domenica 14 dicembre 2014

Salutami Alina /3


Si dimena e si butta per terra. Davanti al pubblico delle occasioni migliori alla fermata del bus.  Siamo sul punto di mettere in pratica quanto più volte minacciatogli, quello di far ricorso al meglio dei nostri skills repressivi, quando lo sentiemo esclamare:
-C'est ma copine (è la mia ragazza)!
-C'est qui ta copine? chiediamo. Il nome non esce. É di nuovo impegnato a coricarsi sul marciapiede, di schiena, a croce.
Quel che è  certo è che non si tratta di Alina (salutami Alina). Quella ormai è acqua passata.

***
L'altro notte si sveglia di soprassalto in preda agli incubi.
-Nina!
No, Nina, no. Il padre è OK, ma la madre se la tira. Troppo e senza ragione.
-Nina me frappe! (Nina mi picchia).
E poi dicono che non è vero, che la violenza coniugale non è la piaga del nostro tempo.

***
-É il mio compleanno!
Gli spieghiamo che ieri era il suo compleanno. Oggi non lo è più. Oggi è quello di un altro bambino.
-No, ribadisce testardo, è il mio compleanno!
Tempo al tempo. Ci arriverà da solo a comprenderlo. Che i compleanni sono in stock limitato. Che bruciarsene uno al giorno è il peggiore affare possibile.

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