paesi che con le loro classi politiche non guariranno mai, non sarebbero dovuti mai entrare nell'Europa e nell'Euro, Italia inclusa. Che delusione

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  3. @alf

    La grecia sarebbe dovuta essere espulsa immediatamente.
    Ma siamo matti? Questi falsificano i bilanci...

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  4. Anche io sono per un superstato europeo, ma non credo che una cosa del genere sará mai approvata, troppi nazionalismi, troppo egoismo. Oggi sono in Italia e stando a sentire il Tg1 la crisi é stata risolta da Berlusconi dopo una sua telefonata alla Merkel. Non sapevo se ridere o piangere.

    gattosolitario
    http://gattosolitario.splinder.com

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  5. vi prego. Ditemi che gatto solitario sta mentendo.

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  6. Bacco purtroppo puoi leggere il comunicato stampa di palazzo chigi qui (http://www.repubblica.it/economia/2010/05/10/news/reazioni_vertice-3956169/). E lo hanno letto pari passi al Tg1 e ripetuto pochi minuti fa.

    Mi sono dovuto sentire frasi come "un successo italiano" etc...

    Il ministero della veritá di Orwelliana memoria non era niente in confronto.

    gattosolitario
    http://gattosolitario.splinder.com

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  7. uccidetemi. Vi prego. Voglio smetterla di soffrire. Sopprimetemi.

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  8. Bacco, chiudiamo l'accesso ai siti dei giornali italiani, questa é la soluzione. In Italia la putt.., scusatemi, la notizia é stata proclamata da fonti ufficiali del Governo.

    Sono daccordo la Grecia dovrebbe essere stata espulsa subito, il problema é che oggi si ha paura di farlo. Molti altri paesi hanno titoli del suo debito pubblico, sparsi tra investitori privati o pubblici. Si teme un effetto domino. Occorrono meccanismi che ostacolino questi intrecci e che diano luce agli intrighi il piú presto possibile

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  9. E chi sa come mai questa notizia non é presente su nessun sito straniero, tutti comunisti in complotto contro il piú grande statista di tutti i tempi secondo me... disgustorama.

    gattosolitario
    http://gattosolitario.splinder.com

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  10. vinz capisco le tue preoccupazione fondatissime sulla situazione economica italiana, ma per il momento in fondo al quel pozzo delle conclusioni adesso c'e' la Grecia ed e' la Grecia che rischia di portarsi tutti dietro. Dei famosi PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) poi passati a PIIGS con l'aggiunta dell'Irlanda e poi divenuti addirittura PIIGGS per chi ci aggiunge anche la Gran Bretagna da qualche lettura recente (insomma mezza Europa), la Grecia e' stata la prima a cadere (ma per bilanci falsati e una potenza di esportazione praticamente nulla), gli altri potrebbero cadere presto, qui si chiedono chi possa essere il prossimo, ma più che domandarsi chi sara' il prossimo a cadere, io mi domanderei se ha senso indebitare tutti gli altri stati per salvarne uno sapendo che a breve ce ne sara' un altro e un altro, questo sistema fondato sul debito sembra non avere uscite cosi' (se si vuole a tutti i costi mantenere l'euro).

    @gatto
    si' avevo letto anche io la notizia sulla prima pagina di Repubblica, che dire.. la solita propaganda tristemente irriducibile.

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  11. Scusate innanzitutto per il ritardo nella risposta. Non ho avuto modo di rispondere prima.

    @Bacco
    Il problema è che magari è anche vero che l'Europa come è oggi non è altro che una tecnocrazia senza validazione democratica.
    Ma è proprio quello che si è voluto.
    Se la commissione fosse eletta esclusivamente dal parlamento europeo a sua volta eletto a suffraggio universale avrebbe un peso politico ben diverso e sarebbe indipendente dai governi nazionali. Per lo meno in riferimento alle materie delegate all'Europa.
    Ma questo non lo si vuole, è evidente.

    @gattosolitario,
    E' vero che gli egoismi prevalgono sempre. Però ormai i problemi travalicano la dimensione nazionale. Uno può dire i Greci hanno sbagliato, si arrangino. Per scoprire che in realtà non funziona più così.

    @Mezzosangue
    E'come dici tu. Se il default greco avesse coinvolto solo i greci li avrebbbero fatti fallire sai da quanto..

    @andima,
    E' vero che per il momento è la Grecia ad essere in fondo al pozzo.
    Ma la Grecia è un paese piccolo può essere ancora salvato. L'Italia no. A quel punto ci sarebbe poco da fare.

    Ed in effetti quando dicevo dell'uomo nel pozzo volevo anche riferirmi allo stato della democrazia. Questo tipo di propaganda in stile nord-coreano ne è l'ennesima riprova.
    Sono sempre stato convinto che qualunque paese con l'informazione nelle condizioni dell'Italia avrebbe molti problemi a venirne fuori, a prescindere dalle colpe degli Italiani che comunque esistono.
    Gli europei sottovalutano il rischio, di quello ne sono sicuro.

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  12. vinz, devo contraddirmi, in fondo al pozzo ci siamo noi

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  13. e giusto per integrare (poi la smetto con lo spam:), direi che questa immagine del NYT sia abbastanza eloquente

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  14. Ovviamente ci sono delle differenze con la grecia, non sbagli su questo, ma bene non stiamo messi. Quello é sicuro.

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