giovedì 30 ottobre 2014
E vissero infelici e scontenti
Lei, una vita in giro per la Francia al seguito del marito militare.
Una tenuta ereditata dal nonno giù in Salento sperduta tra aranceti, muretti a secco e ulivi secolari a perdita d'occhio. Immersa nel buio nero-pece della notte salentina. Senza tracce di vita apparenti e senza luci, eccetto quelle delle stelle nelle sere di cielo sereno.
A due passi da paesaggi da cartolina e città d'arte.
Racconta che non sono rientrati da molto, due anni appena.
Gli chiediamo se è veramente il sogno che si realizza, la tanto agognata destinazione finale.
Manco per niente.
Spiega che ne ha già abbastanza, del contesto, dell'inaffidabilità della gente, dell'inderminatezza e dei muri di gomma, delle pastoie. Di sforzi massimi per risultati minimi.
-Non sono più abituata. Mi sa che ce ne andiamo.
Magari venderanno, magari daranno in gestione. Forse cambieranno idea.
Quello che è certo è che gli idilli esistono nelle fotografie dei turisti e nelle nostalgie manipolate di chi emigra.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento