domenica 13 ottobre 2013

Del salario di commissari, parlamentari e AD

Belle addormentate fanno carriera
Mi domadavo quanto prendesse l'ex amministratore delegato di Telecom, per non sapere niente e nulla di quanto accadeva intorno a lui. Risposta quasi 3 milioni l'anno. E vista la qualità della gestione, adesso che è dimissionario, si becca una bella buonuscita di 6 milioni.
É la miglior prova che qualunque attività umana può divenire molto redditizia. Anche dormire.
Si parlava in un articolo della questione dei salari del top management delle aziende svizzere:

Nel 1984 lo scarto tra il salario medio e il salario d'un top manager si situava a 1:6, nel 1998 era già cresciuto a 1:13. Poi, con il diktat dell'ideologia neoliberale, questo scarto è esploso: secondo le ultime stime si situa a 1:93!!! 
É evidente che per metter fine a questa tendenza c'è bisogno di un intervento come quello proposto dall'iniziativa 1:12. 

In città ci si lamenta molto del salario di Barroso, il presidente della Commissione Europea.  30000€ al mese sono giudicati uno sproposito da molti. Una vergogna, si dice, in tempo di crisi e tagli.
Eppure non credo arrivi a guadagnare 12 volte il salario medio dell'organizzazione di cui è presidente. 
Neanche i parlamentari italiani, sui cui salari si sono riversati fiumi di inchiostro montato,  non percepiscono (molto) di più di quanto i sovversivi svizzeri vorrebbero imporre come tetto massimo per i loro manager.
Poi uno è libero di pensare che i mille parlamentari che ci sono non siano il meglio che esiste. Ma lì il salario non c'entra molto, la magagna è nel processo di selezione. Sta in chi sceglie, non in chi è scelto. Visti i modesti risultati è il salario degli elettori che andrebbe ridotto, non quello degli eletti.
(Che poi volendo è esattamente quello che sta succedendo. Il problema è che la 'sanzione' si manifesta con effetto differito e l'elettore perde la percezione della relazione causa-effetto. Similmente a quanto capita con bambini in età da creche quando si ritarda troppo il castigo per un misfatto).
Sarebbe comunque bello sapere se quelli che scrivono libri e articoli sulla casta si siano mai posti domande analoghe sul salario del proprio amministratore delegato. Ma qui torniano al punto di tre post fa.

 

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